Fin da ragazzo mi è sempre piaciuto, quando se ne presentava l'occasione, fare qualche scherzo agli amici. Sarà che non ne ho mai abusato, sarà che ho sempre avuto la nomea della persona fin troppo seria, sarà che da me non se lo aspettano, sarà che riesco a mascherare le mie espressioni ed a recitare bene la parte, fatto sta che mi sono quasi sempre riusciti.
In "Amici miei" si afferma che lo scherzo meglio riuscito, la zingarata come viene chiamato nel film, nasce all'improvviso prendendo spunto da un particolare, da una parola, da una situazione del nostro vivere quotidiano.
Questo che segue è uno scherzo fatto ad un collega di lavoro nel giugno del 1999 ideato mentre lo aspettavamo in una gelateria di Brescia.
Era un giovedì sera ed avevo appuntamento con i miei colleghi Roberto e Fabio in una gelateria di Brescia verso le 21. Il programma prevedeva di andare poi alla discoteca Paradiso a ballare.
Mia moglie Alessandra e mio figlio Giacomo erano al mare, a Rimini ed io li avrei raggiunti il venerdì sera.
Arrivai come sempre puntuale; Roberto mi aveva preceduto e con mia sorpresa era con sua moglie Anna e sua nipote Elena (?). Ci sedemmo ad un tavolo e mentre attendavamo l'arrivo delle ordinazioni Anna mi disse che se non creava problemi le sarebbe piaciuto venire anche lei a ballare. In quel momento mi si accese la lampadina e dissi a loro che potevamo approfittare della situazione per fare uno scherzo a Fabio.
Fabio era stato assunto da poco e non conosceva ancora la moglie di Roberto e tanto meno la nipote. Fu così che Anna e sua nipote restarono al tavolino mentre io e Roberto passammo ad uno adiacente. Quando arrivò Fabio ci mettemmo a parlare del più e del meno mentre Anna e sua nipote cominciarono a mandarci qualche occhiata e discutevano in quale discoteca andare.
Colsi la palla al balzo per dirle che noi saremmo andati al Paradiso, ci avrebbe fatto piacere se volevano aggregarsi a noi, se potevamo offrirle un gelato ed altre amenità varie fino a che vennero al nostro tavolino e dopo le dovute presentazioni passammo l'ora successiva a chiaccherare.
Visto che Roberto e sua moglie erano venuti con l'auto di lei ci fu ancora più semplice sostenere lo scherzo per cui feci salire sulla mia auto Fabio e Roberto mentre Anna e sua nipote ci seguirono con la sua.
Durante il tragitto cominciò lo show di Fabio che, con commenti di bassa e bassissima lega, cominciò a dire a Roberto che Anna lo aveva puntato, che se si dava da fare lei ci stava sicuramente, che non poteva lasciarsi sfuggire un occasione così, etc.
Arrivati in discoteca Fabio era atteso dalla sua fiamma del momento, una bellissima ragazza di nome Nadia. Ci accomodammo nei pressi della pista all'aperto dove suonavano musica delìgli anni 70-80 e, come era costume in quegli anni, ogni 5-6 pezzi ritmati veniva messo un lento. Chiaramente Anna e Roberto non mancarono un lento ed altrettanto naturalmente al termine di questi Fabio si avvicinava a Roberto continuando nei suoi commenti sempre più pesanti e nelle sue previsioni del dopo discoteca.
Ad un certo punto ero stato tentato di fare finire lo scherzo perché i commenti stavano andando un pochino oltre ma Anna e Roberto vollero continuare anche perché comunque la situazione ci stava divertendo.
Verso l'una di notte, tanto per dare ancor più credito al flirt, Roberto attese che ci fosse anche Fabio e poi mi disse che lo avrebbe accompagnato a casa Anna.
Fabio concluse con altri commenti irripetibili e con l'invito a Roberto di raccontarci il seguito l'indomani al lavoro.
L'indomani, appena possibile, lasciai il mio ufficio ed andai subito da Roberto il quale aveva preparato sulla sua scrivania, in bella vista, un porta ritratti con la foto di Anna.
Fabio, che lavorava al piano inferiore, alle spedizioni, riuscì a salire da noi solo a metà mattina e corse immediatamente da Roberto il quale come risposta alla domanda di Fabio su come fosse proseguita la serata, gli fece vedere la foto e gli disse che Anna era sua moglie.
L'espressione di Fabio è indelebile nella mia mente; una miscela di sorpresa, di mortificazione, di irritazione ma anche di divertimento. Tutt'oggi, quando ci vediamo, è normale ricordare la ficura che gli avevamo fatto fare.
Quando, tempo fa, avevo realizzato, per il contest di Alessandro,
La renna in cucina, il
Dessert controcorrente con il gelato al salmone, mai avrei pensato di scoprire che una gelateria di Napoli aveva proposto il gelato alle cozze e che un cuoco famoso come Vissani avesse nel suo menù il gelato ai gamberi e spugnole.
Mi hanno sempre intrigato i gelati salati e recentemente avevo fatto quello al gorgonzola ma appena letto il tema del mese per l'MTC ho subito pensato di fare un finger food con le cozze.
Ho cercato di realizzare una ricetta che utilizzasse la crema inglese, come prescritto dal regolamento, e, visto che la crema pasticcera non è altro che la crema inglese con l'aggiunta di farine, ho preso spunto dalla crema pasticcera salata di Montersino che ho recentemente postato
qui.
Chiaramente ho cercato di attenermi a quanto splendidamente descritto da Mapi nel suo
post di lancio della sfida
Purtroppo i miei tempi fotografici sono risultati incompatibili con il gelato che, sottoposto alle attuali temperature, aveva già cominciato a sciogliersi.