mercoledì 25 luglio 2012

RISOTTO CON PORRI E ROBIOLA



Questa volta è stato veramente difficile scegliere con che ricetta partecipare al Recipe-tionist di questo mese perchè tra le tante presenti nel blog Un'arbanella di basilico, sono molte quelle che mi ispirano e che incontrano i miei gusti.
Alla fine la scelta non l'ho fatta io ma le circostanze.
Di norma mia moglie ed io andiamo a fare le spese il sabato verso mezzogiorno sia perché a quell'ora c'è meno gente ma, soprattutto, perchè così può dormire un po' di più. Sabato scorso però si è svegliata con un forte mal di testa per cui abbiamo deciso di andare nel pomeriggio.
Si doveva quindi decidere cosa mangiare a pranzo e dopo una rapida occhiata al frigorifero l'alternativa era scegliere tra una pasta ed un risotto.
La Manu mi ha subito espresso il suo desiderio di mangiare un risottino perchè era un po' che non lo facevo per cui di corsa in paese a comprare carota, sedano e cipolla per il brodo e porro e robiola per il risotto.
Sono stato anche fortunato perché in salumeria era appena arrivata una robiola talmente fresca che non aveva ancora cominciato a formarsi la crosta.



Ho seguito abbastanza fedelmente la ricetta di Carla Emilia (qui) apportando solo qualche piccola variante nell'esecuzione del risotto. Ho fatto sfumare e ristretto un po' l'aceto balsamico prima di aggiungerlo e ho completato il piatto con una julienne di porri fritta che da una nota leggermente croccantina che ci sta benissimo.
Il risultato è stato molto apprezzato sia dalla Manu che, udite, udite, dalla suocera.







Con questa ricetta partecipo a "The Recipe-tionist" di Luglio ospitato da Un'arbanella di basilico

domenica 22 luglio 2012

GELATO ALLA ZUCCA SU LETTO DI NAMELAKA


Non avevo in programma un altro gelato per l'MTC di luglio però, quando ho saputo che questa domenica eravamo stati invitati a pranzo dai nostri amici Daniela e Andrea ho detto subito: "Il dessert lo preparo io!"
Visto che Daniela adora la zucca e, in particolare, la mia crema di zucca con gamberi e capesante, è stata immediata l'idea di realizzare il gelato alla zucca. Sì ma con cosa abbinarlo? 
Ho pensato al dessert "Golosità di Maurizio Santin" e l'idea di questo dessert ne è stata una naturale conseguenza.




I commenti sono stati lusinghieri:
- Daniela: ne ero certo, l'ha apprezzato tantissimo (le ho lasciato la vaschetta con quello non utilizzato e credo non durerà molto).
- Manu: temevo il suo parere ed invece ha apprezzato molto l'abbinamento zucca, namelaka e biscotto.
- Andrea: anche qui ero abbastanza sicuro, l'ha mangiato ma ha concluso che lui preferisce i classici gusti alla frutta (fragola e limone).
- Io: ... e che ve lo dico affà; ho fatto il bis ma sono leggermente di parte.







Non ripeto la ricetta per la namelaka, il biscotto bretone e la salsa al cioccolato che trovate qui. Le dosi indicate sono valide per una quantità notevole di prodotto e se si prepara una quantità minore devono comunque essere rispettate le proporzioni.
A titolo di esempio una namelaka realizzata con 200 g di cioccolato bianco è sufficiente per preparare 6 bicchieri di Golosità e una decina di questi dessert.
Per la realizzazione del gelato mi sono attenuto al procedimento indicato da MaPi al momento del lancio del contest (qui) mentre ho variato la quantità di alcuni ingredienti.


Con questa ricetta partecipo al contest di Menù Turistico - MT Challenge di luglio 2012

