mercoledì 27 giugno 2012

UMAK - I LOVE ISTRIA



Non sono mai stato in Istria ma è sicuramente uno dei posti dove vorrei andare.
Quando ero ragazzo i genitori del mio amico Luciano mi avevano più volte invitato a trascorrere le vacanze con loro a Medulin, località molto vicina a Pola.
Per questioni familiari non sono mai potuto andare ricordo benissimo come decantava la cucina istriana, soprattutto quella di mare, il padre del mio amico
Negli ultimi anni mio fratello passa spesso i weekend estivi lungo le coste istriane ed anche lui mi decanta sempre la cucina di mare di quei luoghi.
Ho visto solo negli ultimi giorni il contest di Ambra e Claudia e mi rammarico di non aver partecipato alla parte dedicata ai piatti di terra ma ho voluto rimediare con questa ricetta.









 
Con questa ricetta partecipo al contest "I love Istria - Blu - I sapori del mare" de Il gatto ghiotto e da Verde Cardamomo

lunedì 25 giugno 2012

SCALOPPINE AL CALVADOS CON MELE CARAMELLATE


Di norma non replico la mia partecipazione all'MTC, solo a novembre con il baccalà lo avevo fatto ma a 4 mani con Eleonora (Burro e miele), e anche questa volta non era assolutamente in programma.
Ieri, mettendo in ordine le varie bottiglie in cantina, ho trovato, dispersa tra le altre, una bottiglia di Calvados che comprai quando andai in ferie in Normandia e che mi ero dimenticato di avere.



Non è difficile da credere che me ne sia dimenticato visto che l'avevo acquistata non perché ne sia un amante ma solo per avere un ricordo di quella vacanza.
Comunque trovare quella bottiglia e pensare a questa ricetta è stata una logica conseguenza e stamane, mentre ero in auto, ho pensato a come svilupparla.
Il risultato ottenuto è andato oltre le mie aspettative e le mele, che sono cotte ma ancora croccanti, come contorno sono ... perfette.


Con questa ricetta partecipo al contest di Menù Turistico - MT Challenge di giugno 2012


sabato 23 giugno 2012

PASTA A CARRITTERA - PASTA ALLA CARRETTIERA


A metà degli anni '70 passai le vacanze estive in Sicilia con mio padre, mia sorella e mio fratello. Andammo a Castellammare del Golfo, in provincia di Palermo, occupando un appartamento al secondo e ultimo piano di una vecchia palazzina nel centro del paese di proprietà dei genitori della moglie di un amico di mio padre.
Passammo 3 settimane e, come sempre con mio padre, le vacanze prevedevano: mare (poco) e gite "culturali" nei dintorni. Alla fine di quella vacanza visitammo buona parte della zona occidentale della Sicilia tra cui: Palermo, Erice, Segesta, Monreale, Selinunte, Trapani, Scopello, Mazara del Vallo e tanti altri.
Purtroppo le tante fotografie fatte da mio padre in quell'occasione sono andate perdute tanti anni fa ma ho sempre delle nitide immagini nei miei ricordi.
Ricordo l'incredibile trasparenza dell'acqua di Scopello con le nuotate vicino ai faraglioni per pescare ricci di mare e stelle marine. I primi li mangiavamo immediatamente mentre le ultime, dopo averle osservate, le rimettavamo in mare.
Ricordo la quantità di reperti architettonici dell'antica Grecia a Selinunte e la bellezza del tempio e del teatro di Segesta.
Ricordo i lunghissimi viadotti presenti nei dintorni di Alcamo e Calatafimi dove sarebbe stato molto più economico realizzare una strada a raso ma, probabilmente, c'erano dei soldi che andavano spesi.
Ricordo le nuove case costruite a Gibellina dopo il terremoto di quasi 10 anni prima che erano finite ma disabitate con le famiglie che vivevano ancora nelle baracche di ferro con annesso orto e giardinetto; qualcuno diceva che, pur essendo finite, non erano state ancora assegnate; altri che gli assegnatari preferivano rimanere nelle baracche perché fino a quando restavano lì, non pagavano i serrvizi come luce, acqua e gas. Vai a sapere qual'era la verità!
Ricordo un laghetto poco più grande di uno stagno, non lontano da Segesta, dove fuori usciva un'acqua termale solforosa con temperatura che variava a seconda delle zone dai 40 ai 70°C. Feci 6 bagni in quell'acqua e, liberi di credermi, l'inverno successivo non contrassi mai il raffreddore che era ed è una conseguenza che mi accompagna da quando ebbi la broncopolmonite.
Ricordo che, dovendo riparare una materia a settembre, mio padre mi svegliava alle 6 del mattino e fino alle 8 stavo sulla terrazza a studiare; in quelle ore, per strada, passavano delle donnine che vendevano di tutto ma solo un prodotto. Chi vendeva i pomodori, chi le patate, chi la frutta, chi il pesce. La cosa curiosa è che non scendevi in strada ma calavi una corda con appeso un cestino di vimini e dentro mettevi 500 lire o multipli perchè il prezzo era fisso, cambiava la quantità di prodotto che veniva messa nella cesta.
Ricordo la gente siciliana , forse un poco restia all'inizio, ma che poi diventa cordialissima e simpaticissima.
Ricordo 3 piatti che mi piacevano da impazzire: i babbaluci, lumachine di mare con aglio e prezzemolo; le crastuna, grosse lumache di mare con sugo di pomodoro; la pasta a carrittera.

