martedì 31 maggio 2011

IL LIBRO DI UN'AMICA E IL PDF DEL CONTEST

Oltre che cucinare mi piace anche leggere e questa è un'altra cosa che mi accomuna con mia moglie.
Ed è stata lei, qualche mese fa, a propormi di registrami come utente sul sito Anobii, social network frequentato da appassionati di libri e letture. Girando tra i vari gruppi presenti mi sono iscritto ad alcuni, ad esempio il gruppo di Brescia dove ogni occasione è buona per organizzare una pizzata, oppure il gruppo Bookaholic! dove ogni tanto ci si incontra (a Milano, a Brescia).
In quest'ultimo gruppo, convinto da mia moglie, sono stato invitato a partecipare ad uno scambio di segnalibri in occasione dello scorso Natale. L'ideatrice e organizzatrice di questo scambio è Pinky la Giraffa, una signora di ..... (la sua età non la dirò mai, è o no una signora?). Dopo quello scambio ne è seguito un altro con tema il Carnevale, uno per Pasqua dove oltre al segnalibro c'è stato anche un profiquo scambio di ricette ed ora è in partenza lo scambio per l'estate. Da quello di Carnevale in poi, mia moglie ed io abbiamo supportato nell'organizzazione Pinky in quanto impegnata nel cercare di rimettersi in buona salute.
Qualche giorno fa .... sorpresona!! Pinky ci ha comunicato che è stato pubblicato il suo primo libro dal titolo Le autostrade della luna.
E' un libro di poesie e vi riporto la descrizione di Anobii "Se leggendo la poesia che dà il titolo a questo volume riuscirete a non commuovervi, allora o avete un cuore di pietra o fate finta. Perchè i sentimenti sono sempre gli stessi e le persone sono sensibili come quando si scriveva con la pelle d'oca."
Secondo voi, potevo esimermi dal segnalarvelo. Certo che no.
Di seguito la copertina. E' già stato distribuito e non è difficile trovarlo.


Nella colonna a parte riporterò nuovamente la copertina così da averlo sempre in primo piano.

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Avevo promesso che avrei preparato in tempi brevi il PDF con la raccolta delle ricette pervenute al contest CUCINA ETNICA e, ogni promessa è debito, per cui ecco il link dove è possibile scaricarlo.

Cliccare sull'immagine per scaricare

Ho dovuto condensare alcune delle ricette perché particolarmente lunghe ma ho lasciato il riferimento al blog qualora si volesse approfondire la ricetta.
Ho inserito, per le 4 ricette arrivate in lingua straniera, la traduzione che, se pur non letterale, penso possa comunque essere d'aiuto.
Se lo scaricherete mi interesserebbe molto avere un vostro parere

Questa settimana partiranno anche i premi delle ricette vincenti e delle ricette menzionate ed inserirò anche un CD con il file PDF.

