martedì 30 maggio 2017

FRITTO MISTO - MARE E ORTO


























Personalmente ritengo il fritto come uno dei cibi più buoni.
Quando ho letto le date del Calendario del Cibo Italiano by MTChallenge e ho visto che c'era il giorno dedicato al fritto misto ho deciso che avrei partecipato.
Avevo una mezza idea di cosa avrei messo nel fritto misto, pesce e verdure, e ero indeciso solo quale "pesciolino" fare. Quando gestivo la Club House del centro tennis in Castello a Brescia mi chiedevano spesso di fare i latterini e dire che erano graditi è dir poco. Del resto, le volte che posso andare a fare 2-3 giorni di relax a Rapallo con gli amici mi chiedono sempre di fare le alici del Tigullio fritte, piatto tipico dei ristoranti della zona. Non so perché ma preferiscono quelle che faccio io. 
Alla fine ho deciso per le alici visto che le ho trovate provenienti dal mar Ligure e, per di più, già pulite.


I gamberoni li ho scelti più che altro per rendere più ricco e scenografico il piatto.
Ho trovato poi delle belle mazzancolle medie per cui non è stato difficile aggiungerle.
La Manu voleva poi i "ciuffetti" di seppia, praticamente le teste e i tentacoli; le ho acquistate piccole e già pulite e le ho separate dal corpo tagliando quest'ultimo in due.
Per ultimo ho acquistato dei calamari piccoli perché non mi piacciono gli anelli troppo grossi; anche a questi ho tolto testa e tentacoli e ho tagliato il corpo facendo degli anelli.


Per le verdure, a parte i fiori di zucchina e la salvia che non possono mancare, ho optato per zucchine, carote, cipolle, carciofi e ciuffi di cavolo verde. Alla Manu erano però piaciute molto le patate come le avevo fatte quando ho fatto i rolls per cui alla fine ho aggiunto anche quelli.
Chiaramente io ho scelto queste ma se ne possono fare tante altre. 
Il problema più grosso che si ha quando si frigge in casa è avere un fritto croccante e, visto che non si riesce a farlo in un colpo solo, mantenerlo così fino al servizio. 
Per il fritto croccante è basilare la temperatura dell'olio e, avendo l'induzione, oramai mettendo sul 7 sono sicuro di avere una temperatura tra i 170 e i 180 °C, per cui quando metto gli alimenti a friggere vado per una trentina di secondi sull'8 mentre se c'è una pausa nella frittura scendo al 6.
Ho letto tanti suggerimenti ma quello che ho avuto modo di sperimentare e che dà un risultato accettabile è asciugare bene il fritto e mantenerlo su una placca in forno ventilato a 80°C tenendolo coperto.
In questo caso ho utilizzato una padella e una pentola in modo da ridurre i tempi di frittura.
Per mantenere il più possibile pulito l'olio ho fritto prima le patate, poi le alici che erano solo infarinate e in ultimo pescato e verdure in pastella.


Questa volta non dico i pareri delle mie ospiti ma, mentre friggevo, mi sono detto che forse ne avevo fatto troppo. Eravamo in 3 con le dosi che ho indicato per 4 persone e sono avanzate solo 4 o 5 pezzetti di verdura

Con questa ricetta partecipo a 30 maggio 2017 giornata del Fritto Misto del Calendario del Cibo Italiano by MTChallenge

sabato 27 maggio 2017

SALADE ANDALOUSE DI ESCOFFIER PER IL "CLUB DEL 27"
























Ecco la mia seconda partecipazione al Club del 27.
Dopo il mese di marzo dove avevo preparato l'Empanada Gallega ecco il tema di questo mese che prende spunto dal tema del mese della sfida n° 31 sulla Ceasar Salad che ha dato spunto al libro dell'MTC "Insalata da Tiffany".
Molte ricette tra cui scegliere sono tratte proprio da questo libro con l'aggiunta di altre con un tocco di esotico.


Dopo attenta valutazione fatta in concerto con Emanuela abbiamo scelto la Salade Andaluse di Escoffier perché gli ingredienti sono tutti di  nostro gradimento.
Mi era anche piaciuto come l'aveva presentata Eleonora Puccini nel relativo post del tema del mese dell'MTC n° 31 di giugno 2013.
Non ultimo, i peperoni così preparati mi sono serviti anche nella preparazione del roll vegetariano, per l'MTC di questo mese (vedi post precedente).


Rispetto alla ricetta di Eleonora ho aggiunto le cipolle in quanto espressamente indicato e ho utilizzato un olio evo aromatizzato alla vaniglia che ha dato alla preparazione un profumo fantastico.