venerdì 20 luglio 2012

NASELLO CON OLIO ALLA LIMONELLA



Anni fa, tanti anni fa, avevamo l'abitudine, io ed i miei colleghi, di giocare una schedina del totocalcio cumulativa. Ognuno di noi metteva una quota settimanale e una piccola parte veniva destinata alla sorte mentre il resto messo da parte per la cena a base di pesce.
Avevamo scoperto una piccola trattoria nella campagna mantovana, a Castelgrimaldo, borgo prossimo a dove avvenne, nel 1957, l'incidente alla Ferrari di De Portago che portò alla cancellazione della Mille Miglia.
Questa trattoria era gestita da Enrico, un genovese trasferitosi in zona da giovane quando faceva il calciatore e venne ingaggiato dalla squadra di Gazoldo degli Ippoliti che, per un certo periodo, mi pare abbia militato nell'allora Serie C.
Una volta appese le scarpe al chiodo decise di restare in zona e di aprire questa trattoria.
La particolarità di questo posto era che ti sedevi e ... non ordinavi.
La cena iniziava con 10-12 portate che definivi antipasti solo perché precedevano il primo ma la cui quantità era più prossima a dei secondi.
Questi antipasti variavano sempre a seconda della disponibilità della materia prima e della vena di Enrico.
Terminati gli antipasti, come primo ci venivano portati degli spaghetti al cartoccio sul cui fondo trovavi poi il pesce che era stato preparato come secondo (rombo, dentici, orate, San Pietro, ecc.).
Solo una volta sono riuscito ad assaggiare gli spaghetti ma mai sono arrivato al secondo.
Enrico da qualche tempo non gestisce più quella piccola trattoria; si è trasferito a Volta Mantovana ed ha aperto un ristorante molto più grande, più elegante ma anche più freddo ed asettico.
Mancano quei profumi che ti avvolgevano quando entravi nella piccola saletta della trattoria e quella atmosfera familiare, quella informalità che ti faceva sentire quasi come se tu fossi a casa di amici.


Questo piatto prende spunto da uno dei tanti che ho mangiato da Enrico: un filetto di nasello al vapore con pesto di una miscela di erbe aromatiche di cui non ci svelò la composizione.
Io ho fatto la cottura lessando il pesce in un fumetto perché quest'ultimo l'ho congelato per una ricetta di prossima esecuzione ed ho usato la limonella perché adoro il profumo di limone che rilascia.
E' un piatto semplicissimo che si può mangiare sia tiepido che freddo e che comunque soddisfa l'olfatto ed il palato.









domenica 15 luglio 2012

COZZA CON IL SUO GELATO


Fin da ragazzo mi è sempre piaciuto, quando se ne presentava l'occasione, fare qualche scherzo agli amici. Sarà che non ne ho mai abusato, sarà che ho sempre avuto la nomea della persona fin troppo seria, sarà che da me non se lo aspettano, sarà che riesco a mascherare le mie espressioni ed a recitare bene la parte, fatto sta che mi sono quasi sempre riusciti.
In "Amici miei" si afferma che lo scherzo meglio riuscito, la zingarata come viene chiamato nel film, nasce all'improvviso prendendo spunto da un particolare, da una parola, da una situazione del nostro vivere quotidiano.
Questo che segue è uno scherzo fatto ad un collega di lavoro nel giugno del 1999 ideato mentre lo aspettavamo in una gelateria di Brescia.
Era un giovedì sera ed avevo appuntamento con i miei colleghi Roberto e Fabio in una gelateria di Brescia verso le 21. Il programma prevedeva di andare poi alla discoteca Paradiso a ballare.
Mia moglie Alessandra e mio figlio Giacomo erano al mare, a Rimini ed io li avrei raggiunti il venerdì sera.
Arrivai come sempre puntuale; Roberto mi aveva preceduto e con mia sorpresa era con sua moglie Anna e sua nipote Elena (?). Ci sedemmo ad un tavolo e mentre attendavamo l'arrivo delle ordinazioni Anna mi disse che se non creava problemi le sarebbe piaciuto venire anche lei a ballare. In quel momento mi si accese la lampadina e dissi a loro che potevamo approfittare della situazione per fare uno scherzo a Fabio.
Fabio era stato assunto da poco e non conosceva ancora la moglie di Roberto e tanto meno la nipote. Fu così che Anna e sua nipote restarono al tavolino mentre io e Roberto passammo ad uno adiacente. Quando arrivò Fabio ci mettemmo a parlare del più e del meno mentre Anna e sua nipote cominciarono a mandarci qualche occhiata e discutevano in quale discoteca andare. 
Colsi la palla al balzo per dirle che noi saremmo andati al Paradiso, ci avrebbe fatto piacere se volevano aggregarsi a noi, se potevamo offrirle un gelato ed altre amenità varie fino a che vennero al nostro tavolino e dopo le dovute presentazioni passammo l'ora successiva a chiaccherare.
Visto che Roberto e sua moglie erano venuti con l'auto di lei ci fu ancora più semplice sostenere lo scherzo per cui feci salire sulla mia auto Fabio e Roberto mentre Anna e sua nipote ci seguirono con la sua.
Durante il tragitto cominciò lo show di Fabio che, con commenti di bassa e bassissima lega, cominciò a dire a Roberto che Anna lo aveva puntato, che se si dava da fare lei ci stava sicuramente, che non poteva lasciarsi sfuggire un occasione così, etc.
Arrivati in discoteca Fabio era atteso dalla sua fiamma del momento, una bellissima ragazza di nome Nadia. Ci accomodammo nei pressi della pista all'aperto dove suonavano musica delìgli anni 70-80 e, come era costume in quegli anni, ogni 5-6 pezzi ritmati veniva messo un lento. Chiaramente Anna e Roberto non mancarono un lento ed altrettanto naturalmente al termine di questi Fabio si avvicinava a Roberto continuando nei suoi commenti sempre più pesanti e nelle sue previsioni del dopo discoteca.
Ad un certo punto ero stato tentato di fare finire lo scherzo perché i commenti stavano andando un pochino oltre ma Anna e Roberto vollero continuare anche perché comunque la situazione ci stava divertendo.
Verso l'una di notte, tanto per dare ancor più credito al flirt, Roberto attese che ci fosse anche Fabio e poi mi disse che lo avrebbe accompagnato a casa Anna. 
Fabio concluse con altri commenti irripetibili e con l'invito a Roberto di raccontarci il seguito l'indomani al lavoro.
L'indomani, appena possibile, lasciai il mio ufficio ed andai subito da Roberto il quale aveva preparato sulla sua scrivania, in bella vista, un porta ritratti con la foto di Anna.
Fabio, che lavorava al piano inferiore, alle spedizioni, riuscì a salire da noi solo a metà mattina e corse immediatamente da Roberto il quale come risposta alla domanda di Fabio su come fosse proseguita la serata, gli fece vedere la foto e gli disse che Anna era sua moglie.
L'espressione di Fabio è indelebile nella mia mente; una miscela di sorpresa, di mortificazione, di irritazione ma anche di divertimento. Tutt'oggi, quando ci vediamo, è normale ricordare la ficura che gli avevamo fatto fare.




