mercoledì 2 maggio 2018

FRITTATA AI VIRZULÌ


Ci sono molte ricette della cucina popolare bresciana realizzate con i virzulì, un'erba spontanea il cui nome scientifico è silene vulgaris ed in italiano è conosciuta come silene, erba del cucco, strigoli, bubbolini, carletti e che ha innumerevoli denominazioni dialettali tra cui il bresciano "virzulì".
È una pianta erbacea spontanea molto comune in tutta Italia che cresce ovunque soprattutto nei prati, in prossimità dei muri e lungo le strade ma pare che negli ultimi anni se ne sia ridotta la presenza.
Emanuela mi ha spesso detto che nel minestrone dona un sapore inconfondibile e straordinario ma che è perfetta per un risotto o per una frittata.
Il risotto l'avevo preparato qualche anno fa (qui) per cui stavolta li ho usati per una bella frittata e per degli gnocchi oggetto di un prossimo post..


Quelli utilizzati per gli gnocchi li abbiamo raccolti, la Manu ed io, nel prato del giardino comune della casa dove abitiamo mentre, quelli per la frittata, me li ha portati la cugina della Manu, Grazia, che gli ha raccolti nel giardino della scuola dove lavora.
Nella realizzazione di questa frittata ho fatto tesoro dei suggerimenti dell'amica Mai (I colori della curcuma) riportati per la realizzazione della tortilla per cui è stato molto più semplice rovesciare la frittata e, soprattutto, ottenere un bordo bello arrotondato.
Lo scorso anno, sempre il 2 maggio, avevo pubblicato la ricetta della frittata con le verdure per il Calendario del Cibo Italiano by MTC a cui partecipo anche quest'anno con questa frittata.
Per me la morte della frittata è, servita tiepida, in un bel panino.