mercoledì 20 novembre 2013

LASAGNE AI SAPORI DEL BOSCO

Sono passati quasi due mesi dal mio ultimo post ma, tra un improvviso ed inaspettato attacco di labirintite e il trasloco a casa di mia suocera, non ho davvero avuto il tempo di dedicarmi al blog.
Il trasloco ha conseguentemente comportato un'allocazione diversa della cucina che prima era piccola ed ora ... lo è di più.
Nonostante questo ci sono degli aspetti positivi: una migliore distribuzione degli spazi e degli alloggiamenti degli oggetti, una maggiore luminosità del locale, il piano di lavoro proprio alle spalle del piano cottura, aver trovato il modo di posizionare una mensola con tutte le mie adorate spezie e, ultimo ma non ultimo, il fatto che la mia presenza all'interno della cucina comporta l'impossibilità ad altri di entrarvi.
Questa quindi è il primo post di un piatto realizzato nella nuova cucina.
Il mio post precedente era per partecipare all'MTC di settembre e questo, per ricominciare, è per l'MTC di novembre.
La ricetta scelta da Serena del blog Pici e castagne per la sfida di questo mese non è una ricetta ma un ingrediente: le castagne.
L'idea di questa ricetta mi è venuta quasi immediatamente ma prima di parlare di questo, come sempre in occasione delle sfide dell'MTC, voglio raccontare qualcosa che abbia attinenza con il tema.


Non ricordo esattamente quando è successo quello che vado a raccontare se nel 1979 o il 1980 ma più o meno ci siamo e le protagoniste, con il sottoscritto, furono Simonetta che abitava nella nostra stessa scala ed aveva 5 anni meno di me, Antonella e Iole che, compagne di scuola di mia sorella, lo erano di soli 2 anni.
Tutto ebbe inizio in un sabato autunnale. Il sabato non lavoravo e avevo l'abitudine di attendere Simonetta all'uscita della scuola per accompagnarla a casa. Inutile nascondere che avevo un debole per Simonetta e, pur non essendo mai stati insieme, per il nostro reciproco comportamento tutti pensavano che lo fossimo.
Purtroppo il Grande Architetto ha voluto chiamarla a sé molto, troppo, presto.
Comunque quel giorno Simonetta mi chiese se il mattino dopo avevo voglia di andare con lei per boschi a cercare castagne. Secondo voi ho rifiutato? Certo che no e ci mettemmo daccordo per il mattino seguente.
Nel pomeriggio, come ogni sabato invernale era d'obbligo una vasca in centro. Ci si andava verso le 17 perché a quell'ora i PQ (paesà quader) avevano già preso la via del ritorno al paesello (più che snob eravamo imbecilli). Passeggiando lungo i portici del centro incontro Antonella compagna di scuola nonché amica del cuore di mia sorella. Tra l'altro, all'epoca, si somigliavano tantissimo e non per niente erano state soprannominate le Specus. Abbiamo fatto due passi insieme e, non ricordo chi lo propose, ma ci accordammo per vederci la domenica pomeriggio. A fare cosa l'avremmo deciso al momento.
Alla sera, dopo cena, ci trovammo come sempre presso un locale, la Pagoda, situata nei pressi del castello (#).
Come canta Max Pezzali nella canzone Gli anni erano quelli delle grandi compagnie che si ritrovavano in qualche locale per poi dividersi e contiunuare la serata in altri e noi non facevamo eccezione. A ripensarci, di vista ci si conosceva in tanti ma poi, quando si andava da qualche altra parte, ci si ritrovava sempre gli stessi.
Quella sera dopo diverso tempo rividi Iole, altra ex compagna di scuola di mia sorella. il nostro gruppo decise di andare in discoteca ed Iole ed io facemmo coppia fissa per tutto il tempo. All'epoca le discoteche chiudevano intorno alle 2 ed al termine della serata la riaccompagnai a casa e ci mettemo daccordo per vederci nel tardo pomeriggio per un aperitivo.
La domenica mattina chiamai Simonetta e andammo per boschi in alta Val Trompia a cercare castagne. Ricordo che di castagne ne trovammo poche, in compenso raccogliemmo un bel po' di finferli e, al nostro ritorno, sua madre ci preparò un ottimo risottino.
Salutai Simonetta e sua madre e dopo essere passato da casa a cambiarmi andai a prendere Antonella.
Non sapevamo cosa fare, non c'era un film che ci ispirasse ed alla fine, visto che era una bella giornata, decidemmo di andare a fare una passeggiata in Maddalena (monte alle porte di Brescia).
Al termine della passeggiata ci fermammo a bere qualcosa nel locale che c'era proprio in vetta ed in quel momento, nel caminetto all'interno del locale, stavano cuocendo le caldarroste che ovviamente mangiammo volentieri.
Riaccompagnai a casa Antonella e andai a prendere Iole e dopo un aperitivo finimmo con l'andare a mangiare all'Inferno, un locale piccolissimo, non più di una dozzina di coperti, in prossimità del vecchio Tribunale dove potevi mangiare le rane fritte e una tartare di cavallo unica.
Non ricordo come terminò ma mi resta il ricordo di aver passato una bellissima giornata.
(#) Per chi non conosce Brescia, praticamente in centro c'è il colle Cidneo alla cui sommità si erge il Castello, fortezza di origine medievale fatto erigere dai Visconti.


