Il biscotto bresciano raccontato dal Maestro Iginio Massari
Questo post non volevo o, meglio, non riuscivo a farlo perché in questi giorni i miei pensieri vanno tutti a quello che sta accadendo a una persona a me vicina e alla sua lotta che in un futuro molto, molto, troppo prossimo avrà la sua ineludibile fine.
Mi hanno convinto a pubblicare lo stesso le care amiche dell'MTC e il pensiero che anche lei tutto vorrebbe fuorché cambiare i miei impegni e le mie abitudini. Non riesco però a fare un post come quelli che di solito faccio per le sfide dell'MTC e sarà, di conseguenza, un po' ridotto.
Il tema di questo mese per l'MTC è stato proposto da Dani & Juri del blog Acqua e Menta.
Se volete cimentarvi nella realizzazione di biscotti vi consiglio di leggere il loro post che è estremamente esaustivo per le varie tipologie proposte.
Come dice il Maestro Iginio Massari il biscotto bresciano è un biscotto da inzuppo e può effettivamente fregiarsi del nome biscotto in quanto sono necessarie due cotture.
Essendo un biscotto rustico la cui origine non è ben definita nel tempo ho volutamente evitato di usare stampi o sac a poche ma ho steso l'impasto e ho tagliato dei pezzi abbastanza regolari che però, spostandoli sulla placca, hanno subito qualche piccola deformazione.
Li ho fatti di forma e dimensione diversi di quelli che si trovano in commercio.(piccoli e tondeggianti) in modo da agevolare l'inzuppo dei biscotti.
Ultima annotazione; li ho fatti assaggiare (per cena?) a mia suocera in sostituzione dei suoi amati biscotti Plasmon. Ebbene li ha mangiati senza brontolare come al solito e, udite udite, ne ha voluto uno da mangiare da solo come dopo cena.
Oltre a proporre la sfida, come d'uso nelle sfide dell'MTC, ecco l'infografica di Daniela del blog Acqua e Menta
e, per la serie, una ne penso cento ne faccio, questo mese "Dimmi che biscotto vuoi e ti dirò chi sei" e io scelgo i Krumiri di Casale Monferrato:
25. Krumiri di Casale Monferrato - Lo Stakanovista: lo sciopero non ti tocca, il sindacalista non ti fila. Non prendi un giorno di ferie dal '63. (Non avete idea di quanto è azzeccato)
Con questa ricetta partecipo al contest MT Challenge di aprile 2016
INGREDIENTI (circa 15 biscotti #)
400 g di farina 00
60 g di burro
25 g di latte intero
1 uovo (30 g)
1 albume (20 g)
10 g di zucchero
10 g di miele
Bacca di vaniglia usata
5 g di carbonato di ammonio (ammoniaca per dolci)
5 g di lievito in polvere
5 g di sale
(#) Le quantità indicate sono quelle da me utilizzate ma per un impasto ottimale andrebbero tutte moltiplicate per 5 (2 kg di farina 00) o meglio ancora per 10 (4 kg di farina 00)
PREPARAZIONE
In un pentolino scaldare il latte con la bacca di vaniglia, spegnere e lasciare in infusione per una mezz'oretta.
Fare fondere il burro quindi aggiungere lo zucchero, il miele, il sale ed il latte filtrato. Mescolare e amalgamare bene; aggiungere la farina setacciata, il lievito il carbonato di ammonio e l'uovo. Mescolare e amalgamare bene tutto l'impasto. Anche se vi sembrerà un po' asciutto non aggiungere altri liquidi perché sarà sufficiente l'albume ad ammorbidirlo (io ho aggiunto un cucchiaio di latte e, alla fine, l'impasto era troppo morbido).
Montare a neve ben ferma gli albumi. Aggiungere gli albumi all'impasto amalgamando con il classico movimento dal basso verso l'alto.
Una volta incorporato bene l'albume montato mettere l'impasto su un foglio di carta forno posizionare sopra un altro foglio di carta forno e con il mattarello stenderlo fino a uno spessore di 4-5 mm.
