lunedì 25 novembre 2013

GNOCCHETTI DI ZUCCA AI FUNGHI


Ed eccoci nuovamente a partecipare al Recipe-tionist organizzato come sempre da Flavia di Cuocicucidici.
Anche questa volta arrivo in extremis, anzi devo corre perché la mezzanotte si avvicina.
Questo mese la Recipe-tionist è, nuovamente, la mia cara amica piacentina Elena del blog ZIbaldone Culinario. Ho avuto modo di avere un contatto con lei via FB e le avevo promesso che questa volta non potevo assolutamente mancare.
Dopo pochi giorni da quando era stata nominata Recipe-tionist ho fatto nuovamente un giro tra le sue ricette, soprattutto nell'angolo salato, ed alla fine me ne ero segnate 8 che mi ispiravano.
La scelta si è fatta difficile e non riuscivo a decidermi per cui, alla fine, visto che i giorni passavano, ho sottoposto le ricette a mia moglie chiedendogli di dirmi cosa preferisse che le preparassi.


Domenica mattina, appena alzato, ho acceso il computer per rileggermi la ricetta e, sorpresa, non c'era connessione internet e lo stesso dicasi per il tablet.
Panico. Più o meno me la ricordavo ma, visto gli scherzi che mi fa ultimamente la memoria, ero certo di toppare in qualche cosa. Come ovviare all'inconveniente? Telefonando a mia figlia Rossella.
Sono le 8,15 della domenica mattina, faccio il numero, e suona, e suona, e suona; sto per riattaccare che sento una voce provenire dall'oltretomba dire il fatidico: prroonnttooooo.
Ciao Briciola, sono il papà. Ti ho svegliato? Ah, mi spiace. Senti non è che mi potresti fare un piacere? 
Le ho spiegato il tutto e mi sono fatto leggere la ricetta.
Come ricompensa l'ho chiaramente invitata a mangiarli.
Rispetto alla ricetta originale ho variato un poco le quantità e, su richiesta di mia moglie Emanuela, ho aggiunto le patate. Avrei voluto fare saltare i pezzetti di zucca in un po' d'olio evo con un rametto di rosmarino prima di cuocerla al vapore, ma avrei aggiunto un ulteriore ingrediente ed il regolamento non lo consente per cui l'ho utilizzato solo per decorazione.
Comunque sono davvero buoni e proverò sicuramente a rifarli.


Con questa ricetta partecipo al Recipe-tionist di Novembre 2013 ospitato da Zibaldone culinario


mercoledì 20 novembre 2013

LASAGNE AI SAPORI DEL BOSCO

Sono passati quasi due mesi dal mio ultimo post ma, tra un improvviso ed inaspettato attacco di labirintite e il trasloco a casa di mia suocera, non ho davvero avuto il tempo di dedicarmi al blog.
Il trasloco ha conseguentemente comportato un'allocazione diversa della cucina che prima era piccola ed ora ... lo è di più.
Nonostante questo ci sono degli aspetti positivi: una migliore distribuzione degli spazi e degli alloggiamenti degli oggetti, una maggiore luminosità del locale, il piano di lavoro proprio alle spalle del piano cottura, aver trovato il modo di posizionare una mensola con tutte le mie adorate spezie e, ultimo ma non ultimo, il fatto che la mia presenza all'interno della cucina comporta l'impossibilità ad altri di entrarvi.
Questa quindi è il primo post di un piatto realizzato nella nuova cucina.
Il mio post precedente era per partecipare all'MTC di settembre e questo, per ricominciare, è per l'MTC di novembre.
La ricetta scelta da Serena del blog Pici e castagne per la sfida di questo mese non è una ricetta ma un ingrediente: le castagne.
L'idea di questa ricetta mi è venuta quasi immediatamente ma prima di parlare di questo, come sempre in occasione delle sfide dell'MTC, voglio raccontare qualcosa che abbia attinenza con il tema.


