lunedì 29 febbraio 2016

SPAGHETTI CON AGLIO, SCALOGNO, CIPOLLA, CIPOLLOTTO E PORRO


Circa vent'anni fa lavoravo con il mio amico Luciano e tra i miei compiti c'era quello di fare i sopralluoghi dove erano installati i serbatoi di gpl per il riscaldamento e verificarne la rispondenza alle normative di legge. Tra i nostri clienti c'era la Api Gas di Mantova dove nei paesi e nei borghi non arrivava ancora il gas metano per cui erano installati tantissimi serbatoi, i cosiddetti maialini. Un paio di volte alla settimana, accompagnato dal rappresentante della Società, andavo a fare queste verifiche. La persona che mi accompagnava, prossima ad andare in pensione, aveva i suoi tempi e le proprie abitudini a cui non avrebbe rinunciato per nulla al mondo. Per cui era d'obbligo il caffè di metà mattina e un paio d'ore di sosta per il pranzo. Con lui ho scoperto molti locali e devo a lui la conoscenza della Pasticceria Antoniazzi di Bagnolo San Vito ed in particolare di Marco e di sua moglie Elisabetta.
Un giorno ci trovavamo vicini a Casteldario, paese natale di Tazio Nuvolari e al centro della zona di produzione del riso vialone nano mantovano. Stupito del fatto che non avevo mai mangiato il riso alla pilota, decise di farmelo assaggiare. Tra parentesi, è noto che il nome di tale riso non ha assolutamente a che fare con il più famoso pilota italiano di tutti i tempi ma deriva dal nome dialettale dei braccianti delle riserie; infatti, nel dialetto casteldariese le riserie sono dette pile e i lavoratori piloti. Magari prossimamente lo farò così da approfondire l'argomento.
Mi portò alla Trattoria Stazione di Casteldario e degustai per la prima volta il riso alla pilota.


Passarono gli anni e conobbi Emanuela. Un giorno eravamo dalle parti di Mantova e decisi di portarla a mangiare il riso alla pilota. In quei giorni, alla Trattoria Stazione erano esposti i quadri di un pittore locale, tale Antonio Haupola, e la Manu rimase incantata dalle figure femminili ritratte. Chiedemmo a titolari della Trattoria se erano in vendita ma purtroppo la quotazione non rientrava nel nostro budget di allora.
Da allora qualche volta ci tornavamo alla mente quei quadri ma ci dimenticammo il nome del pittore.
Fino a qualche mese fa quando Emanuela, non so come, ha recuperato il nome e abbiamo stretto amicizia con lui su FB.
Tra l'altro ha fatto il ritratto della Manu partendo da una sua foto e devo dire che è veramente bello.


Se volete vedere qualche suo quadro questo è il suo sito www.antoniohaupala.it e questa la sua pagina facebook.


Ora vi chiederete cosa c'entra con la ricetta. Questa ricetta parte da una di cui Antonio ha pubblicato la foto su FB qualche giorno fa. La Manu gli ha chiesto la ricetta e lui, gentilmente, l'ha inviata. Io, che ve lo dico affà, ho fatto qualche piccola modifica. Ho scottato le cipolle in acqua bollente anziché cuocerle al forno, ho tagliato in maniera diversa tutte le verdure, ho usato gli spaghetti di grano duro al posto di quelli di riso jasmine e ho aggiunto il pane grattugiato per dare una nota di croccantezza.
Alla Manu è piaciuto ma non avevo dubbi visto che adora le cipolle e anch'io l'ho trovato molto equilibrato; credo che lo rifarò cambiando solo il momento dell'aggiunta dell'aceto di vino che metterò durante la cottura delle cipolle in modo da dare un po' di colore alle stesse.
Il piatto è gustoso e, contrariamente a quanto si possa pensare, è abbastanza leggero e digeribile. Lo scottare le cipolle serve proprio a questo.


