giovedì 31 maggio 2012

PACCHERI AL FORNO RIPIENI DI TONNO



Non potevo assolutamente non partecipare al contest della cara Dauly del blog Cucchiaio e pentolone con tema Ricette ripiene; dall'antipasto al dolce.
Sono arrivato all'ultimo momento perché in questo periodo il tempo è tiranno. Il lavoro assorbe molto del mio tempo e mi rimane solo il weekend per cercare di cucinare decentemente.
Avrei potuto ripostare una vecchia ricetta e partecipare con quella, visto che è previsto nel regolamento, ma ho cercato e sono riuscito a preparare una ricetta dedicata.



Con questa ricetta partecipo al contest di Cucchiaio e pentolone - Ricette ripiene; dall'antipasto al dolce

mercoledì 30 maggio 2012

SPIEDINI DI PETTO DI POLLO SPEZIATO


Per la realizzazione di questi spiedini mi sono ispirato al Satay di pollo che può essere considerato il piatto nazionale indonesiano.
Satay, in indonesiano, significa infilzare ed in effetti non sono altro che spiedini, di norma fatti con pollo o agnello abbinati ad una salsa di arachidi. La caratteristica del Satay è che ad ogni spiedino è infilata una sola fettina di carne.
Questo mi ha fatto pensare che potevano essere dei fantastici finger food.



Come ho detto mi sono ispirato ma marinatura e condimento finale sono, come si suol dire, farina del mio sacco.
Io ho proposto questi spiedini come finger food ma possono diventare facilmente anche un ottimo secondo.
In Indonesia i satay vengono cotti e venduti per strada utilizzando una piccola griglia alimentata con la brace; io ho utilizzato il mio fedele barbecue Weber.


lunedì 28 maggio 2012

FILETTO DI MAIALE ALLA COCA COLA CON CAROTE


Lo scorso dicembre, per il contest  The Recipe-tionist di organizzato da Flavia di Cuocicucidici, avevo preparato il petto di pollo alla Coca Cola preso dal blog di Cristina Vissi di arte ... e di cucina e confesso che mi era piaciuto molto.
Pochi giorni dopo, curiosando nei vari blog, ho poi scoperto che l'amica Mai nel suo blog Il colore della curcuma aveva proposto da poco l'arrosto di maiale alla Coca Cola e ho deciso di prenderne spunto.








La serata dell'ultimo dell'anno 2011 l'abbiamo trascorsa in casa di amici dei nostri tesimoni di nozze Daniela e Andrea. Il mio incarico era di preparare vari finger-food come antipasto.
Non contento, ho pensato di preparare anche il filetto di maiale alla Coca Cola come secondo.
Non ho ripetuto la ricetta di Mai ma ne ho preso spunto.
Quella sera, come detto, non ero a casa mia e non avevo potuto fotografare il piatto ma volevo comunque postare la ricetta nel blog perché era veramente buono.






Domenica scorsa ho quindi rifatto la ricetta e ho pensato di abbinarci delle carote al parmigiano.
L'utilizzo della Coca Cola dà un sapore molto particolare e per certi versi sorprendente tanto che ho già in mente di impiegarla in altre future ricette.


domenica 27 maggio 2012

AMERICAN RIBS - COSTINE ALL'AMERICANA



Qualche giorno fa è arrivato a mio figlio, speditagli da i suoi amici Elizabeth e Brian che vivono negli Stati Uniti, un bottiglia da 2,5 libbre (kg 1,13) di salsa barbecue Head Country.
Negli Stati Uniti c'è un vero culto per la cottura al barbecue.
In particolare ogni Stato, ogni Contea o, probabilmente, ogni famiglia ha la sua ricetta per le costine di maiale al barbeque con differenti modalità di cottura e differenti ingredienti per il rub.
Il rub è una miscela di ingredienti e di aromi con cui vengono cosparse le costine per una sorta di marinatura.



