Ci sono molte ricette della cucina popolare bresciana realizzate con i virzulì, un'erba spontanea il cui nome scientifico è silene vulgaris ed in italiano è conosciuta come silene, erba del cucco, strigoli, bubbolini, carletti e che ha innumerevoli denominazioni dialettali tra cui il bresciano "virzulì".
È una pianta erbacea spontanea molto comune in tutta Italia che cresce ovunque soprattutto nei prati, in prossimità dei muri e lungo le strade ma pare che negli ultimi anni se ne sia ridotta la presenza.
È una pianta erbacea spontanea molto comune in tutta Italia che cresce ovunque soprattutto nei prati, in prossimità dei muri e lungo le strade ma pare che negli ultimi anni se ne sia ridotta la presenza.
Emanuela mi ha spesso detto che nel minestrone dona un sapore inconfondibile e straordinario ma che è perfetta per un risotto o per una frittata.
Il risotto l'avevo preparato qualche anno fa (qui) per cui stavolta li ho usati per una bella frittata e per degli gnocchi oggetto di un prossimo post..
Il risotto l'avevo preparato qualche anno fa (qui) per cui stavolta li ho usati per una bella frittata e per degli gnocchi oggetto di un prossimo post..
Quelli utilizzati per gli gnocchi li abbiamo raccolti, la Manu ed io, nel prato del giardino comune della casa dove abitiamo mentre, quelli per la frittata, me li ha portati la cugina della Manu, Grazia, che gli ha raccolti nel giardino della scuola dove lavora.
Nella realizzazione di questa frittata ho fatto tesoro dei suggerimenti dell'amica Mai (I colori della curcuma) riportati per la realizzazione della tortilla per cui è stato molto più semplice rovesciare la frittata e, soprattutto, ottenere un bordo bello arrotondato.
Lo scorso anno, sempre il 2 maggio, avevo pubblicato la ricetta della frittata con le verdure per il Calendario del Cibo Italiano by MTC a cui partecipo anche quest'anno con questa frittata.
Per me la morte della frittata è, servita tiepida, in un bel panino.
Lo scorso anno, sempre il 2 maggio, avevo pubblicato la ricetta della frittata con le verdure per il Calendario del Cibo Italiano by MTC a cui partecipo anche quest'anno con questa frittata.
Per me la morte della frittata è, servita tiepida, in un bel panino.
Con questa ricetta partecipo a 2 maggio 2018 giornata della frittata del Calendario del Cibo Italiano by MTChallenge
INGREDIENTI (per una frittata da 22 cm)
4 uova medie
50 g di virzulì
50 g di pane grattugiato
50 g di formaggio grana grattugiato
1 scalogno
1 scalogno
½ bicchiere di birra
1 noce di burro
½ cucchiaino di bicarbonato
Sale
Pepe
PREPARAZIONE
Pulire e tagliare sottilmente lo scalogno
Pulire e mondare bene i virzulì quindi scottarli in un pentolino con acqua salata per un paio di minuti. Scolarli e immergerli in acqua ghiacciata. Toglierli dall'acqua. strizzarli bene, asciugarli e tagliarli grossolanamente.
In una ciotola versare le uova e rompere i tuorli.
Sbatterle con una frusta montandole leggermente quindi aggiungere il formaggio e il pane grattugiati, sale (la frittata ne chiama molto) e pepe; continuare a sbatterle.
Ungere con la noce di burro il fondo e le pareti della padella per la frittata e scaldarla a media temperatura.
Versare nelle uova il bicarbonato e i virzulì e mescolare per amalgamarli bene.
Versare nelle uova il bicarbonato e i virzulì e mescolare per amalgamarli bene.
Aggiungere alle uova la birra versandola lentamente e mescolare con delicatezza.
Versare le uova nella padella calda, quindi chiudere con un coperchio (io in silicone).
Dopo un paio di minuti scoperchiare e con una marisa spostare i bordi controllando che la frittata non si sia attaccata e coprire di nuovo.
Qualche minuto dopo togliere il coperchio, coprire con un piatto bagnato d'acqua, capovolgere velocemente e fare scivolare la frittata nuovamente in padella. Continuare la cottura per qualche altro minuto, risvoltando i bordi verso il basso e imprimendo un movimento rotatorio alla padella controllando così che la frittata non si attacchi..
Versare la frittata nel piatto e lasciare raffreddare.
UFFA!!! Vedo spettacolari frittate, mi viene una gran voglia, poi quando le cucino non riesco a mangiarle...solo l'odore mi rigira lo stomoca...
RispondiEliminaAnche questa con quelli che qui in veneto sono chiamati carletti, l'ho provata, ma niente da fare....
UFFA!!!
Sono collegata con MTG newsletter ed ho letto l'intervista con Elena. Seguo anche ...acquaviva ecc.ed ora leggo da te. Quest'erba si chiama da noi FVG sclopit e la facciamo prevalentemente con il risotto. Ottima anche la frittata ma io dovrei farla solo con gli albumi il tuorlo non lo sopporto. Ottimo. Buona fine settimana.
RispondiEliminaCiao, nuova follower; complimenti per blog e post; questo l'ultimo pubblicato da me: https://ioamoilibrieleserietv.blogspot.it/2018/05/25-indiscrete-domande-cinematografiche.html
RispondiEliminaSe ti va ti aspetto da me come lettrice fissa
Grazie