Togliere il foglio superiore di carta forno e, con una rotella liscia o dentata sagomare i biscotti a proprio piacere (io ho fatto dei rettangoli di circa 8x4 cm).
Posizionare i biscotti su una placca rivestita di carta forno distanziandoli un poco tra di loro.
Portare il forno statico a una temperatura di 180°C quindi inserire la placca a metà. Fare questa operazione rapidamente in modo che il forno non scenda di temperatura così che lo shock termico non faccia "sdraiare" i biscotti. Cuocere per 15 minuti quindi togliere la placca da forno e fare raffreddare i biscotti. Una volta freddi rimettere la placca in forno a 200°C per 10 minuti lasciando una fessura nell'anta del forno.
Se non li mangiate tutti si conservano diversi giorni in scatole di latta ben chiuse.
Grazie per la ricetta e per aver reso speciale ancora una volta questo gruppo. Posso solo immaginare il dolore sordo e non posso dire nulla. Ti lascio una carezza
RispondiEliminaGrazie. Hai ragione, è un gruppo speciale
EliminaGrande Gianni, sono bellissimi ed inzupposi questi biscotti e meritavano di concorrere per la sfida MTC....che ti avevo detto? Ti bastavano solo due parole. Ti abbraccio forte.
RispondiEliminaNon mollare mai!.
Susy May
Grazie Susy. Mollare non fa parte del mio vocabolario
EliminaSono davvero dispiaciuta per la persona di cui parli: mi permetti di pregare per lei? <3
RispondiEliminaE al contempo sono contenta che tu abbia pubblicato ugualmente il post: attaccarci alle cose "normali" ci aiuta a farci una ragione su quelle ineluttabili; e poi questi biscotti sono così buoni che sarebbe stato un peccato privarne la blogsfera!
Ti abbraccio fortissimo e ti ringrazio per aver pubblicato.
Grazie a te Mapi e una preghiera fa bene a tutti
EliminaForzaaaa !
RispondiEliminaGrazie
EliminaGianni a volte dedicarci a cose "futili" permette alla testa, fosse anche per un solo minuto, di distrarsi dai problemi che a volte sono davvero insormontabili. Hai fatto proprio bene a fare lo sforzo di regalarci questi biscotti, perché sono deliziosi. Un fortissimo abbraccio, Lidia
RispondiEliminaHai perfettamente ragione. Il lavoro e un hobby come la cucina mi stanno aiutando moltissimo come mi aiuta vedere e sentire la vostra vicinanza.
EliminaCaro Gianni, ti abbraccio forte e ti mando il mio pensiero.
RispondiEliminaSono felice che tu abbia deciso di pubblicare, la vedo come una carezza, per te e per noi, che ti seguiamo da lontano.
Grazie Alice
EliminaGianni che piacere che tu sia riuscito comunque a partecipare! Un grande abbraccio e grazie davvero!
RispondiEliminaGrazie a voi. Quando ci siamo conosciuti avevo mille pensieri negativi per la testa; quando ci siamo rivisti a Parma avevo da poco ricevuto una brutta notizia. Spero, anzi, sono sicuro che la terza volta riusciremo a passare un po' di tempo insieme.
EliminaGianni,
RispondiEliminaassocio le mie preghiere a quelle di Mapi e di quanti sono passati di qui in silenzio, con il cuore triste. Cucinare è un modo per ancorarsi alla normalità,quando tutto sembra travolgerla- e ristabilire quell'ordine che sembra impazzito. non cambia le cose, ma aiuta a sopportarle. Grazie per non esserti dimenticato di noi, anche come strumento di sostegno. Un abbraccio forte
Non potevo dimenticarmi di voi visto che vi considero la mia famiglia allargata e, credimi, di famiglie allargate me ne intendo.
EliminaSono io che ringrazio voi perché anche piccole cose come leggere il commento di un'Amica ti aiuta a comprendere che la vita va avanti.