Il rub che ho preparato per questa ricetta è quello tipico della città di Menphis. Ho adottato questa ricetta solo perché l'ho vista in una puntata de "Il mago del barbecue" con Steven Raichlen su Gambero rosso Channel.
L'unica variante che ho apportato alla ricetta è stata l'aggiunta direttamente nel rub della salsa barbecue e non come abbinamento nel piatto.
Ho quindi fatto un rub umido anziché secco, questo perché, qualche tempo fa, ascoltai un'intervista ad un cuoco americano che lo suggeriva in quanto si favorisce la caramellizzazione degli zuccheri donando più sapore e colore alla superficie esterna.
Ho dovuto poi adottare un metodo alternativo per il processo di affumicatura.
Nella ricetta originale, ed anche in quella del cuoco di cui sopra, prima di effettuare la cottura della carne, la stessa viene affumicata dentro apposite apparecchiature.
Non sono dotato di tali supporti pertanto ho utilizzato un accessorio dei barbecue Weber con dei legnetti di noce americano imbevuti; normalmente si utilizza l'acqua ma, per conferire un ulteriore aroma, ho utilizzato del whisky artigianale delle Highlands scozzesi invecchiato 12 anni che un mio cliente fa imbottigliare per se e che me ne ha ragalata una bottiglia. Ha un profumo straordinario.


Contrariamente a quanto può sembrare le parti nere visibili nelle fotografie non avevano assolutamente un sapore di bruciato ma un persistente sapore dell'affumicatura da legno.
Le indicazioni che ho inserito relativamente all'utilizzo del barbecue sono specifiche per un modello come il mio con 3 fuochi orizzontali indipendenti. Il tutto deve essere adeguato alla propria attrezzatura.

domenica 20 maggio 2012

BUDINO SALATO AI PISELLI CON GELATO AL GORGONZOLA, CIALDA DI GRISSINO AL SESAMO E PESTO DI NOCCIOLE


Gennaio 1996. Era l'ultima sera di una splendida vacanza di due settimane a Varadero - Cuba che mi era stata regalata dal mio amico Mauro. La prima settimana l'avevamo trascorsa insieme ad altri 4 amici di Mauro mentre la seconda eravamo rimasti noi due.
Nonostante avessimo la cena compresa nel pacchetto dell'Hotel non ne abbiamo usufruito nemmeno una volta. La prima settimana ogni sera provavamo un locale diverso mentre la seconda abbiamo sempre cenato in un locale, situato vicino al mare ma un pochino defilato dalla zona più turistica, dove proponevano la cucina tipica creola che ci aveva subito conquistato.
Fin dalla prima sera eravamo entrati in simpatia con Manuel uno dei camerieri.
Lui qualche parola in italiano la parlava, io facevo lo stesso con lo spagnolo, Mauro, incredibilmente, riusciva a farsi capire di più quando parlava il dialetto bresciano di quando parlava l'italiano. Comunque, tutte le sere, da questa miscelanea di lingue, venivano fuori conversazioni anche abbastanza prolungate.
Avevamo saputo, tra le altre, che Manuel era stato per qualche anno pilota della Cubana de Aviacion ma che aveva smesso quando aveva deciso di sposarsi per andare a fare il cameriere. Restammo molto sorpresi ma ci spiegò che quello che prendeva solo di mance dai turisti in un mese era ben superiore dello stipendio da pilota e per di più in dollari e non in pesos. Questo gli consentiva di fare una vita più che decente con la moglie e i due figli.
Tornando a quell'ultima sera Mauro al termine della cena fece capire a Manuel che gli sarebbe piaciuto mangiare come dolce un budino. E Manuel "Pudín. No hay problema. Espera un poco".
Vidi Manuel allontanarsi, parlare con il suo capo, fece una telefonata ed uscì all'esterno da una porta secondaria. Mentre continuavamo a parlare tra noi e le nostre due amiche, attraverso la finestra, con la coda dell'occhio, vidi Manuel allontanarsi in bicicletta.
Passò del tempo, almeno una mezz'ora, quando rividi ritornare Manuel con appoggiato sul manubrio un pacchetto.
Dopo poco Manuel venne al nostro tavolo dicendoci che di lì a poco avrebbe portato i budini ed infatti dopo una decina di minuti arrivò con i nostri 4 tremolantissimi budini.
Per curiosità gli chiesi dove fosse andato in bicicletta. Mi rispose che al ristorante non avevano gli ingredienti per farli ma sapeva che sua moglie li aveva sempre in casa perché ne era golosa e li preparava spesso. Aveva quindi fatto avvisare sua moglie da una vicina che aveva il telefono, di preparargli 4 budini ed era andato a prenderli. L'ulteriore attesa era dovuta alla necessità di metterli in ghiacciaia per farli rapprendere un poco.
Inutile dire che restammo di stucco. Avrebbe potuto dirci che non ne avevano ed invece si era ingegnato per accontentarci. Fu uno dei primi assaggi della simpatia, affabilità e disponibilità della popolazione cubana e che potemmo constatare anche nei viaggi successivi.