lunedì 30 maggio 2011

LASAGNETTA APERTA di CASA BRUNORI

Roma, città eterna.
Ero adolescente quando mio padre, di ritorno da una vacanza in Sicilia, decise di fermarsi a Roma e, in un giorno far vedere a mia sorella, mio fratello e me, quanto più possibile della nostra Capitale.
Sono passati molti anni ma il ricordo è più che mai vivo.
Arrivammo con il treno all'imbrunire, lasciammo il grosso dei bagagli al deposito della stazione e prendemmo alloggio in un hotel non troppo distante dalla stazione Termini. Eravamo stanchissimi; eravamo partiti da Palermo nel pomeriggio del giorno precedente e a causa di uno sciopero dei casellanti che costringeva il treno praticamente a fermarsi ad ogni passaggio a livello e a attravessarlo lentamente, arrivammo a Messina all'alba del giorno seguente. Da Reggio Calabria a Roma fu praticamente una passeggiata.
Mio padre conosceva benissimo Roma e nonostante la stanchezza volle portarci a cena in un ristorante di Trastevere. Con mio padre la sveglia era praticamente all'alba e il mattino seguente alle 8 ci ritrovammo in piazza del Quirinale e a piedi, prima alla Fontana di Trevi e poi, lungo via del Corso, fino a Piazza Venezia e all'Altare della Patria. Qui mio padre decise di farci vedere i Fori imperiali e il Colosseo in carrozzella e il vetturino ci portò fino ai cavalieri di Malta dove, sbirciando dal buco della serratura di un vecchio e maestoso portone, si vedeva un viale alberato che creava una specie di galleria dove, sullo sfondo, si stagliava il Cupolone. Da lì, sempre in carrozzella, a San Pietro con rapido giro della Basilica, visione di quella meraviglia che è la Pietà di Michelangelo e su per, non so quanti gradini, fino alla sommità del cupolone per una visione panoramica della città e con il vento che si prese il cappellino di paglia di mia sorella per portarlo, danzando nell'aria, verso ignota destinazione.
A questo punto eravamo a metà giornata e dopo un rapido panino mio padre ci comunicò " Non posso non portarvi a vedere le catacombe". E via con il taxi fino alle catacombe di San Callisto con visita guidata alle stesse. Terminato, altra corsa in taxi fino alla Bocca della verità e di nuovo taxi per Trinità dei Monti; scalinata e rapido passaggio da Via Condotti.
Per completare il giro Piazza Navona e di corsa in stazione per non perdere il treno che ci avrebbe riportato a casa; per fortuna in vagone letto.
Come ha sempre detto mio padre "Abbiamo visto Roma a volo di uccello".
Da allora sogno di ritornare a Roma e godermi con calma questa meravigliosa città. Ci sono tornato altre volte ma sempre di passaggio, o perché andavo a prendere un amica a Fiumicino o, due volte, al seguito di un amico che partecipava alla 1000 Miglia. Sempre comunque solo per poche ore.
Ora, vi chiederete, cosa c'entra con la ricetta di oggi?


Oltre che a cucinare mi piace molto vedere trasmissioni che parlano di cucina e, in particolare, quelle dove vengono presentati ristoranti e trattorie e i relativi cuochi presentano le proprie ricette. Questo per ricavarne spunti, alcune volte per provare a realizzarle in casa e, quando è possibile, andare a mangiare in questi locali.
Qualche giorno fa sono stato invitato a partecipare al contest indetto dal blog Il rifugio di zia Topolinda dal titolo La mia versione light e, non so perché ma, subito mi sono ricordato di questa ricetta realizzata dal cuoco nonché proprietario del Ristorante Casa Brunori di Roccaferrata in provincia di Roma. Fin da quando l'ho visto e l'ho sentito parlare del suo ristorante e della sua cucina, mi sono ripromesso, quando riuscirò a tornare a Roma, di andare una sera a mangiare da lui.
Questa lasagnetta ritengo che possa essere benissimo la versione light delle classiche lasagne alla bolognese, inoltre gli ingredienti danno una sensazione di freschezza che è ideale per queste giornate primaverili ma con temperature estive.


Con questa ricetta partecipo al contest di Il rifugio di zia Topolinda - La mia versione light


Ho chiesto, alle persone che più mi conoscono, di dirmi uno o più aggettivi che identifichino il mio carattere e, lasciando perdere inutili graduatorie, la maggioranza è stata concorde a dire che sono una persona "buona". Inutile negare che la cosa mi abbia fatto piacere e pensando ad un cibo che per me rappresenta la bontà non ho potuto fare a meno di pensare alle lasagne alla bolognese che prepara mia mamma, tuttora insuperate e insuperabili. Ho però il problema che, da quando ho dovuto smettere di fare attività sportiva devo cercare di non esagerare con il cibo anzi, diciamolo chiaramente, devo mettermi spesso a dieta, per cui con questa versione light