lunedì 22 febbraio 2016

BRACIOLA DI MAIALE CON MIELE E SENAPE, CIPOLLA AGRODOLCE, POLENTA E RADICCHIO AL FORNO


Mia moglie ed io compiamo gli anni nel mese di marzo a 3 giorni di distanza e spesso ne abbiamo approfittato per farci qualche giorno di vacanza. Nel 2009, in quel periodo, era in tournée a Milano la compagnia del musical Mamma Mia al teatro degli Arcimboldi a Milano. Visto che l'autunno precedente eravamo andati a vedere il film abbiamo pensato di andare anche a teatro.
Del resto sono cresciuto con le canzoni degli ABBA e ricordo che quando vinsero l'Euro Festival con Waterloo mi resi subito conto che avrebbero avuto successo.
Prenotazione on-line con congruo anticipo per lo spettacolo dell'11 marzo 2009, compleanno della Manu, in prima fila.
Due o tre settimane prima dello spettacolo scopro che lo stesso giorno si gioca Manchester United - Inter per gli ottavi di finale della Champions League. Che fare? Semplice si va a teatro e si registra la partita facendo attenzione di non sapere in anticipo il risultato.
Il giorno dello spettacolo arriviamo in teatro con buon anticipo e, nell'attesa assistiamo all'accordatura e alle prove del suono da parte dell'orchestra. Spettacolo nello spettacolo.
Inizia il musical e per quelli come me che non hanno una grande simpatia per l'inglese è predisposto un dispositivo nella parte superiore del palco con la traduzione scorrevole.
Il film mi era piaciuto ma lo spettacolo dal vivo è stato straordinario e coinvolgente. Al termine del musical, come nel film, il cast esegue un paio di bis ed è stato naturale alzarci in piedi e mettersi a ballare con tutti gli altri spettatori. Terminato lo spettacolo, mentre ci si approssimava all'uscita, sento dietro di me uno che dice ad un suo amico "Ehi, l'Inter ha perso 2-0". Così oltre alla sconfitta anche la perdita del piacere di vedere una partita senza sapere il risultato.
Perché ho raccontato questo episodio? Semplicemente perché nel musical, dopo la canzone introduttiva "I have a dream" il primo pezzo è "Honey, honey" inteso come un affettuoso "tesoro" ma il significato più conosciuto è appunto "miele". 
Per chi non l'avesse visto: https://www.youtube.com/watch?v=s5s6vNPapR0


Sono stato molto contento quando ho appreso che la vincitrice dell'MTC di gennaio 2016 è stata la mia amica Eleonora del blog Burro e miele con una ricetta fatta in collaborazione con il suo amico Michael Meyer.
Lo sono stato un pochino meno quando ho scoperto il tema da loro scelto per questo mese: il miele.
Non adoro particolarmente il miele di qualsiasi tipo sia ma ultimamente mi è capitato di utilizzarlo miscelato con la senape o con spezie varie.
Comunque alla fine dopo aver vagliato diverse possibilità ho deciso di partecipare con questa ricetta.


Ho deciso di utilizzare il miele di castagno perché non è troppo dolce e lascia un retrogusto un pochino amaro e leggermente piccante. L'abbinamento con la senape l'ho già provata in altre preparazioni e l'ho sempre trovato piuttosto gradevole. Per equilibrare comunque il sapore dolce della salsa che condisce la carne e la polenta ho pensato di aggiungere una nota agrodolce (più agra che dolce) con le cipolle e una nota amara data dal radicchio.

Ultima nota sulle fotografie che ha fatto la Manu con il suo I-Phone in quanto la mia Nikon mi è stata rubata lo scorso anno e la mia compatta Olimpus ha deciso di abbandonarmi proprio in questi giorni.

Come d'uso nelle ultime sfide dell'MTC ecco l'infografica di Daniela del blog Acqua e Menta.


Con questa ricetta partecipo al contest MT Challenge di febbraio 2016