Quando ho scoperto che tra le ricette di Terry del blog Fornelli Profumati, blog Recipe-tionist per il mese di giugno, c'era la ricetta di questa pasta, non ho avuto dubbi su quale preparare.
La ricetta che conoscevo, rispetto alla versione di Terry, prevedeva l'utilizzo dei bucatini e tra gli ingredienti c'erano anche le olive nere. Ho preferito mantenere gli ingredienti della versione di Terry ma utilizzando i bucatini.


Annotazioni
  • Le quantità di aglio, peperoncino e basilico sono a descrezione.
  • La ricetta prevede l'uso di tanto aglio tritato finemente e poi aggiunto ai pomodori. Io, per rispetto ai commensali, ho preferito schiacciarlo ed eliminarlo prima di aver condito la pasta.
  • Adoro sia il basilico che il peperoncino per cui ho abbondato di questi ingredienti.
  • Di norma preferisco sempre togliere la pelle ai pomodori ed eliminare la parte interna ed a maggior ragione quando non ne è prevista la cottura.
 

 Con questa ricetta partecipo a "The Recipe-tionist" di Giugno ospitato da Fornelli Profumati

venerdì 22 giugno 2012

ASPARAGI CON FORMAGGIO CREMOSO E CREMA PASTICCERA SALATA



Il classico abbinamento con gli asparagi sono le uova ed il formaggio grana e, qualche mese fa, ne ho postato la ricetta (qui).
Oggi avevo voglia di mangiare gli asparagi ma non volevo farli nel solito modo; volevo però rispettare l'abbinamento con uova e formaggio per cui ho preparato una crema di formaggio morbido e la crema pasticcera salata facendola secondo i dettami di Luca Montersino con la variante che io non ho messo l'amido di riso, che non l'avevo in casa, e ho raddoppiato l'amido di mais (qui la ricetta originale).
Sono molto soddisfatto della mia idea perché l'abbinamento complessivo è stato gradevolissimo.
Questo è un piatto da servire freddo ed in queste torride giornate ci sta proprio bene. 
Quello che poteva venire meglio è la presentazione della crema pasticcera salata ma ho l'attenuante che non sono riuscito a trovare la sac à poche ed ho dovuto prepararmene una di emergenza con la carta forno.









martedì 19 giugno 2012

ESCALOPES DE POLLO CON LOS SABORES DEL CARIBE



Amo lo sport in generale ed ammiro chi nello sport trova il modo di dare il suo contributo alla diffusione di quelli che sono gli ideali che dovrebbero contraddistinguere il vero sportivo nella vittoria e nella sconfitta.
Teofilo Stevenson, ex pugile cubano, morto per infarto l'11 giugno scorso, è stato sicuramente uno di questi: un Signore dello sport.
Nato a Puerto Padre nella provincia di Las Tunas il 25 marzo del 1952, seguendo il programma sportivo giovanile cubano, si dedicò alla boxe ed ottenne il suo primo successo internazionale ai Giochi Panamericani del 1971.
L'anno successivo, 1972, partecipò ai suoi primi Giochi Olimpici a Monaco di Baviera, l'edizione che cambierà la storia dei giochi e del mondo per l'attentato che costò la vita a 11 componenti della squadra olimpica Israeliana, e vinse la sua prima medaglia d'oro eliminando nei quarti la grande speranza bianca della boxe americana Duane Bobick e vincendo la finale per l'abbandono del pugile rumeno Ian Alexe.
Nel 1974 in casa, a L'Avana, vinse il suo primo mondiale e l'anno successivo difese con successo il titolo nei Giochi Panamericani.
Nei Giochi Olimpici del 1976 a Montreal, vinse nuovamente l'oro olimpico e gli organizzatori americani gli proposero di passare al professionismo, abbandonando Cuba, e gli offrirono 5 milioni di dollari per sfidare, con in palio il titolo mondiale dei pesi massimi, l'allora detentore Muhammad Alì di cui, successivamente, diventò grande amico. Rifiutò dicendo: - Cosa valgono 5 milioni di dollari quando ho l'amore di 8 milioni di cubani? Basta parlare di me e della sfida con Alì. Io devo tutto a Cuba ed al mio popolo. È della mia gente che si deve parlare, del suo valore -.