partecipo al contest di Saparunda's kitchen - Dimmi come mangi e ti dirò chi sei


domenica 29 maggio 2011

VITELLO TONNATO - OGGI CUCINA LEI

Ormai sono passati quasi undici anni da quel giorno.
Io ho vissuto in casa con i miei genitori fino all'età di trentanove anni, mi trovavo benissimo, in quanto non avevo restrizioni.
Soprattutto mia mamma è sempre stata una donna molto moderna da quel punto di vista.
Potevo uscire senza problemi, dormire fuori casa senza dover cercare giustificazioni.
Nel 1999 è mancato mio papà, e mia mamma si è resa conto che ormai aveva solo me su cui contare, non perché i miei fratelli non ci fossero, ma perché mio fratello ha la sua famiglia e mia sorella è sempre in giro per il mondo e di conseguenza la vediamo poco.
Quindi, mia mamma era contentissima che io fossi ancora in casa, anche perché fino ad allora sono sempre stata allergica alla parola "matrimonio".
Ho avuto diversi fidanzati, ma mai nessuno con cui abbia desiderato condividera una casa e la vita.
Nel 2000 mai mamma mi ha fatto un bellissimo regalo, il mio primo pc.
Premetto che sapevo a malapena accenderlo, ed in questo caso mi è stato di grande aiuto mio fratello che mi ha guidata nei primi passi di questo nuovo mondo.
I primi tempi stavo fino a notte fonda a "giocare", nel senso che provavo un po' di tutto: usare Word, Excel, navigavo in internet trovando notizie sui miei attori preferiti, cercando immagini e fotografie che mi dessero particolari emozioni (cosa che faccio tuttora).
Finché una sera, passando da un sito all'altro, mi sono ritrovata su un sito di annunci.
Ho sempre trovato molto divertente leggere gli annunci, anche quelli economici sui quotidiani; ti danno modo di provare ad immaginare chi sta dall'altra parte. Per esempio, una ragazza che pubblica un annuncio del tipo: "vendesi abito da sposa, taglia 42, mai usato" ti porta a chiederti cosa sia successo, ed in questo modo costruisci una storia nella tua testa che magari non c'entra niente con quello che è avvenuto nella realtà, però stimola la fantasia.
Quella sera iniziai a leggere gli annunci pubblicati da questo sito, ce n'erano di ogni genere, sia commerciali, sia di persone che cercavano amicizia e anche altro.
Passai tre serate a leggere questi annunci, e cercavo di immaginare chi ci fosse dietro. Poi, alla quarta sera, ho avuto un guizzo di follia, e mi sono chiesta cosa sarebbe successo se avessi provato a pubblicarne uno.
L'ho fatto per gioco; come ho già detto non cercavo un compagno, piuttosto era un modo per passare il tempo. Ricordo che usai il titolo di un libro che avevo appena finito di leggere: "Non tutti gli uomini preferiscono le altre" e giocando con le parole pubblicai il mio annuncio come ricerca di amicizia.
Il giorno successivo mi ritrovai con circa 80 risposte! Non ci potevo credere!
Ovviamente dovetti operare una notavole scrematura fra tutti quelli che avevano scritto. C'era chi mi invitava a cena con conseguente dopo-cena, chi addirittura non usava mezzi termini e mi invitava per una botta e via!
Ho anche incontrato persone che si sentivano molto sole, con cui per un certo periodo ho scambiato delle e-mail, a anche persone normali che come me non frequentavano discoteche o comunque locali dove fosse possibile incontrare gente nuova.
Ricordo che scambiai diverse e-mail con cinque o sei persone in quel periodo, un piao di loro li anche incontrati. Tra quelli che mi scrissero c'era anche un uomo separato che mi mandò immediatamente i numeri di telefono, di casa, cellulare e anche dell'ufficio.
Rimasi abbastanza sorpresa, perché io davo meno informazioni possibili, soltanto il minimo indispensabile, ma niente cognomi e tanto meno numeri di telefono.
Avevo anche un indirizzo e-mail che non riconduceva assolutamente ad una persona, ma erano delle lettere a caso, quelle che generava automaticamente il dominio su cui avevo aperto l'indirizzo.
Intanto il tempo passava e si arrivò all'estate, e questo amico mi scrisse dicendomi che per un paio di settimane andava in vacanza e quindi non ci saremmo "sentiti".
Ancora oggi non so spiegare cosa avvenne dentro di me, so soltanto che mi ritrovai ad essere gelosa di una persona che in realtà non avevo mai incontrato. Iniziai a chiamarlo al cellulare, ovviamente spento visto che era in vacanza ed a quei tempi il cellulare si usava principalmente per il lavoro. Io sono tuttora convinta che siamo anime gemelle, ci sono troppe coincidenze che ci legano.
Fatto sta che, alla fine della sua vacanza, si ritrovò un numero imprecisato di messaggi in segreteria, e decise di chiamarmi.
A luglio festeggiamo gli undici anni dal nostro primo incontro, e mi sento una donna molto fortunata ad aver incontrato un uomo come mio marito.
Non è perfetto, ma chi lo è?
Ha talmente tanti pregi che i difetti passano in secondo piano, e lo risposerei anche domani.
Perché partecipo io, donna, a questo contest? Perché in casa nostra cucina praticamente sempre lui. Durante la settimana pranzo in ufficio perché l'intervallo è troppo breve per consentirmi di tornare a casa e mio marito si prepara il suo pranzo; alla sera mangio veramente poco e, comunque, normalmente il mio Tato ha già preparato qualcosa. Il week end è praticamente impossibile toglierlo dalla cucina perché si dedica alle sue prove e può realizzare i suoi piatti.
Tra l'altro io amo impastare, fare dei primi piatti, dei dolci ma, per il resto, niente.
Lo farei vivere solo di carboidrati e zuccheri quindi lascio volentieri a lui il compito di cucinare mentre io mi godo il weekend dormendo fino a tardi.
Mio marito mi ha imposto di realizzare per questo contest qualcosa che non fosse pasta o dolci; ho chiesto alla mia mamma un ricettta e, tra quelle che mi ha proposto, ho scelto, visto anche il periodo, di fare questo vitello tonnato


