martedì 11 luglio 2017

VAMOS A LA PIADA - PIADINA PER LA SPIAGGIA DELLA PELOSA


Per la giornata nazionale del Calendario del Cibo Italiano dedicata alla piadina e alle sue sorelle è stata lanciata l'idea di abbinare la piadina a una spiaggia famosa inserendo ingredienti che la possano richiamare. Ho scelto subito la spiaggia della Pelosa a Stintino (SS). La Sardegna è rinomata per le sue spiagge e una delle più belle è proprio questa. Anzi, è stata definita per bellezza la seconda spiaggia d'Italia, la prima in Sardegna e nelle prime quattro d'Europa. 
I colori e la trasparenza del mare e la sabbia bianchissima la fanno sembrare una spiaggia caraibica e solo la vegetazione, macchia mediterranea che arriva al limitare della spiaggia, ti fa comprendere che sei in Sardegna.
La Pelosa, posizionata all'estremità del Golfo dell'Asinara è protetta dal mare aperto dai faraglioni di Capo Falcone, dalle isole della Pelosa, Piana e dall'Asinara; per questo il mare è sempre calmo anche quando spira il Maestrale..
Sull'isola della Pelosa si erge la caratteristica torre di avvistamento aragonese datata 1578. Sull'isola Piana, un tempo proprietà della famiglia Berlinguer e ora del demanio vi è un'altra torre denominata della Finanza.
Arrivando al mattino da Stintino quando, scollinando sulla strada, ti si pone davanti lo specchio di mare della Pelosa, la posizione del sole, colora il mare di mille sfumature di blu e verde. Non puoi non rimanerne incantato.
Qualche anno fa ho avuto la fortuna di poter fare, sempre a fine giugno, qualche settimana di vacanza a Stintino e era fantastico perché non c'era la folla che mi dicono ci sia ad agosto. Quest'anno stiamo facendo un pensierino per settembre. Speriamo di riuscirci.

Ho avuto un problema con l'hard-disk esterno che ha deciso di non funzionare più.
Purtroppo tutte le fotografie fatte nei vari anni alla Pelosa sono andate perdute per cui, di seguito, ho inserito immagini prese dal web con relativo link.

I colori della Pelosa - Dal web

La torre aragonese - Pescarapescara.it

Al tramonto - Nanopress.it
La Pelosetta - Webstintino.com

Torre Aragonese, Isola Piana e Asinara - Tripadvisor.it

L'acqua limpida della Pelosa - Ignas.it
Circa tre anni fa, giugno 2014, il tema dell'MTC era proprio la piadina e allora avevo proposto quella con burrata, acciughe e capperi che poi avevo inserito nel menù della Club House con discreto successo.
In questo caso ho voluto farcire la piadina con ingredienti che potessero richiamare la Sardegna ma che fossero reperibili quì al nord.
In Sardegna tra i piatti tipici c'è il porceddu per cui ho pensato che la farcitura potesse essere con fette di porchetta. Come formaggio ho scelto chiaramente una ricotta di capra che avrei voluto aromatizzare con il mirto che però questa volta non ho trovato. Ho completato con la rucola perché il suo sapore amarognolo si sposa perfettamente con la sapidità della porchetta.


Con questa ricetta partecipo a 11 luglio 2017 giornata della Piadina e le sue sorelle del Calendario del Cibo Italiano by MTChallenge

INGREDIENTI (per 6 piadine)
500 g di farina 00
125 g di acqua
125 g di latte parzialmente scremato
100 g di strutto
15 g di lievito per torte salate
10 g di sale fino
1 pizzico di bicarbonato di sodio
400 g di porchetta affettata
300 g di ricotta di capra
Rucola a piacere

PREPARAZIONE
Fare scaldare il latte e l'acqua in modo che siano tiepidi.
Togliere lo strutto dal frigorifero e farlo ammorbidire per circa mezz'ora. Versare farina nel vaso della planetaria e fare un buco al centro con la mano quindi versarvi all'interno lo strutto a pezzetti, il lievito, il bicarbonato, il sale, l'acqua e il latte. Azionare la planetaria con il gancio ed iniziare ad impastare. La consistenza dell'impasto inizialmente sarà un poco appiccicosa ma con il passare dei minuti risulterà sempre più morbida e liscia. Dopo 7-8 minuti l'impasto si staccherà dalle pareti e diventerà molto morbido e liscio.
Mettere l'impasto in una ciotola e coprire con la pellicola per alimenti.
Lasciare riposare 48 ore al fresco, massimo 20°C. Visto le temperature di questi giorni l'ho messo a riposare in frigorifero e tolto 2 ore prima dell'utilizzo.
Si otterrà un impasto di circa 820-850 grammi; dividerlo in 6 parti da circa 135-140 grammi circa e formare delle palline; lasciarle riposare almeno mezz'ora.
Infarinare la spianatoia e disporvi una pallina d'impasto, schiacciarla con la punta delle dita e stenderla con il mattarello girandola spesso in modo che rimanga rotonda (io ho trovato più comodo non usare il mattarello ma continuare a stenderla con le mani fino ad ottenere lo spessore e la dimensione indicate).
Si dovrà ottenere una piadina con un diametro di circa 20 centimetri e uno spessore di 0,5 centimetri. Scaldare una padella antiaderente piuttosto larga fino ad ottenere una temperatura non troppo alta, altrimenti la piadina si brucia fuori e rimane cruda all'interno, ma nemmeno troppo bassa. Io con la piastra ad induzione ho messo al valore 7 su una scala di 10.
Cuocere pochi minuti per lato, controllando sempre alzando la piadina con una paletta. Mano a mano che vengono cotte disporre le piadine una sull'altra in modo che rimangano calde mentre si cuociono le altre.
Stendere su metà della piadina le fette di porchetta, distribuirci sopra la ricotta e completare con la rucola a piacere. Ripiegare l'altra metà e servirla ben calda scaldandola in forno a 160°C coperta da foglio di alluminio.

2 commenti:

  1. Ma che bella la tua spiaggia, Gianni! e che mare! Certo una piadina come questa, mangiata al tramonto con chi ami...

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  2. Bellissima la spiaggia e la ricetta. Hai perfettamente rappresentato quei paesaggi con la tua piadina fresca e saporita. E l'impasto della piada è uno spettacolo! Proprio buona!

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