Non ricordo esattamente quando è successo quello che vado a raccontare se nel 1979 o il 1980 ma più o meno ci siamo e le protagoniste, con il sottoscritto, furono Simonetta che abitava nella nostra stessa scala ed aveva 5 anni meno di me, Antonella e Iole che, compagne di scuola di mia sorella, lo erano di soli 2 anni.
Tutto ebbe inizio in un sabato autunnale. Il sabato non lavoravo e avevo l'abitudine di attendere Simonetta all'uscita della scuola per accompagnarla a casa. Inutile nascondere che avevo un debole per Simonetta e, pur non essendo mai stati insieme, per il nostro reciproco comportamento tutti pensavano che lo fossimo.
Purtroppo il Grande Architetto ha voluto chiamarla a sé molto, troppo, presto.
Comunque quel giorno Simonetta mi chiese se il mattino dopo avevo voglia di andare con lei per boschi a cercare castagne. Secondo voi ho rifiutato? Certo che no e ci mettemmo daccordo per il mattino seguente.
Nel pomeriggio, come ogni sabato invernale era d'obbligo una vasca in centro. Ci si andava verso le 17 perché a quell'ora i PQ (paesà quader) avevano già preso la via del ritorno al paesello (più che snob eravamo imbecilli). Passeggiando lungo i portici del centro incontro Antonella compagna di scuola nonché amica del cuore di mia sorella. Tra l'altro, all'epoca, si somigliavano tantissimo e non per niente erano state soprannominate le Specus. Abbiamo fatto due passi insieme e, non ricordo chi lo propose, ma ci accordammo per vederci la domenica pomeriggio. A fare cosa l'avremmo deciso al momento.
Alla sera, dopo cena, ci trovammo come sempre presso un locale, la Pagoda, situata nei pressi del castello (#).
Come canta Max Pezzali nella canzone Gli anni erano quelli delle grandi compagnie che si ritrovavano in qualche locale per poi dividersi e contiunuare la serata in altri e noi non facevamo eccezione. A ripensarci, di vista ci si conosceva in tanti ma poi, quando si andava da qualche altra parte, ci si ritrovava sempre gli stessi.
Quella sera dopo diverso tempo rividi Iole, altra ex compagna di scuola di mia sorella. il nostro gruppo decise di andare in discoteca ed Iole ed io facemmo coppia fissa per tutto il tempo. All'epoca le discoteche chiudevano intorno alle 2 ed al termine della serata la riaccompagnai a casa e ci mettemo daccordo per vederci nel tardo pomeriggio per un aperitivo.
La domenica mattina chiamai Simonetta e andammo per boschi in alta Val Trompia a cercare castagne. Ricordo che di castagne ne trovammo poche, in compenso raccogliemmo un bel po' di finferli e, al nostro ritorno, sua madre ci preparò un ottimo risottino.
Salutai Simonetta e sua madre e dopo essere passato da casa a cambiarmi andai a prendere Antonella.
Non sapevamo cosa fare, non c'era un film che ci ispirasse ed alla fine, visto che era una bella giornata, decidemmo di andare a fare una passeggiata in Maddalena (monte alle porte di Brescia).
Al termine della passeggiata ci fermammo a bere qualcosa nel locale che c'era proprio in vetta ed in quel momento, nel caminetto all'interno del locale, stavano cuocendo le caldarroste che ovviamente mangiammo volentieri.
Riaccompagnai a casa Antonella e andai a prendere Iole e dopo un aperitivo finimmo con l'andare a mangiare all'Inferno, un locale piccolissimo, non più di una dozzina di coperti, in prossimità del vecchio Tribunale dove potevi mangiare le rane fritte e una tartare di cavallo unica.
Non ricordo come terminò ma mi resta il ricordo di aver passato una bellissima giornata.
(#) Per chi non conosce Brescia, praticamente in centro c'è il colle Cidneo alla cui sommità si erge il Castello, fortezza di origine medievale fatto erigere dai Visconti.


Tornando alla ricetta, come ho detto, mi è subito venuto in mente questo piatto ma soprattutto, visto che adoro la besciamella, ero curioso di vedere come sarebbe venuta utilizzando la farina di castagne.
Il risultato mi ha soddisfatto si nel sapore che nell'aspetto visto che mi aspettavo il colore beige che poi si ottiene.
L'unico dubbio che avevo era di avere un risultato un po' "dolce", privo di sapidità.
Invece i funghi hanno compensato bene la pasta e la besciamella e le noci hanno dato la croccantezza e l'amaro che ci stà benissimo.
Abbiamo terminato il trasloco ma restano da mettere in ordine alcune cose e, al momento di dover stendere la sfoglia, mi sono accordo di non sapere dove trovare l'accessorio del Kitchen-Aid per la bisogna.
Mi sono ricordato della sfida dell'MTC delle tagliatelle per cui ho tirato la sfoglia con il mattarello e invece di ricavare le strisce delle classiche lasagne ho tagliato la sfoglia delle dimensioni della pirofila.
L'ultimo problema era la presentazione delle lasagne in quanto, visto che mi piace abbondare con la besciamella ero certo che, calde, si sarebbero sdraiate e miscelate, cosa che si è puntualmete verificata.
Per un attimo avevo pensato di congelarle, almeno parzialmente, e poi tagliarle per fotografarle ma mi sarebbe sembrato di fare qualcosa di ingannevole e chi mik conosce sa che non è nello stile mio e di questo blog.


Con questa ricetta partecipo al contest di Menù Turistico - MT Challenge di novembre 2013