Con questa ricetta partecipiamo al contest de Il blog di Max - Oggi cucina lui


lunedì 23 maggio 2011

SALSA ALLE OLIVE NERE

Ieri avevamo amici a pranzo e con l'aggiunta di figli e suocera eravamo in nove.
Vista la bella giornata abbiamo preparato la tavola in giardino.



Prima della classica grigliata mista avevo pensato di fare una specie di bruschetta party per cui fin dalla prima mattina via a preparare bruschette e a tagliare a fette un bastone di pane sciocco (toscano, senza sale).
Avevo preparato 4 tipi di salse: il pico de gallo (venerdì sera), la salsa alle aringhe e la salsa di olive (sabato sera) e la classica dadolata di pomodori fatta solo con la polpa, con spicchio d'aglio in camicia e abbondante basilico e origano fresco (domenica mattina).

Per il dolce mia moglie Emanuela ha pensato di provare a fare la mia torta preferita: la meringata e questo è stato il risultato.


Ha promesso che farà un post sul suo blog con la ricetta e quindi lascio lo spazio per il futuro link.
Questi sono i link per il pico de gallo e per la salsa alle aringhe mentre di seguito riporto la semplicissima ricetta della salsa alle olive nere.




sabato 21 maggio 2011

PICO DE GALLO

Questa è stata la terza ricetta che ho postato dopo aver aperto il blog. All'epoca non l'avevo realizzata di recente per cui mi ero limitato all'indicazione della ricetta con una fotografia recuperata dal web.
Domani vengono a trovarci dei cari amici e tra le altre ho preparato anche questa salsa che mia moglie adora.
Ho pensato di ripostarla questa volta con le fotografie della mia versione.

Il pico de gallo è una salsa messicana che normalmente accompagna le empanadas o le tacos. La mia ricetta è un pò più ricca rispetto a quella originale. Io la trovo ottima per accompagnare le grigliate di carne oppure su una bruschetta come alternativa al pomodoro.


In alcuni blog e, purtroppo, anche in qualche pseudo ristorante messicano, ho trovato questa salsa realizzata mettendo tutte le verdure nel robot, ottenendo una specie di poltiglia. Normalmente non voglio dare giudizi sull'altrui operato ma in quessto caso mi sento veramente di censurare tale procedimento. Secondo me il gusto di questa salsa è proprio nella croccantezza e freschezza che solo le verdure tagliate al coltello riescono a mantenere. E' vero, ci vuole un po' più di tempo ma il risultato è assolutamente differente.

giovedì 19 maggio 2011

CONTEST "CUCINA ETNICA" - I VINCITORI

Bene, siamo arrivati al momento di indicare chi sono le vincitrici del contest "CUCINA ETNICA".


Prima di svelare i vincitori concedetemi di fare  dei ringraziamenti e delle considerazioni.