Tornando alla ricetta, come ho detto, mi è subito venuto in mente questo piatto ma soprattutto, visto che adoro la besciamella, ero curioso di vedere come sarebbe venuta utilizzando la farina di castagne.
Il risultato mi ha soddisfatto si nel sapore che nell'aspetto visto che mi aspettavo il colore beige che poi si ottiene.
L'unico dubbio che avevo era di avere un risultato un po' "dolce", privo di sapidità.
Invece i funghi hanno compensato bene la pasta e la besciamella e le noci hanno dato la croccantezza e l'amaro che ci stà benissimo.
Abbiamo terminato il trasloco ma restano da mettere in ordine alcune cose e, al momento di dover stendere la sfoglia, mi sono accordo di non sapere dove trovare l'accessorio del Kitchen-Aid per la bisogna.
Mi sono ricordato della sfida dell'MTC delle tagliatelle per cui ho tirato la sfoglia con il mattarello e invece di ricavare le strisce delle classiche lasagne ho tagliato la sfoglia delle dimensioni della pirofila.
L'ultimo problema era la presentazione delle lasagne in quanto, visto che mi piace abbondare con la besciamella ero certo che, calde, si sarebbero sdraiate e miscelate, cosa che si è puntualmete verificata.
Per un attimo avevo pensato di congelarle, almeno parzialmente, e poi tagliarle per fotografarle ma mi sarebbe sembrato di fare qualcosa di ingannevole e chi mik conosce sa che non è nello stile mio e di questo blog.


Con questa ricetta partecipo al contest di Menù Turistico - MT Challenge di novembre 2013


INGREDIENTI (per 4 persone)
Per la sfoglia
200 g di farina di semola
50 g di farina di castagne
3 uova medie
2 cucchiaini di sale
Per la besciamella
75 g di burro
75 g di farina di castagne
750 cl di latte intero
Noce moscata
Un pizzico di sale 
Per i funghi
750 g di funghi porcini
Uno spicchio d'aglio
1 bicchiere di brodo vegetale
Olio Extra vergine d'oliva
Sale
Pepe
Noci