Questo mese il tema della sfida dell'MTC, proposta da Acquolina, sono i budini salati.
Anche questa volta ho dovuto realizzare qualcosa che non avevo mai fatto né dolce né, tanto meno, salato.
Quando ho letto il tema della sfida ho pensato subito a questa combinazione di contrasti:
- il caldo del budino con il freddo del gelato
- il gusto morbido del budino con quello deciso del gelato
- la morbidezza di budino e gelato con la croccantezza del pesto di nocciole e la cialda al sesamo.
Tra l'altro il gelato al gorgonzola è un po' che mi frullava in mente pensando di abbinarlo a del pesce, cosa che in futuro sicuramente farò, ma la tentazione di abbinarlo al budino è stata troppo forte.



È doveroso precisare che questa volta il piatto è stato realizzato a quattro mani in quanto la realizzazione del gelato è merito di mia moglie Emanuela. 
Questa volta non sono riuscito a fare assaggiare questo piatto a mia suocera perché quando l'ho portato in tavola mi ha guardato e mi ha detto: "Io il budino verde non lo mangio; io mangio solo il budino marrone e molto dolce". È proprio vero ... si torna bambini.
Concludo facendo due considerazioni:
  • una volta tanto sono soddisfatto del risultato perché sia il gusto che la presentazione sono come li avevo immaginati.
  • questo è uno di quei piatti dove il boccone non deve essere con un singolo componente ma deve essere mangiato comprendendo budino, gelato e pesto insieme. 



Con questa ricetta partecipo al contest di Menù Turistico - MT Challenge di maggio 2012



domenica 13 maggio 2012

CARPACCIO DI CODA DI ROSPO CON PESTO DI ROSE


AUGURI A TUTTE LE MAMME
Innanzi tutto devo scusarmi.
Avrei voluto pubblicare questo post questa mattina ma non sono proprio riuscito a farlo.
Comunque dedico lo stesso questa ricetta a tutte le visitatrici di questo blog e che sono mamme.
La dedico soprattutto alla mia di mamma ringraziandola per tutto quello che ha sempre fatto e continua a fare per me, mia sorella e mio fratello.



















Gliela dedico perché le rose sono tra i suoi fiori preferiti e perché, sicuramente, non ha mai pensato che potessero fare parte di un piatto.
Infine questa ricetta l'ho pensata e realizzata quando ho letto che l'ultimo tema lanciato da Stefania di Cadamomo & Co. per il contest delle (st)Renne erano i fiori.
Era un po' di tempo che volevo partecipare ma per un motivo o per l'altro non mi era stato possibile. Ora, proprio in extremis, ci sono riuscito.
Per realizzare il pesto di rose ho utilizzato delle rose inglesi di David Austin che ho nel mio giardino e che hanno un profumo straordinario. Profumo che è stato trasmesso al pesto e, di conseguenza, anche al piatto.







Con questa ricetta partecipo al contest di Cardamomo & Co. - Le (st)Renne Gluten Free


mercoledì 9 maggio 2012

GRISSINI TORINESI STIRATI


C'è sempre una prima volta.
È diverso tempo che desideravo preparare dei grissini e stavolta mi sono deciso.
Tempo fa avevo registrato una trasmissione su Gambero Rosso nella quale Igles Corelli preparava dei fantastici grissini torinesi stirati; l'ho cercata tra le decine di videocassette e dvd ma non sono proprio riuscito a trovarla. Sono sicuro che adesso che avrò postato la ricetta sicuramente la troverò.
Ho fatto di necessità virtù e mi sono messo alla ricerca della ricetta sul web e tra le tante, quella che più mi ha convintoè quella proposta in un video da Giallo Zafferano.
Pertanto: prima volta che faccio dei grissini e prima volta che prendo spunto da Giallo Zafferano.
In realtà più che uno spunto ho copiato pedestremente la ricetta.