Ringraziamenti

Per prima cosa voglio ringraziare tutte Voi che avete partecipato a questo mio primo contest.
Di alcune di voi, avevo già avuto il piacere di conoscere i loro blog ma molte altre sono state per me una piacevole scoperta.
Voglio ringraziare chi ha fatto da giudice a questo contest dedicando del tempo ad analizzare, valutare, segnalare, votare e che cito, in rigoroso ordine alfabetico: Azzurra, Chicca, Elena, Eleonora, Gianni, Rossella.
In un post precedente vi ho omaggiato virtualmente di alcune delle mie rose questa volta vi omaggio delle mie peonie


Considerazioni

Quando ho lanciato questo contest non avevo la più pallida idea di quanti avessero partecipato. Siete state 53. Mi sarei accontentato di una cinquantina di ricette, meglio se equamente divise nei 4 raggruppamenti. Le ricette sono state in totale 77 di cui 69 in gara (quest'ultimo combinazione di numeri ricorrente nella mia vita visto che mi sono sposato 2 volte e sempre il 6 settembre). L'elenco completo qui.
Mi aspettavo un buon numero di ricette per il raggruppamento Asia e Oceania ma ero convinto che, vista la quantità di ricette della tradizione tex-mex, cajun, caraibica e sudamericana, ce ne fossero molte per il raggruppamento Americhe mentre faticosamente e in extremis si è raggiunto il numero minimo inizialmente indicato. Comunque l'avrei ritenuto valido lo stesso perché mi sarebbe sembrato ingiusto nei confronti di che si era impegnato a partecipare.
Ho notato che molte di voi hanno personalizzato le loro ricette, realizzando anche degli eccellenti piatti ma che, secondo me e anche secondo chi è stato chiamato a giudicare, non rispecchiavano la filosofia di base del contest.
Nel complesso sono però soddisfatto, è stata una bella esperienza che sicuramente ripeterò.

martedì 17 maggio 2011

CRUDITÉS MONOCOLORE

Io sono una persona a cui piace competere.
Fin da piccolo facevo qualsiasi cosa purché ci fosse competizione.
In compenso sono assolutamente decoubetiniano, per me l'importante è partecipare.
Chiaro, fa piacere vincere ma io penso che quando tu hai dato il tuo meglio e c'e stato qualcuno che ha fatto meglio di te, non resta che complimentarti con il vincitore e prendere lo spunto per fare ancora meglio la volta successiva.
Questo preambolo per significare che sono molto dispiaciuto di non poter partecipare, in questo periodo, a molti dei contest che abitano la blogosfera.
Di alcuni avevo messo anche il banner ma la scadenza è inesorabilmente passata.
Un po' la mancanza di tempo, un po' la dieta, attualmente limitano la mia attività in cucina.
Visto che io non posso mangiare tutto quello che vorrei avrei bisogno di avere almeno un commensale, ma la moglie a pranzo non c'è, la suocera non mangia praticamente nulla non mi resta che aspettare la fine delle scuole così mia figlia potrà trasferirsi da noi e farmi da tester.
Tornando ai contest il blog Profumi&Sapori ha indetto un contest per dei piatti monocolore: giallo-arancio, rosso, verde, blu-viola, bianco.


Mi sarebbe piaciuto partecipare con una ricetta per colore ma è già tanto che sono riuscito a realizzare questa che ho realizzato in versione finger.


Con questa ricetta partecipo al contest di Profumi&Sapori - Il contest a colori


Con questa fotografia partecipo al contest di Atmosfera Italiana - Giocare con i finger food dish

lunedì 16 maggio 2011

TERMINATO IL CONTEST "CUCINA ETNICA"

Ieri sera è scaduto il termine per partecipare al mio contest "La cucina etnica".
Le mie considerazioni e le mie aspettative le svelerò in concomitanza della proclamazione dei vincitori.
Per ora voglio solo ringraziare tutte voi che avete partecipato.
Adesso è all'opera chi giudicherà le ricette pervenute.
Da quanto vengo a sapere siamo in uno stadio avanzato e spero per il fine settimana di svelare i vincitori ed i relativi premi.
L'elenco delle ricette lo trovate nel post iniziale (qui).
E' in fase avanzata anche il PDF e mi auguro di finirlo molto presto.
Ho pensato però di farvi intanto un regalo virtuale.
Oltre alla cucina un'altra mia passione è prendermi cura del mio giardino ed in particolare delle mie rose; ho 37 piante di rose di 28 varietà diverse, la maggior parte di David Austin.
Questo weekend c'era "Franciacorta in fiore" e abbiamo comprato "solo" 7 piante
Emanuela e io le abbiamo fotografate e, purtroppo solo virtualmente, ve ne faccio omaggio.