Nel 1978 vinse di nuovo il Campionato del Mondo a Belgrado e l'anno successivo completò il tris nei Giochi Panamericani. 
Alle Olimpiadi di Mosca nel 1980, boicottate dagli Stati Uniti a seguito dell'invasione da parte dell'Armata Rossa dell'Afghanistan, vinse la sua terza medaglia d'oro.
Ai Mondiali del 1982 a Monaco di Baviera, venne sconfitto dal pugile italiano Francesco Damiani che poi si aggiudicò la medaglia d'argento. Quella vittoria fu il trampolino di lancio per la carriera di Damiani che, anni dopo,  fece vedere a Stevenson, che non l'aveva mai visto, il filmato del loro incontro ed il pugile cubano gli disse: - Non credevo di aver perso così nettamente -.
Nel 1984 non potè difendere l'oro olimpico a Los Angeles a seguito del boicottaggio dei Paesi del blocco dell'Unione Sovietica.
Completò il suo palmares nel 1986 vincendo per la terza volta i Campionati del Mondo a Reno nel Nevada.
Nello stesso anno si ritirò e divenne allenatore del programma cubano di pugilato dillettantistico e, successivamente, vice presidente della federazione.
Nel 2006 ospite della Bergamo Boxe disse quella che per lui era la ricetta per vincere: - Come uno studente deve prepararsi per dare un buon esame il match non si vince sul ring ma sotto, allenandosi con serietà. Disciplina, tenacia, applicazione e rispetto verso l'insegnante -.
Era un pugile che abbinava alla potenza una tecnica sopraffina ed un eleganza che è difficilissimo trovare in un peso massimo. Si dice spesso ma mai come questa volta è vero: è stato uno dei più grandi pugili di tutti i tempi.
Nel suo ultimo viaggio è stato accompagnato dalle note della "Bayanesa", inno nazionale cubano, che tante volte aveva fatto suonare con le sue vittorie.



Teofilo Stevenson amava Cuba, i cubani, la boxe e ... cucinare. Dopo il ritiro, chi andava a trovarlo a casa sua era costretto a fermarsi e mangiare i piatti che preparava nella sua piccola cucina.
In onore di questa sua passione ho pensato e preparato questa ricetta che abbina pollo e patate, molto presenti nella cucina cubana, con aromi e profumi tropicali e caraibici: rum (ron alla cubana), lime, cocco, latte di cocco.





Con questa ricetta partecipo al contest di Menù Turistico - MT Challenge di giugno 2012


domenica 17 giugno 2012

PETTO D'ANATRA ALL'ACETO BALSAMICO



E' passato un po' di tempo dal mio ultimo post ed il motivo è che prima sono stato preso dal lavoro e poi, la Manu ed io, dopo quasi 2 anni, ci siamo concessi 7 giorni di vacanza o, meglio, di riposo.
Avevo comunque portato con me il mio Vaio pensando di potermi dedicare al blog per fare alcune sistemazioni e modifiche che è un po' che frullavano nella mente ma, purtroppo, la connessione internet non era delle più felici per cui ho dovuto rimandare.
Ho parzialmente riposato anche ai fornelli nel senso che ho comunque sempre preparato qualcosa ma mai nulla di impegnativo e particolarmente elaborato.
In compenso ho dedicato molto tempo a leggere a fare passeggiate con la nostra cagnolina Ginger ed è servito molto a migliorare il nostro rapporto. Prima quando mi vedeva con in mano il guinzaglio si spalmava a terra e mi guardava con un espressione tristissima, adesso, appena lo prendo, corre subito alla porta per uscire.
Sono molto soddisfatto perché io ho imparato a farmi ubbidire e le ad ubbidire. Dico imparato perché la precedente cagnolina, Daisy, mi aveva eletto immediatamente come capo branco e, in mia presenza, non faceva nulla se prima non avesse avuto la mia approvazione. Con Ginger è diverso perché è una ribelle ed avevo l'impressione che riuscissi a farle fare determinate cose solo perché le incutevo un po' di timore.
Adesso vedo e sento che mi ubbidisce perché rispetta i ruoli e non semplicemente per paura. E, scusatemi, ma sono molto soddisfatto di ciò.





