Il tema della sfida n° 69 dell'MTC è stato scelto da Giulia del blog Alterkitchen a titolo: La cucina alcolica e consiste nel preparare un piatto in cui ci siano tutti gli ingredienti inseriti in un cocktail conosciuto a livello internazionale.
Nel gruppo FB dell'MTC si è subito cominciato a disquisire su quante volte ci si è ubriacati nella propria vita e, tornando indietro nel tempo, mi sembra di ricordarne solo due e la seconda ha una certa attinenza con il cocktail da me scelto visto che mi sono ubriacato bevendo tanto, ma tanto, rum.
Ci siamo fatti portare una bottiglia di rum e diverse lattine di birra. Io mi sono acceso un Churchill Romeo y Julieta e abbiamo cominciato a chiacchierare del più e del meno.
Ero molto rilassato e stavo fumando molto lentamente il mio sigaro. Mauro continuava a versarmi il rum e io continuavo a vuotare il bicchiere.
Yuldimi, la ragazza che stava con me, era decisamente euforica ed era un continuo fare brindisi bevendo sempre più birra.
Dopo più di un ora ho terminato di fumare il mio sigaro e, dopo qualche altro bicchierino di rum mi è venuta voglia di fare un bagno per cui sono andato in camera per mettermi il costume.
Tornato in maglietta e pantaloncini con l'asciugamano sotto braccio, immaginate la sorpresa e le risate quando mi sono spogliato e sono rimasto con ... il bikini (quelli da annodare) di Yuldimi.
Fatto il bagno abbiamo continuato a chiacchierare e a bere ancora un po'.
Arrivato il momento di tornarcene nelle nostre camere io e Yuldimi eravamo decisamente ubriachi.
Ci siamo incamminati sorreggendosi l'un l'altro verso la nostra camera attraversando il giardino. Ondeggiando abbiamo coperto una distanza di un centinaio di metri percorrendone zigzagando almeno il doppio.
Una volta arrivati davanti alla porta della camera ho cominciato a cercare la chiave che chiaramente non trovavo. Ho pensato di averla dimenticata in piscina per cui ho appoggiato al muro Yuldimi dicendole di aspettarmi che sarei tornato subito. Nel girarmi per tornare in piscina ho scorto in terra, a qualche metro da me, le chiavi e con la coda dell'occhio ho visto Yuldimi scivolare lentamente ma inesorabilmente verso terra in pieno stile cartone animato.
Dopo un tempo che mi era parso infinito sono riuscito a centrare il buco della serratura e ad entrare in camera. Ci siamo immediatamente sdraiati sul letto e Morfeo ci ha accolto tra le sue braccia.
Dopo qualche tempo vengo svegliato da Yuldimi che mi chiede di aiutarla perché si sente male. Mi sentivo lievemente più lucido e l'ho accompagnata in bagno dove ha rimesso tutto quello che poteva.
Riaccompagnata a letto, l'ho coperta ben bene e sono tornato a dormire. Dopo qualche ora mi sono svegliato mentre Yuldimi dormiva tranquilla. Mi sono fatto una bella doccia e mi sentivo bene. La sbornia era passata.
Sono andato a fare colazione dove ho incontrato gli amici cui ho raccontato quello che era successo. Ci siamo dati appuntamento in spiaggia. Sono passato in camera e Yuldimi dormiva ancora. Ho decido di lasciarla dormire e sono andato in spiaggia. Dopo un paio d'ore Yuldimi ci ha raggiunto e ho visto subito che aveva smaltito la sbronza che però aveva lasciato degli effetti. Infatti per i due giorni successivi ha avuto la nausea rimanendo praticamente senza mangiare e bevendo solo acqua.
L'insegnamento è che se volete sbronzarvi non fatelo con la birra.
L'insegnamento è che se volete sbronzarvi non fatelo con la birra.
Anche in riferimento a quanto raccontato ho pensato di fare un piatto richiamandomi al Cuba Libre, cocktail ufficiale IBA nella categoria dei long drinks. Negli anni 70-80 era conosciuta come Coca e Bacardi una versione semplificata dove non era previsto il lime a volte sostituito da una fetta di limone.
Io adoro il Cuba Libre e a Cuba bevevo una versione più forte ed aromatica della classica fatta utilizzando un rum invecchiato, almeno 5 anni, e non il rum "bianco" della ricetta classica. Era un classico ordinarlo con "bastante ron" (abbondante rum).