Un in bocca al lupo a tutte le partecipanti.

sabato 14 maggio 2011

RISI E BISI E ..... FRAGOE

 
Come tutti i giorni si era alzata all'alba. In campagna la giornata iniziava presto.
Si lavò, si vestì e fece una rapida colazione. Oggi era il suo turno di andare in paese, al mercato, per vendere i prodotti dell'orto che sua madre stava raccogliendo.
Indugiò solo un poco nel pettinarsi; era in età da marito e voleva avere un bell'aspetto e il mercato era una buona occasione per farsi osservare ed ammirare.
Corse fuori di casa, salutò la madre e raccolse la cesta con le verdure. L'aspettava una bella camminata con la cesta che, stracolma, non pesava molto ma era particolarmente ingombrante. Si inoltrò lungo il viale che collegava la cascina alla strada maestra proprio nel momento in cui sorgeva il sole.
Era una fresca mattina di primavera e la giornata prometteva di essere assolata e calda.
Nonostante la giornata promettesse bene a quell'ora l'aria era fresca e lei si era avvolto attorno alle spalle uno scialle nero bordato da bei ricami. Quello stesso scialle che per anni aveva avvolto le spalle di sua madre e prima ancora quelle della madre di sua madre.
Raggiunse la strada maestra e si avviò con buon passo verso il paese.
A quell'ora non c'era molta gente lungo la strada tanto che finora aveva incrociato solo un carro trainato da due buoi condotto da Toni e da suo figlio Nino che si accingevano a lavorare i campi.
Le piaceva camminare e soprattutto osservare ciò che la circondava però quel giorno, dentro di sè, sperava che arrivasse alle sue spalle lo zio Gepi con il suo carretto sgangherato così da risparmiarsi un po' di cammino. Poco dopo averlo pensato ecco che alle sue spalle sentì una voce conosciuta che la chiamava: "Mariaaa". Era proprio lui, il fratello della mamma, anch'egli diretto al mercato. Lo attese, caricò la cesta nel cassone poi salì felice di fianco a lui schioccandogli un bacio sulla guancia. Ora sarebbe stato più comodo guardarsi attorno.
Più si avvicinavano al paese più la strada si affollava di gente tanto che l'andatura si fece davvero lenta.
All'improvviso udendo delle grida alle spalle si voltò e vide arrivare con un trotto veloce un drappello di soldati austriaci con le loro casacche bianche, gli elmetti a punta e l'effige dell'aquila bifronte, simbolo degli Asburgo, sulla gualdrappa dei cavalli.
Senza rallentare passarono oltre ed in quel momento lo zio Gepi mormorò qualcosa che non comprese ma, dalla sua espressione, capì che non era un complimento.
Arrivati al mercato, ringraziò lo zio, scese prendendo la sua cesta e si avviò verso l'angolo che si era scelta e si predispose alla vendita. Si trovava proprio di fronte ad un osteria e, nei giorni di mercato, la moglie dell'oste preparava qualche piatto per il mezzodì. 
L'oste era un omone simpatico, sempre sorridente e dal viso rubicondo.
Quando la vedeva la salutava sempre e le offriva del sidro.
C'era molta gente quel giorno al mercato e in breve tempo si ritrovò ad aver venduto quasi tutte le sue verdure. Pensò che forse avrebbe avuto del tempo per fare anch'essa un giro tra le bancarelle.
Stava salutando una cliente a cui aveva venduto del radicchio quando l'arrivo di quattro soldati austriaci attirò la sua attenzione e, mentre le passavano vicini, vide l'oste affacciarsi alla porta, farle l'occhiolino e gridare "Risi, bisi e fragoe" e lei di rimando "Erbette e rape cotte".
Gli austriaci li guardarono e risero tra loro.
Non compresero che entrambi li avevano appena derisi inneggiando al tricolore italiano.

Con questa storiella, ho voluto, nel 150° anniversario dell'unità d'Italia, richiamare il fatto che "Risi e bisi e fragoe" nel Risorgimento è stato per i veneti quello che "Viva Verdi" è stato per i milanesi ed i lombardi. Un modo di rivendicare l'indipendenza e la libertà senza rischiare di finire in carcere.