Con questo post partecipo al Club del 27 - Maggio 2017 - Ventaglio di insalate
Il post con il riepilogo delle ricette partecipanti lo si può trovare sul sito dell'MTC a questo link.

mercoledì 24 maggio 2017

ROLLS PER L'APERITIVO DELL'MTC 66


























Con questa ricetta partecipo al contest MTChallenge di maggio 2017


La sfida di questo mese per l'MTChallenge è stata proposta da Giovanna Lombardi del blog Gourmandia Personal Chef che ha vinto l'ultimo MTC sul Sartù.
Per il tema della sfida di questo mese ha scelto i rolls.
Sicuramente ognuno di noi ha partecipato ad una apericena o a qualche cena a buffet e di certo tra i vari stuzzichini c'erano i rolls.
Nei due mesi in cui ho dato una mano ad un mio amico in un bar del centro di Brescia, Vescovado Café, per l'apericena del fine settimana tra le tante tipologie di stuzzichini c'erano anche i rolls.
Purtroppo l'esigenza di contenere i costi e la necessità di farne tanti in poco tempo tarpava le ali alla fantasia e i rolls erano, per lo più arrotolati di pane in cassetta tirato fine con farciture varie, ben saporite per invogliare a bere un aperitivo in più. Comunque l'unica parentela che avevano con il rolls proposti per la sfida da Giovanna era la forma.


Per questa sfida ho lasciato da parte i tempi e mi sono dedicato a sviluppare la prima idea che mi è passata per la testa. No, anzi. In realtà avevo pensato anche a un roll con il pesce ma mi sono ridotto ad andare in pescheria all'ultimo momento e la scelta era veramente limitata e lontana dalla mia idea.
Ho scelto di fare tre tipologie di rolls: vegetariano, con una tartare di carne e, all'ultimo, con prodotti che ricordassero l'Alto Adige.
Premetto che sono moderatamente soddisfatto del risultato finale nel senso che i sapori erano quelli che volevo ottenere mentre il risultato visivo no.
Andando nell'ordine ho preparato prima quelli vegetariani, quelli di carne e infine quelli a tema Alto Adige. L'aspetto visivo è, secondo me, migliorato mano a mano che li preparavo tanto che sono convinto che i prossimi saranno ancora meglio anche perché ho capito cosa correggere.
In fondo ho, come al solito, riportato gli ingredienti e il procedimento per ognuno dei rolls mentre di seguito vado a indicare gli errori e le migliorie per ottenere un risultato esteticamente più bello.


Rolls vegetariano
Ho fatto un rettangolo troppo alto (una ventina di cm) ottenendo un diametro un po' grande. Gli ingredienti risultano un po' slegati con qualche spazio vuoto e hanno reso difficoltoso l'arrotolamento; probabilmente avrei dovuto frullare i peperoni per ottenere una crema che avrebbe reso tutto più compatto. Pur avendo asciugato molto bene l'insalata il raffreddamento per il taglio ho reso il rolls un po' umido e deve essere posizionato sulla patata all'ultimo momento per non fare perdere il croccante a quest'ultima.
Rolls di carne
Anche se un poco di meno ho fatto un rettangolo troppo alto ottenendo un diametro un po' grande. Per il resto grande sapore e il crostino all'aglio una marcia in più.
Rolls Alto Adige
L'abbinamento cetriolino, speck e pane di segale è altoatesino al 100%. Il formaggio, se non piace la curcuma, può essere lasciato naturale con lime e erba cipollina che danno un profumo e un gusto che vi consiglio. 


Giudizio mio e delle mie assaggiatrici, mia moglie Emanuela e sua cugina Grazia.
Rolls vegetariano: sapore ottimo in cui spicca il peperone grigliato. Un po' grande e poco compatto.
Rolls di carne: il meno bello ma il più buono per le mie assaggiatrici.
Rolls Alto Adige: per loro il più gestibile come dimensione ma non apprezzato perché non amano, anzi, la curcuma e le spezie in generale. Il mio preferito.