PREPARAZIONE
Versare la farina di semola e quella di castagne nel vaso della planetaria, aggiungervi le uova e impastare con il gancio fino ad ottenere liscio e compatto. Coprire con la pellicola e far riposare per almeno una trentina di minuti in frigorifero.
Mentre la sfoglia riposa preparare la besciamella
Fare sciogliere il burro in un pentolino quindi aggiungere la farina di castagne setacciata e amalgamare bene senza fare formare grumi. Cuocere per circa 5-6 a fuoco moderato per non fare imbrunire il burro.
Aggiungere il latte, la noce moscata ed il sale; portare ad ebollizione e fare cuocere per una decina di minuti in modo che si addensi.
Pulire con un panno umido i funghi porcini, asciugarli e tagliarli grossolanamente.
Fare rosolare in poco olio evo uno spicchio d'aglio facendolo imbiondire quindi toglierlo e aggiungere i funghi e mescolarli rapidamente; aggiungere il brodo vegetale (io ho i miei fedeli cubetti in freezer), coprire e lasciare cuocere a fuoco moderato fino a quando saranno cotti e morbidi.
Prendere dei pezzetti di pasta e tirarli con la macchinetta fino ad ottenere delle strisce sottili (non troppo) e  larghe.
Come premesso non ho trovato l'accessorio del kitchen-aid per cui ho tirato la sfoglia con il mattarello (messo in pratica gli insegnamenti per le tagliatelle dell'MTC). Questo mi ha consentito di tagliare dei quadrati di sfoglia della dimensione della pirofila e con i ritagli ho fatto dei maltagliati da preparare in brodo.
Prendere una pirofila, sporcarne il fondo con un po' di besciamella e posizionare la sfoglia; versare un po' di besciamella coprendola tutta bene. Posizionare un'altra sfoglia e stendere uno strato di funghi. Ripetere l'operazione fino ad esarurire tutti gli ingrdienti avendo cura di terminare con lo strato di besciamella. Io, con una pirofila da cm 22x22 ho fatto 4 strati di besciamella e 3 di funghi.
Completare spargendo la superficie con un po' di noci tritate e qualche gheriglio intero.
Infornare nel forno preriscaldato a 200°C per 20 minuti.
Come detto nel servirle tenderanno a stendersi nel piatto ma, al di là dell'aspetto, sono buonissime.

9 commenti:

  1. Caspita che w-e!! stesse usanze anche qua vasca al sabato sul tardi e poi aperitivo sempre nello stesso baretto, le città di provincia tutte uguali!!
    Bellissime le tue lasagne ...profumano di autunno!!! la besciamella abbondante poi è una delizia!!! complimenti!

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  2. mi piace la tua ricetta e mi piace il tuo racconto.
    immagino bene che nel bosco oltre alle castagne possiate aver raccolto dei funghi e che tornati a casa una mamma dalle braccia forti possa aver steso la pasta e creato queste meravigliose lasagne.
    semplici, profumate di semplicità e di intimità, di quei piatti che profumano la casa e che rendono tale il senso edi appartenenza ad un luogo, ad un momento, ad una persona.
    davvero complimenti, ma soprattutto grazie per aver condiviso questo momento tanto prezioso..
    un abbraccio
    Serena

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  3. Dal tuo racconto ho capito che da ragazzo eri un grandissimo sciupafemmine; :-D
    Dalla tua ricetta ho capito che devo assolutamente provarla perché è semplicemente fantastica.
    E dopo il trasloco e la labirintite, sono felicissima che tu sia tornato a giocare con noi!!!! :-D

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  4. Ma che siupafemmine!!! :P
    Bellissimi i tuoi ricordi, leggendoli mi sembrava quasi di far parte di quella "grande compagnia"!
    Complimenti per la ricetta!!! La besciamella poi mi ha stregata, così semplice come idea e al tempo stesso geniale, mi intriga assai... ci proverò!

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  5. Non hanno affatto un brutto aspetto, tutto quel distendersi è così...mmmmhhh! :D
    sembrano buonissime, complimenti :)

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  6. confesso che aspettavo un primo, da te: anche se è difficile individuare un cavallo di battaglia, in un super- bravo come te, sono le tue paste fresche quelle che mi hanno sempre colpito di più. E questa rientra a pieno titolo nell'elenco dei piatti che emozionano. per equilibrio, corposità, coerenza. Aggiungiamoci la pasta tirata a mano, la cucina nuova, l'amarcord dolce amaro del tuo post... ed ecco una grande proposta, per un grande ritorno! Supergianni, altro che Cocogianni!

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  7. E' stato un piacere conoscerti...quello che ho percepito incontrandoti è stata una delicatezza si sottofondo che trovo confermata nel tuo racconto, nei tuoi ricordi. La ricetta l'avevo letta...questa volta tw la commento! Mi aveva attirato la besciamella e ho già in mente come provarla...un abbraccio cristiana

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    1. E' stato un piacere reciproco e spero ci possano essere altre occasioni per reincontrarci. In attesa fammi sapere quando utilizzerai la besciamella. Sono curioso di vedere la tua ricetta. Ti abbraccio

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