Come tutte le ricette della tradizione esistono varianti e tuttora non è ben chiaro se "I risi e i bisi" debbano essere umidi come una minestra o asciutti come un risotto.
Da quanto mi è parso di capire, leggendo qua e là, in origine doveva essere un risotto umido ma non all'onda, tecnica peraltro abbastanza recente, ma con la presenza nel piatto di un minimo di brodo.
Altresì, pare che tra le diverse varianti ce ne sia una con l'aggiunta di carote ed una con le fragoline di bosco.




Con questa ricetta partecipo al contest di Menù Turistico - MT Challenge di maggio



Con questa ricetta partecipo al contest di Cuoca ... a tempo perso - Una ricetta lunga 150 anni


Con questa ricetta partecipo alla raccolta di La cucina di Irina - La raccolta delle fragole


lunedì 9 maggio 2011

COSTINE DI MAIALE AL FORNO

Come ho avuto modo di dire in post precedenti sono a dieta ed oggi a mezzogiorno il mio pranzo erano le costine di maiale. Normalmente le faccio sulla griglia con il barbeque a cottura indiretta ma oggi non avevo modo di poter dedicare il tempo necessario. Pensando ad una alternativa mi sono ricordato di come le preparava Alessandra, la mia prima moglie, la quale, sapendo quanto mi piacessero le aveva chiamate "Tu mi fai felice". 
Ad Alessandra non piaceva particolarmente cucinare però quando lo faceva il risultato era eccellente, anche perché, per suo carattere, se faceva una cosa doveva farla bene altrimenti era meglio non farla. Altra sua dote culinaria era che poteva preparare anche soltanto una semplice caprese ma doveva essere presentata bene "perché il primo boccone è degli occhi".
Siamo separati oramai da 15 anni e dopo i primi, dove c'era una certa conflittualità, ora il rapporto è decisamente buono.
Sembra strano a dirsi ma questo cambiamento è avvenuto quando Alessandra ha conosciuto Emanuela ed ha capito che aveva trovato un'alleata decisamente in linea con lei sull'educazione dei figli (Giacomo e Rossella). Spesso, soprattutto quando c'è da fare qualche rimprovero ai figli, Alessandra mi chiama ma poi vuole parlare direttamente con Emanuela perché, dicono, io sono troppo buono. Ah che vita, mi informano e poi mi scavalcano.
Più di una volta siamo usciti a cena con i ragazzi, con Alessandra ed il suo compagno Marco.
Mi viene ancora da ridere! Una sera mio figlio Giacomo ci ha offerto una pizza a compensazione del fatto che noi gli avevamo comprato l'auto nuova. Loro, moglie ed ex moglie, hanno passato la sera a commentare e confrontare cosa facevo a casa, come dormivo, ed altre amenità del genere. Chiaramente i vicini di tavolo sentivano tutto e mi sentivo un poco osservato; c'era persino una signora di mezza età che a seconda di quello che dicevano mi mandava sguardi di approvazione o disapprovazione. Che figura.
Quando Rossella è partita per la Corea, prima di Natale, ci siamo ritrovati tutti e quattro in aeroporto per salutarla. E dopo? La nostra amica Antonella di Fonte (TV) ci aveva invitato a pranzo ma saputo che c'erano anche Alessandra e Marco le abbiamo proposto di ritrovarci  in qualche locale derlla zona. Nemmeno per sogno! Antonella ha invitato anche loro a casa sua e, a fine giornata, ci ha detto che se non l'avesse visto con i propri occhi avrebbe fatto fatica a credeci.
Tornando alla ricetta di oggi posso solo dire che mi sono fatto felice da solo.

 
Con questa ricetta partecipo al contest del Le Ricette dell'amore vero - Cosa sforno oggi?  


giovedì 5 maggio 2011

PATATE CON LA FETA

Anche oggi una ricetta di un contorno che ho preparato a Pasquetta.
Mi sono rifatto ad un contorno che ho visto realizzare da jamie Oliver su Gambero Rosso Channel.