La ricetta, secondo l'International Bartender Association, prevede:
5/19 di rum chiaro
12/18 di Coca Cola
1/18 di succo di lime
Ho già avuto modo di utilizzare la Coca Cola e i risultati sono stati sempre sorprendenti ma, questa volta, il sughetto con la polenta è veramente fantastico.
Con questa ricetta partecipo al contest MTChallenge n° 69 di gennaio 2017
INGREDIENTI (per 4 persone)
1 filetto di maiale (800-1000 g ca.)
2 hg di pancetta stesa
1 cipolla
1 carota
1 gamba di sedano
150 cl di Coca cola1 cipolla
1 carota
1 gamba di sedano
Un bicchiere di rum
1 limone
1 spicchio d'aglio
1 cucchiaio di maizena
Salsa di soia
Olio extra vergine d'oliva
Rosmarino
Foglia di alloro
Pepe
PREPARAZIONE
La sera prima preparare una marinatura con il rum, il limone, il rosmarino, l'alloro e il pepe in grani. Mettere il filetto in una pirofila di dimensione adeguata bagnandolo bene. Coprire con la pellicola e lasciarlo in frigorifero tutta la notte.
Tritare finemente cipolla, carota e sedano; versarli in una padella adatta a contenere il filetto con un poco di olio evo. Aggiungere lo spicchio d'aglio e la foglia di alloro spezzettata e fare soffriggere a fiamma moderata . Quando saranno ben rosolati aggiungere un cucchiaio di salsa di soia.
Tritare finemente cipolla, carota e sedano; versarli in una padella adatta a contenere il filetto con un poco di olio evo. Aggiungere lo spicchio d'aglio e la foglia di alloro spezzettata e fare soffriggere a fiamma moderata . Quando saranno ben rosolati aggiungere un cucchiaio di salsa di soia.
Nel frattempo togliere il filetto dalla marinatura, asciugarlo e avvolgerlo con la pancetta inserendo un paio di rametti di rosmarino; fermarla utilizzando lo spago da cucina. Filtrare la marinatura e metterla da parte.
Togliere il trito e metterlo da parte. In un poco di olio evo fare rosolare molto bene il filetto da tutti i lati quindi aggiungere di nuovo il trito; dopo qualche minuto togliere la padella dal fuoco, versare la marinatura, rimettere la padella sul fuoco e fare sfumare bene. fare la medesima operazione con la Coca Cola (farà molta schiuma).
Mettere la padella nel forno preriscaldato a 180°C per 40-45 minuti (trascorso tale tempo la parte interna della carne aveva raggiunto gli 85°C per cui sarà ben cotta).
Togliere il filetto dalla padella, eliminare lo spago, mettere nel bicchiere del mixer la pancetta, eliminare i rametti di rosmarino ed avvolgere il filetto nella carta stagnola.
Versare la salsa di cottura nel bicchiere del mixer con la pancetta, aggiungere la maizena e frullare molto bene.
Versare la salsa nella padella, regolare di sale e pepe e fare restringere.
Tagliare il filetto a fette, posizionarle nel piatto e nappare con la salsa; decorare con rametti di rosmarino.
Servire con polenta fumante. La mia con farina di formenton 8 file rosso della Garfagnana.
So che gli usi della coca-cola in cucina sono infiniti e che specialmente con la carne ha tanto da dire, ma ammetto di non averla mai utilizzata.
RispondiEliminaCon questa tua ricetta devo dire che mi hai fatto venire una gran voglia di provare finalmente ad utilizzarla.Per altro, credo che gli ingredienti del Cuba Libre si sposino perfettamente con la carne di maiale, quindi devo dire che la tua proposta mi sembra in linea con la gara e molto invitante.
Comunque, il tuo aneddoto mi ha fatto sbellicare.. pensavo ci fosse una morale del tipo "non ubriacatevi" e invece era "non ubriacatevi.. di birra" :D
Amo l'abbinamento Maiale e coca cola e il fatto che il primo ad usarlo sia stato un grande conoscitore delle carni come igles corelli la dice lunga su quanto funzioni. E il Cuba libre è lo step successivo :) Complimenti pr esserci arrivato e per questa realizzazione, impeccabile, come sempre. Bravo!
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