martedì 25 novembre 2014

PEANUTS'S MUFFINS


Fin da piccolo la lettura è stata una delle mie passioni.
Del resto mio padre vendeva libri per la UnEdi (Unione Editoriale) ed era anche lui un accanito lettore.
Ho cominciato a leggere verso i 4 anni. Abitavo a Siena; ci eravamo trasferiti da Gallarate perché, visti gli ottimi risultati che aveva ottenuto, avevano proposto a mio padre L'agenzia di quella meravigliosa città.
Tutte le sere, con mio nonno Giovanni, guardavo "Non è mai troppo tardi" con il maestro Manzi e devo a lui e alla pazienza di mio nonno se a quell'età sapevo già leggere, scrivere e fare i conti.
Nella casa dove abitavamo, parte di un ex convento, oltre all'ufficio di mio padre c'era un locale adibito a magazzino dove si trovavano i volumi utilizzati da mio padre per promuovere le enciclopedie che vendeva. Visto che non sono mai andato all'asilo ero sempre con mio nonno; al mattino passeggiata e giochi alla Lizza, giardino pubblico a pochi passi da casa al pomeriggio, dopo il riposino, nel magazzino a sfogliare volumi. Ricordo quanto mi piacessero Tuttitalia e Il milione enciclopedie, diciamo così, geografiche. E poi c'erano i giornali.
All'epoca mio padre acquistava tutti i giorni, al mattino il Corriere della sera e nel tardo pomeriggio La Notte. La domenica poi La domenica del corriere le cui copertine erano illustrate da Walter Molino allievo del grande Achille Beltrame.
Quando ci trasferimmo a Brescia avevo 7 anni e mio padre, che era un appassionato di fumetti (Tex, Zagor, Comandante Mark, Il piccolo ranger) cominciò a comprarmi Topolino e il corrierino dei piccoli dove c'erano i Puffi, Michel Vaillant, Cocco Bill di Jacovitti, Valentina Mela Verde con il fratello soprannominato Miura dalla mitica Lamborghini.
La passione per i fumetti è poi proseguita con L'Intrepido e Il monello. Adoravo Billy Bis e la sua Isotta Fraschini e mi piaceva molto anche Lone Wolf.
Ricordo la mia felicità quando mio padre mi regalò una collana di libri per ragazzi, se ricordo bene erano 40 che lessi e rilessi. Le avventure di Tom Sawyer e Piccole donne con relativi con i due successivi li avevo letteralmente consumati.
Naturalmente leggevo anche le "strisce" in particolare Sturmtruppen (la Piccola Fedetta Prussiana mi faceva impazzire) e i mitici Peanuts. Inutile dire che il mio preferito è Snoopy, un po' perché, come me, sogna di volare e combattere contro il Barone Rosso, e un po' perché prende tutto con filosofia e, fondamentalmente, trova sempre il lato positivo delle cose.


Quando ho letto il tema di questo mese nel post di Francesca per il lancio della sfida (qui) ho cominciato a pensare a quale collegamento letterario potevo rifarmi. Ho attivato anche Emanuela e lei subito mi ha lanciato l'idea dei Peanuts. All'inizio avevo pensato di rifarmi a un libro che parlasse di Che Guevara, in particolare, "I diari della motocicletta" ma non riuscivo a trovare una sintesi della personalità del Che. Non che fossi molto convinto nemmeno dei Peanuts ma più ci pensavo e più sentivo che in realtà la filosofia, l'ironia, la satira e la comicità contenuta nelle strisce sia molto rappresentativa di me.
Una volta deciso che il mio spunto erano Charlie Brown (da piccolo avevo anch'io la mia ragazzina dai capelli rossi) e Snoopy dovevo solo decidere gli ingredienti concludendo che due dovevano esserci sicuramente: la zucca (quante strisce sono state fatte con la zucca di Halloween) e, naturalmente, il burro d'arachidi. Non per niente si chiamano Peanuts. Ho poi deciso di aggiungere la farina di mandorle e mandorle a scaglie perché mi piacciono troppo. Ho poi utilizzato, al posto del previsto rum che avevo finito, l'Armagnac.


In questo post non potevo non mettere una strip dei Peanuts e dopo averci pensato a lungo ho deciso di inserire questa dove Lucy, per la prima ed unica volta, abbraccia di sua spontanea volontà Snoopy. Normalmente è quest'ultimo che che lecca o bacia Lucy e lei scaccia sempre con grandi urla. 


Con questa ricetta partecipo al contest MT Challenge di novembre 2014


INGREDIENTI (per 6 muffin medi)
100 g di farina 00
50 g di farina di mandorle
50 g di zucchero di canna
Una punta di cucchiaino di bicarbonato
5 g di lievito chimico per dolci
Un pizzico di sale
Mezzo cucchiaino di cannella in polvere
Mezzo cucchiaino di zenzero in polvere
50 ml di latte
60 g di burro di arachidi
75 g di zucca cotta
Un cucchiaio di Armagnac
Un uovo medio
Mandorle in scaglie
Zucchero a velo

PREPARAZIONE
Pulire e tagliare circa 180-200 g di zucca. Metterla su una teglia coperta da carta forno e infornare a 160°C per circa mezz'ora trascorsa la quale toglierla dal forno e farla raffreddare. Quando la zucca avrà raggiunto la temperatura ambiente schiacciare la polpa con una forchetta fino ad ottenere un composto omogeneo.
Preparare dei pirottini da muffin (io delle formine da muffin in terracotta smaltata) imburrandoli e infarinandoli bene.
Accendere il forno a 190°C in modalità statica.
In una ciotola versare lo zucchero ed il burro di arachidi e lavorarli fino ad ottenere un composto omogeneo. Unire l'uovo, l'Armagnac, la zucca, il latte e mescolare bene per amalgamare il tutto.
In un'altra ciotola versare, setacciando, le farine, il lievito, il bicarbonato e il sale; aggiungere la cannella e lo zenzero e mescolare bene. Versare il composto liquido e dare non più di una decina di mescolate per amalgamare. Si deve ottenere un composto grumoso.
Versare il composto nelle formine riempiendole a circa 2/3. Seminare la superficie con le mandorle in scaglie.
Infornare immediatamente e dopo aver richiuso il portello del forno abbassare la temperatura a 180°C. Fare cuocere per circa 25 minuti. Una volta cotti toglierli dal forno e farli riposare 5 minuti quindi sformarli e porli a raffreddare su una gratella.
Servirli spolverizzati di zucchero a velo.