Dico mi sono rifatto perché ho cambiato qualche ingrediente ed in particolare non ho utilizzato le patate dolci (nella ricetta originale 2 patate dolci per una patata classica) ed ho utilizzato il prezzemolo anziché il coriandolo perché non l'ho trovato in negozio ed il mio non era ancora pronto.
Sono pochi i cuochi stranieri che mi piacciono ed ancora meno quelli anglosassoni (chissà come sia arrabbierà la mia amica Daniela) però Jamie Oliver è uno dei miei preferiti, un po' per la simpatia ed un po' perché di norma realizza piatti che possiamo facilmente riprodurre con ottimi risultati anche a casa.


Ed infatti queste patate sono veramente velocissime da fare e, anche se così non erano niente male, sicuramente con il coriandolo hanno una marcia in più. Prossimamente le proverò.

Con questa ricetta contribuisco alla raccolta di Eleonora di Burro e miele - Chi mi aiuta a raccogliere l'insalata?


mercoledì 4 maggio 2011

TERMINE GIOCO ZASUSA

Come ho accennato sono a dieta ed oggi è passato un mese da quando ho iniziato ed il risultato è:


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Questo post serve per comunicare che è terminato il Gioco organizzato da Zasusa ed io sul Forum Zasusa.



Come avevamo indicato al momento di lanciare il gioco Zasusa si sarebbe occupata del premio per la ricetta vincente ed io avrei preparato un PDF liberamente scaricabile; ora il PDF è pronto ed è scaricabile a questo LINK

Sono state raccolte 30 ricette e Zasusa ed io abbiamo scelto le seguenti 9 ricette:


1) Marzia - Cartoccio di zucca e cipolle alla cannella
2) Sophia - Orecchiette alle cime di rapa
3) Antonella - Bonet
4) Mezzogiorno di cuoco - Rotolo di patate farcito
5) piccoLINA - Pesce spada agghiotta
6) TimoeMaggiorana - Guinness Cake
7) Peperoncina - Crostata di pere e cioccolato
8) Eleonora - Manzo all'olio
9) Vickyart - Risotto al radicchio rosso

La scelta era veramente ardua ed abbiamo deciso di lasciare scegliere al caso; pertanto Zasusa ha fatto estrarre un numero a suo marito e la ricetta vincente è risultata la numero 5:

Pesce spada agghiotta di piccoLINA
 
Complimenti alla vincitrice ma, soprattutto, complimenti a tutte le partecipanti.

martedì 3 maggio 2011

COMPLEANNO

Oggi un post diverso dal solito.
Oggi nessuna ricetta.
Oggi era la scadenza del contest "CUCINA ETNICA" che ho prorogato per motivi contingenti.
Le date non erano scelte a caso: l'inizio (14 marzo) era la data del mio compleanno, il termine, oggi, è il giorno del compleanno di una delle persone che più stimo, verso la quale nutro un grande, grandissimo amore.
Voleva essere un trait d'union tra me e lei.
Posso assolutamente dire che la conosco da una vita e che con lei ho condiviso tante gioie ed, inevitabilmente, anche tanti dolori. Ma tutto questo è servito a creare un legame assolutamente indissolubile.
Nonostante io sia il maschio e lei la femmina la persona più forte tra i due è assolutamente lei. Tanto forte che a volte non ti capaciti che sia possibile.
O come possa dirti una parola, avere un pensiero per te quando magari i problemi che sta affrontando sono ben più grandi dei tuoi.
Ha avuto tante gioie nei suoi anni trascorsi, tutte assolutamente meritate, ed ha affrontato anche tante prove, alcune dure, altre durissime ma sempre a testa alta, prendendole di petto e superandole alla grande.
Mi ha sempre incoraggiato, supportato, contrastato, aiutato, contrariato, a volte sgridato ma sempre guidata dall'affetto e dall'amore.
A volte rivedo momenti passati insieme: quando, io più emozionato di lei, l'ho accompagnata all'altare per il suo matrimonio; quando mi dava del rincoglionito perché, secondo lei, stavo buttando all'aria la mia vita; quando era felice per la nascita di mio figlio e ..... tante altre.
Lei è felicemente sposata con 3 figli meravigliosi.
Lei oggi compie gli anni.
Lei oggi compie 50 anni.
Lei è mia sorella Donatella.

TANTI AUGURI DONI E ... ALTRI CENTO COMPLEANNI


Fotografia (di qualche anno fa) fornitami da mia nipote Francesca.