Questo è un periodo di transizione della mia vita e sono in procinto di fare diversi cambiamenti soprattutto nell'ambito lavorativo. Sono in attesa che arrivino i permessi per avviare una nuova professione e mi sto scontrando con la burocrazia italiana; chiaramente questi permessi non puoi richiederli tutti insieme ma solo ottenuto il primo puoi passare al secondo e così via. E l'informatizzazione della pubblica amministrazione ne vogliamo parlare? In ognuno di questi permessi mi trovo a presentare le medesime dichiarazioni che avevo già presentato all'Ente precedente e per finire, ma non ultimo, presento la domanda alla Camera di Commercio di Milano e mi dicono che per procedere con la pratica devono attendere l'autorizzazione della Prefettura per l'antimafia. OK, ci sta! Ma, mi chiedo, se questa è la procedura perché devo presentarti l'autocertificazione (che tra l'altro ha valore penale) e perché non ti coordini con la Provincia di Brescia che per rilasciarmi la sua autorizzazione ha già fatto le medesime richieste?
Del resto più paletti vengono messi e più burocrazia è necessaria, più si giustifica il carrozzone statale ed i relativi costi.
Sarà un caso che gli Stati che hanno meno burocrazia siano gli stessi dove c'è meno corruzione e dove la crisi è meno avvertita?
Bah! Lasciamo questi discorsi e torniamo a quello che sono le protagoniste di questo blog: le ricette.
Ultimamente, "trainato" dal mio amico Mauro, ho ripreso a frequentare una compagnia di amici che il martedì ed il venerdì, dopo aver giocato a tennis, si trova a finire la serata a tavola. Il venerdì è oramai fisso che si vada al Merlo, un ristorante posto alla sommità dei Campiani, da cui si può ammirare il panorama, da un lato, della zona nord di Brescia e inizio della val Trompia, dall'altro, della Franciacorta e della pianura verso Milano. Tenuto conto che siamo in leggera collina e che attorno c'è solo bosco abbiamo il risultato che anche in queste afose giornate, si abbia una temperatura perfetta per una cena all'aperto.
La ricetta che propongo è uno degli antipasti che si possono ordinare in questo ristorante.
È proprio un piatto estivo dove non si deve cucinare nulla ma si assemblano solo degli ingredienti che però, se si vuole ottenere un gran risultato, devono essere di eccellente qualità.
INGREDIENTI (per 4 persona)
Insalata lattughina verde
8 pomodorini ciliegini
2 burrate
4 filetti di acciuga sott'olio
4 fette di pane rustico
Capperi
Olio extra vergine d'oliva
PREPARAZIONE
Lavare e mondare l'insalata ed i pomodorini; quest'ultimi tagliarli a metà.
Dissalare i capperi.
Tagliare delle fette da una pagnotta rustica alte circa 1 cm, metterle su una griglia o in una bistecchiera e farle grigliare.
Tagliare a fette la burrata in modo tale che metà possa coprire una bruschetta.
Quando il pane sarà grigliato a piacere metterlo nel piatto, aggiungere un po' d'insalatina quindi la burrata; completare stendendo su ogni bruschetta una acciuga, i pomodorini e d i capperi.
Completare con un filo d'olio.
ciao Gianni, bentornato!! Non venivo a trovarti da un po' e onestamente anch'io latito dal blgo in modo pesante.. ma con periodi così.
RispondiEliminaPrendo una di queste brischette che, con la burrata, mi conquistano. Da che l'ho assaggiata la prima volta, molto recentemente, me ne sono innamorata.
Un abbraccio buona vita tra le burocrazie, ma soprattuto per il tuo nuovo inizio (e per il trasloco e tutto..)!
Se poi la burrata è quella che ho assaggiato io, del caseificio Olanda in Puglia, queste bruschette sono da paradiso!
RispondiEliminaIn bocca al lupo per la nuova attività. Concordo su tutta la linea per quanto riguarda la burocrazia italiana, che è una vera vergogna. In compenso le bruschettine sono la fine del mondo! :-)
RispondiEliminaCaro Gianni, la burocrazia è una gran brutta bestia ;) penso che potremmo raccontarne di ogni tipo in proposito, ma porta pazienza, il tuo progetto è più importante di tante carte e cartine.
RispondiEliminaSono felice di saperti all'opera con progetti importanti. Il blog rimane uno spazio di relax e serenità, da coltivare quando il tempo lo permette. Lo sappiamo...
Un abbraccio a te e Manu e...ottime queste bruschette. Adoro la burrata, fredda, tiepida, con la pasta, sulla pizza e sul pane. Buone!!
Vale
Gianni le tue bruschette mi hanno messo un languorino adosso che non ti dico!!!!E poi la burrata io l'adoro!!!
RispondiEliminaPer quanto riguarda la burocrazia italiana posso solo dirti che mio padre si è trasferito a cuba dove la vita è più semplice!!:-)
Ho bentornato!!!! dovevo già passare da qualche giorno ma anch'io sono un po' poco presente...spero di migliorare, l'estate mi ha tolto un po' il brio bloggoso... Quanto alla burocrazia, per me è argomento tabù... è più forte di me, quando sono obbligata a seguirla mi innervosisce talmente da avere coliti immediate (cose mai viste...) seguite da herpes ed esantemi vari...ma non scherzo sai!
RispondiEliminaQuesta bruschetta mi tira su il morale, davvero estiva e sfiziosa, e aspettando la tua prossima ricetta e il raduno primaverile (ormai ci conto!)ti mando un bacione grande ed un in bocca al lupo speciale!!! (CREPI, naturalmente!)
ma ce belle bruschette!!!Poi io adoro la burrata..complimenti, ottima idea..mi unisco ai tuoi lettori :)
RispondiEliminaa presto..