giovedì 11 maggio 2017

MENÙ ISPIRATO A PETRONILLA E LA FAME NEL MONDO


Questo è quello che ogni giorno trovano nel piatto più di 30 milioni di persone nell'Africa centro orientale e nel Corno d'Africa.
A 50 anni dalla spaventosa carestia che colpì il Biafra, regione della Nigeria, che è diventata l'emblema della fame, una nuova emergenza carestia, stimata la più grande dalla fine della seconda guerra mondiale, si sta abbattendo nel sud Sudan, nel bacino del lago Chad e nel Corno d'Africa.
Più di 30 milioni di persone, tra cui circa 1,5 milioni di bambini, non hanno né cibo né acqua neppure per sopravvivere.
Negli ultimi 2 anni il 70% del bestiame è morto di stenti, le mamme non hanno più la forza di allattare i propri figli, le persone si spostano di continuo alla ricerca di che sfamarsi.
Le cause sono la siccità, i mancati aiuti del Governi e le guerre.
Negli ultimi 50 anni si è verificato uno sviluppo esponenziale in tutto quello che riguarda il progresso, il benessere e le aspettative di vita nei Paesi occidentali ma non siamo riusciti a fare nulla per risolvere il problema della fame e della sete in vaste aree del mondo.
Il fatto è che non lo si vuole risolvere. Si preferisce inviare armi per mantenere in vita guerre civili che fanno il bene solo delle lobbies.
I Governi preferiscono lasciare che ci pensino le ONG che, pur con tutto il loro impegno, possono solo intervenire cercando di salvare un numero di persone che, percentualmente, è veramente basso.
Tutto questo nel silenzio della maggioranza dei media. Chiaro! Fa più audience e turba di meno parlare di come Brad Pitt è dimagrito dopo la separazione piuttosto che della carestia in Africa.
Personalmente sono venuto a conoscenza di quanto sopra, mentre viaggiavo verso Torino, ascoltando la radio (Raiuno) alle sei del mattino, quando il conduttore ne ha fatto riferimento leggendo i titoli dei quotidiani. Tornato a casa ho voluto saperne di più.
Sei ONG del gruppo AGIRE (ActionAid, Amref, Cervi, Coopi, Oxfam e Vis) hanno lanciato la campagna NON SENZA DI TE con l'obiettivo di salvare almeno 500 mila persone dalla fame, dalla sete e dalle malattie che una carestia porta sempre con sé.
Cinquecentomila su 30 milioni è una percentuale inferiore al 2% ma sempre 500 mila sono.
Si polemizza che spendiamo troppi soldi per accogliere gli immigrati e che andrebbero aiutati a casa loro. Peccato che siano solo parole. Da dati delle ONG con gli stessi soldi spesi per accogliere chi arriva clandestinamente si potrebbero salvare molte più persone aiutandole nei loro paesi. Allora perché non lo si fa? Forse perché ci sono interessi anche nel canale dell'accoglienza? Andreotti diceva che "a pensare male si fa peccato ma spesso ci si azzecca". Che abbia ragione lui?
Comunque se si vuole contribuire sui siti delle suddette ONG ci sono tutte le spiegazioni del caso.
Ricordiamoci sempre che anche l'oceano è fatto da gocce d'acqua.

























martedì 9 maggio 2017

UOVO BAZZOTTO CON ASPARAGI E BESCIAMELLA DI PECORINO


Come ho già avuto modo di dire, l'uovo mi piace in quasi tutte le sue cotture.
Per la giornata del Calendario del Cibo Italiano by MTChallenge dedicata all'uovo ho pensato di rivisitare un piatto classico: uova, asparagi e formaggio grana. Di norma, per questo piatto, l'uovo si prepara in padella, con il burro, all'occhio di bue cuocendo bene l'albume tenendo morbido il tuorlo. 


La mia rivisitazione non interviene sugli asparagi, cotti nel metodo classico, ma l'uovo l'ho cotto bazzotto e il formaggio l'ho sostituito con una besciamella al pecorino.
La cottura dell'uovo bazzotto è una via di mezzo tra l'uovo a la coque e l'uovo sodo e ha la caratteristica di avere un albume abbastanza sodo con un tuorlo molto cremoso.
Il risultato, credetemi non ha nulla da invidiare al metodo classico, anzi, la cremosità del tuorlo con la besciamella è veramente fantastica.



martedì 2 maggio 2017

FRITTATA CON VERDURE
























Oggi, per il Calendario del Cibo Italiano by MTChallenge è la giornata dedicata alla frittata.
Le uova sono da sempre uno dei miei alimenti preferiti.
Quando arrivo a casa alla sera e non ho idee su cosa mangiare il mio rifugio sono le uova: stapazzate, sode, all'occhio di bue, non c'è problema, mi piacciono in qualunque modo.
Tra questi c'è, naturalmente, la frittata fatta con qualunque cosa siano formaggi, verdure o altro.Quando preparavo, nel bar di un amico, gli stuzzichini da abbinare all'aperitivo potevo variare tutto ma la frittata era sempre presente. Preparata in una teglia e infornata mi garantiva sempre un ottimo risultato.Anche a casa, dopo una prima cottura in padella, la completavo al forno senza girarla.



Questa volta l'ho preparata tutta sul fuoco girandola circa a metà cottura e mi è venuta abbastanza bene.Nella frittata io uso aggiungere un po' di birra perché la rende soffice e spumosa anche se la superficie risulta irregolare. Del resto quando incorporo la birra mescolo il minimo indispensabile per non disperdere i gas per cui ci possano essere zone che si gonfiano meno di altre.
In aggiunta all'uovo ho messo le mie verdure preferite ma, come detto, ci puoi mettere di tutto. Ad esempio per me è buonissima inserendo della salamella sgranata fatta saltare leggermente in padella.



Con questa ricetta partecipo a 2 maggio 2017 giornata della frittata del Calendario del Cibo Italiano by MTChallenge