Questo piatto non l'ho preparato in questi giorni ma qualche settimana fa ed aspettavo il momento di pubblicarlo. 
Confesso che fino a poco tempo fa non avevo mai preparato il petto d'anatra ma, per me, è stata una grande scoperta per il sapore e per la versatilità e, mentre sto scrivendo queste righe, mi è venuto in mente un altra ricetta che potrei adattare al questo taglio di carne.
Controllando bene ho visto che son ben 8 i piatti che ho già preparato e fotografato e che attendono di essere pubblicati; mi sa proprio che devo completare i post e pubblicare anche queste ricette.

giovedì 7 giugno 2012

BRIOCHES COME QUELLE DEL BAR


Come ho già avuto modo di scrivere, mia moglie è davvero golosa di dolci e tutte le mattine non può mancare almeno una brioches.
Da circa due anni la accompagno al lavoro al mattino e passo a prenderla alla sera.
Fino a qualche mese fa la sua giornata lavorativa iniziava alle 8,30 e dopo averla accompagnata, visto che il suo posto di lavoro non è molto distante da dove abita la mia mamma, ne approfittavo per andare a bere un caffè con lei e mia sorella alla Pasticceria Veneto di proprietà di uno dei più famosi pasticcieri italiani: Igino Massari.
Tra le tante golosità ci sono anche delle spettacolari brioches (parisienne, veneziane, krafen, sfoglie, ecc.) per cui, finito di bere il caffè ed aver fatto quattro chiacchere, ne facevo mettere una o due in un sacchetto e tornavo dalla Manu per lasciargliele.
Lo so. La vizio troppo ma a me piace viziare chi amo.
Ho usato il passato perché da qualche mese la Manu comincia un'ora dopo, alle 9,30, per cui viene con me a fare colazione e la brioches la mangia in pasticceria.  






È quindi normale che mi venisse voglia di fare in casa delle brioches o cornetti come quelli che troviamo al bar, per cui mi sono messo alla ricerca di una ricetta che mi convincesse.
Vagavo nella blogosfera quando mi sono imbattuto nel blog VivaLaFocaccia.com del genovese Vittorio trapiantato negli States, se ho ben compreso nella Silicon Valley.
In questo blog ho trovato tante ricette interessanti, tutte riguardanti prodotti da forno, che Vittorio, figlio di un fornaio che aveva la bottega nel centro storico di Genova, ha adattato per essere realizzate in casa con attrezzature non professionali.
Tra l'altro, per tante ricette, sono presenti dei video passo passo che spiegano bene soprattutto come devono essere manipolati gli impasti
Qui trovate la video ricetta delle brioches; ho seguito esattamente le indicazioni di Vittorio e, nonostante fosse la prima volta, sono venute benissimo.
Purtroppo il profumo che ha inondato la casa durante la cottura non si può riprodurre ma, fidatevi, era straordinario.












domenica 3 giugno 2012

FRITTURA DI VERDURE MISTE


Oggi doveva essere una delle poche domeniche in cui potevo evitare di mettermi ai fornelli.
Infatti, ieri, Emanuela mi ha detto che avrebbe preparato lei il pranzo perché aveva voglia di mangiare le "sue" polpette.
Ma secondo voi potevo evitare di preparare qualcosa? Certo che no e, approfittando del fatto che oggi scade il termine per il contest di Donatella del blog Fiordirosmarino - Io amo le verdure - ho pensato di preparare, come antipasto, questa frittura mista di verdure. 





Ho utilizzato, zucchine, carote, fiori di zucca e foglie di salvia e come pastella la versione che avevo a suo tempo già utilizzato per il Kaki-Age.
Visto che tra gli ingredienti ci sono i fiori di zucca e che il tema del contest di Essenza in cucina e My taste for food, per il mese di giugno, è Petali nel piatto, approfitto per partecipare anche al loro contest.
Una curiosità, Cinzia, di Essenza in cucina, è stata la vincitrice del premio speciale del mio contest "Dolci in monoporzione" e, come premio, le ho inviato il libro "Mia nonna mangiava i fiori" scritto dal famoso pasticciere Igino Massari; ebbene, non so perché, ma me lo sentivo che uno dei temi che sarebbero stati proposti avrebbe riguardato i fiori.







Con questa ricetta partecipo al contest di Fiordirosmarino - Io amo le verdure


Con questa ricetta partecipo al contest di Essenza in cucina e My taste for food - Petali nel piatto