Alla fine sono stato estremamente soddisfatto del risultato e della bontà.
L'impasto poi era spettacolare con una elasticità eccezionale.
Sarebbe stato possibile realizzarli anche più fini ma, non sapendo bene i tempi di cottura, per questa volta li ho fatti "normali"; ci proverò alla prossima infornata.
L'unica variante apportata è stato l'utilizzo dello sciroppo di grano al posto del malto d'orzo.

Vi consiglio proprio di provare, è veramente semplice e sono buonissimi.

martedì 8 maggio 2012

AMERICANO


L'Americano è il mio aperitivo preferito ed è sicuramente uno dei più classici.
A dispetto del nome è un cocktail assolutamente italiano; l'origine di questo aperitivo pare sia intorno agli anni trenta ed inizialmente veniva chiamato "Milano-Torino" dalle città dove venivano prodotti due degli ingredienti principali.
Pare che il nome sia stato cambiato nel periodo fascita in onore ai successi negli Stati Uniti di Primo Carnera il cui soprannome era appunto "L'Americano".
Questo aperitivo è stato reso celebre anche da James Bond nei film "non ufficiale" del 1967, Casinò Royale e in Bersaglio mobile del 1985.
L'Americano è anche considerato il padre di altri due famosi cocktail, decisamente più alcoolici: il Negroni e il Negroni sbagliato




Questo cocktail si può variare il grado alcoolico aumentando o diminuendo la percentuale di soda. In questo caso ho riportato la versione classica.
In mancanza, la soda può essere sostituita da acqua tonica o brillante.

domenica 6 maggio 2012

RISOTTO CON ASPARAGI E QUAGLIE



Qualche giorno fa, girando per vari blog, ho visto che era in corso un contest organizzato dal blog L'albero della carambola avente per tema la realizzazione di un piatto che comprendesse gli asparagi e le quaglie. L'abbinamento mi è sembrato molto intrigante e, nonostante in questo periodo non stia partecipando a molti contest, ho deciso di partecipare. Lo stimolo ulteriore mi è stato dato dal fatto che giudice di questo contest è Claudio Sadler, rinomato chef con due locali a Milano, visto che è diverso tempo che mi riprometto, prima o poi, di fare una puntatina o al ristorante o al bistrot.



Non ho dovuto pensare molto per decidere che piatto presentare. Fin da piccolo, la domenica, spesse volte, mia mamma preparava il risotto con le quaglie e uno dei miei risotti preferiti è quello con gli asparagi per cui è stato naturale pensare di realizzare un risotto abbinato ad ambedue gli ingredienti.
La preparazione delle quaglie è un po' diversa da quella che avevo riportato in uno dei miei primi post ma la cottura ed il sapore hanno risposto pienamente alle mie aspettative.





Con questa ricetta partecipo al contest La sfida del 2" del blog L'albero della carambola


venerdì 4 maggio 2012

TROTA AL FORNO IN CROSTA



Abito in una provincia ricca di laghi e fiumi e, di conseguenza, di molte ricette a base di pesce d'acqua dolce.
A Montisola, l'isola lacustre più grande d'Europa, ci sono ancora pescatori che fanno seccare le sardine al sole e poi vengono conservate in barili.

Foto dal web
A Clusane, sempre sul lago d'Iseo, è tipica la tinca al forno; sul Garda il coregone alla griglia o in carpione ed il luccio alla gardesana; sul lago d'Idro gli straordinari filettini di pesce persico fritti.
Nonostante questo non ho ancora postato alcuna ricetta con pesce d'acqua dolce e come prima ricetta ho pensato alla trota, pesce che mi piace particolarmente.
Questa ricetta ha una preparazione e una cottura semplicissima.
















In questo caso ho acquistato in pescheria i filetti già pronti.