Quando, tempo fa, avevo realizzato, per il contest di Alessandro, La renna in cucina, il Dessert controcorrente con il gelato al salmone, mai avrei pensato di scoprire che una gelateria di Napoli aveva proposto il gelato alle cozze e che un cuoco famoso come Vissani avesse nel suo menù il gelato ai gamberi e spugnole.
Mi hanno sempre intrigato i gelati salati e recentemente avevo fatto quello al gorgonzola ma appena letto il tema del mese per l'MTC ho subito pensato di fare un finger food con le cozze.
Ho cercato di realizzare una ricetta che utilizzasse la crema inglese, come prescritto dal regolamento, e, visto che la crema pasticcera non è altro che la crema inglese con l'aggiunta di farine, ho preso spunto dalla crema pasticcera salata di Montersino che ho recentemente postato qui.
Chiaramente ho cercato di attenermi a quanto splendidamente descritto da Mapi nel suo post di lancio della sfida
Purtroppo i miei tempi fotografici sono risultati incompatibili con il gelato che, sottoposto alle attuali temperature, aveva già cominciato a sciogliersi.


Con questa ricetta partecipo al contest di Menù Turistico - MT Challenge di luglio 2012

sabato 14 luglio 2012

SPITINI SICILIANI ALLA MIA MANIERA


Qualche tempo fa avevo visto alla televisione un servizio sulla cucina da strada in Italia e ricordo che parlando di Palermo si faceva riferimento a degli involtini di carne cotti alla griglia.
Non ne avevo afferrato il nome ma alla fine ho scoperto che si chiamano spitini e ho trovato questa ricetta qui.
Sulla base di questa ricetta ho elaborato la mia versione cambiando alcuni ingredienti e omettendone altri visto che l'uvetta, come i canditi, sono banditi dalla Manu.
Per la cottura ho utilizzato il mio fidato barbecue facendo tesoro del motto di Steven Raichlen di Barbecue! Bible per cui "qualunque cibo, cotto in qualsiasi modo, al barbecue è più buono".
Per ricordare ancor più la Sicilia ho accompagnato gli spitini con un'insalatina composta da pomodori ramati (solo la polpa esterna), spicchi di arancia tagliati a vivo, cipolla bianca e foglioline di basilico greco; il tutto condito da sale, olio evo e succo di limone.





















lunedì 9 luglio 2012

ROTOLINI DI ZUCCHINE CON MAZZANCOLLE




Questo antipasto è nato perché, qualche giorno fa, ho visto in televisione, non ricordo su che canale, comunque uno generalista, una veloce immagine di un piatto dove c'erano delle zucchine arrotolate intorno a qualcosa che non era ben definito, poteva essere benissimo del pesce bianco o del formaggio, con un contorno di piselli.
Ho pensato quindi di avvolgere le zucchine grigliate a delle code di mazzancolla e una semplicissima crema di piselli


La combinazione complessiva degli ingredienti è molto delicata e decisamente gradevole.
Le zucchine le ho preparate come riportato in un mio precedente post (qui) con la differenza che questa volta non ho utilizzato l'aglio nel condimento perché volevo un sapore più neutro.

























Con questa ricetta partecipo al contest di Essenza in cucina e My taste for food -Verde e arancio