Amo la pasta e la mangio volentieri condita solo con un filo d'olio e una grattata di pepe oppure con aglio, olio e peperoncino.
Di quest'ultima ho un ricordo dell'estate del 1976 quando mio padre aveva portato i miei fratelli e me in vacanza nella costiera amalfitana. Andammo in un campeggio di Sorrento disposto su terrazzamenti che scendevano verso il mare e ci fu assegnata una piazzola nel terrazzamento più vicino al mare. Talmente vicino che per accedere alla minuscola spiaggetta del campeggio dovevamo comunque fare circa 200 gradini. In realtà andammo poche volte in spiaggia perché per mio padre le vacanze significavano visitare le vicinanze per cui: Vesuvio, Pompei, Napoli, Capri, Amalfi, la costiera, etc.
Nel nostro terrazzamento c'eravamo noi con una tenda a casetta, tre ragazzi di Brescia anche loro con la stessa tipologia di tenda e 5 ragazzi di Caivano (NA) con una piccola canadese. Mio padre nel vedere come erano sistemati i ragazzi napoletani montò per loro la canadese che portava sempre dietro per emergenze.
Come sempre in campeggio si crea un rapporto con i vicini e visto che più o meno la maggior parte aveva la stessa età si passava diverso tempo insieme.
Quell'anno ero stato rimandato a settembre in Estimo e Tecnologia delle Costruzioni per cui mio padre, che aveva avuto un passato come insegnante (preparava studenti espulsi dai collegi agli esami del liceo classico), mi faceva alzare tutte le mattine alle 6,30 e fino alle 8 a studiare. Il resto della giornata era libero. Venuto a sapere che i ragazzi napoletani erano stati rimandati in matematica, nonostante le loro proteste, obbligò anche loro ad alzarsi tutte le mattine a studiare.
I tre bresciani erano colleghi di lavoro; due avevano poco più di 20 anni e uno, Gastone, una quindicina di più. Perché mi ricordo il nome? Perché faceva una po' da chioccia agli altri due e i napoletani lo chiamavano Mamma Gastone.
I ragazzi napoletani con i due bresciani più giovani tutte le sere andavano in discoteca e rientravano verso la una. Io li seguivo solo qualche volta sia perché non mi è mai piaciuta la discoteca sia perché a volte si tornava alla sera dai nostri giri ed eravamo veramente stanchi.
I ragazzi rientravano dalla discoteca verso la una e per prima cosa svegliavano mamma Gastone per mettere su l'acqua della pasta che veniva sempre condita dai napoletani con aglio, olio e peperoncino.
In quelle occasioni ho visto per la prima volta completare la cottura della pasta in padella aggiungendo acqua di cottura al condimento. Cottura che era molto ma molto al dente. In una parola: Fantastica.
È una delle vacanze che ricordo più volentieri sia per i posti che per le persone che ho conosciuto.
Quando i napoletani partirono ci lasciarono un vuoto incredibile. Vollero però la promessa che quando avremmo fatto rientro noi ci saremmo fermati da loro a Caivano. La promessa fu mantenuta. Arrivammo di prima mattina (con mio padre si partiva sempre all'alba) e pensavamo di ripartire dopo poco. Ci lasciarono partire a sera inoltrata; tutti avevano voluto farci conoscere le rispettive famiglie e avevano già organizzato chi ci teneva a pranzo e chi a cena e tutti ringraziarono mio padre per aver fatto studiare i figli.
Con questa ricetta partecipo a 5 luglio 2017 giornata della Spaghettata a mezzanotte del Calendario del Cibo Italiano by MTChallenge
INGREDIENTI (per 4 persone)
320 g di spaghetti
3-4 spicchi d'aglio
6-7 peperoncini secchi
Olio extra vergine d'oliva
Pane casareccio a fette
PREPARAZIONE
Spelare gli spicchi d'aglio, privarli dell'anima interna e schiacciarli leggermente.
Tagliare grossolanamente il pane.
Mettere a bollire abbondante acqua salata.
In una padella versare dell'olio evo, aggiungere uno spicchio d'aglio e fare tostare il pane.
Quando il pane sarà divenuto croccante toglierlo dalla padella e metterlo da parte
Nella stessa padella versare dell'olio evo, aggiungere gli altri spicchi d'aglio, i peperoncini secchi schiacciati e fare soffriggere a fuoco moderato.
Gettare in pentola gli spaghetti a farli cuocere fino a un paio di minuti prima del termine della cottura; scolarli e metterli nella padella con l'olio.
Fare saltare gli spaghetti aggiungendo un poco di acqua di cottura. Mantecare e completare la cottura aggiungendo, se necessario, altra acqua e altro olio evo.
Con una pinza e un mestolo formare un nido di linguine e metterlo al centro del piatto facendo attenzione di non prendere l'aglio.
Completare distribuendo a pioggia il pane tostato.
Tagliare grossolanamente il pane.
Mettere a bollire abbondante acqua salata.
In una padella versare dell'olio evo, aggiungere uno spicchio d'aglio e fare tostare il pane.
Quando il pane sarà divenuto croccante toglierlo dalla padella e metterlo da parte
Nella stessa padella versare dell'olio evo, aggiungere gli altri spicchi d'aglio, i peperoncini secchi schiacciati e fare soffriggere a fuoco moderato.
Gettare in pentola gli spaghetti a farli cuocere fino a un paio di minuti prima del termine della cottura; scolarli e metterli nella padella con l'olio.
Fare saltare gli spaghetti aggiungendo un poco di acqua di cottura. Mantecare e completare la cottura aggiungendo, se necessario, altra acqua e altro olio evo.
Con una pinza e un mestolo formare un nido di linguine e metterlo al centro del piatto facendo attenzione di non prendere l'aglio.
Completare distribuendo a pioggia il pane tostato.
Buoni!
RispondiEliminaBellissimi ricordi e buonissima ricetta!!
RispondiEliminaUn poatto da leccarsi i baffi!
RispondiEliminaI classici intramontabili piatti che non deludono mai! Bravo Gianni.
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