domenica 2 giugno 2013

UN PIATTO RICORDANDO TRE GIORNI A RAPALLO


Per motivi personali non ho potuto partecipare alla prima sfida di "Tutti cuochi per te" lanciata da Ponti a mezzo della pagina Facebook Cuochi di fulmine ma questa seconda non potevo lasciarmela sfuggire.
Il titolo di questa seconda sfida è: Tutti da me sabato sera - cosa succede se i tuoi amici si autoinvitano tutti insieme a casa tua il sabato sera? Con quale ricetta prepari un piatto veloce e li stupisci? 
Gli ingredienti di cui è obbligatoria la presenza sono:
- un pesce azzurro: io alici fresche
- fiori di zucca: io di zucchina perché quelli di zucca sono risultati introvabili
- un frutto secco a scelta: io noci
- due o più prodotti Ponti a scelta: io peperoni e cipolline Peperlizia e glassa di aceto balsamico Ponti.
L'idea di questo piatto mi è venuta pensando a quando, 2 settimane fa, sono stato per 3 giorni a Rapallo e gli amici hanno voluto che una sera restassimo a cenare a casa e che preparassi io qualche ricetta. Mauro mi avrebbe fatto da aiuto in cucina, Silvio avrebbe lavato i piatti e pulito la cucina e Paolo e Maurizio l'avrebbero aiutato.
Essendo al mare avevo deciso per una cena a base di pesce e mi ero fatto già un'idea di cosa preparare. Purtroppo ho ricevuto una telefonata proprio al momento di entrare in pescheria e quando vi sono entrato il mio amico Mauro aveva praticamente già comprato tutto e mi era rimasto da scegliere con quale pesce preparare la tartare che avevo pensato come antipasto.
Ho fatto buon viso a cattivo gioco e ho rivisto il menù. 
 Per la tartare di antipasto avevo pensato al classico tonno o al salmone ma le parti che avevano in pescheria non mi soddisfacevano mentre avevano delle fette di pesce spada spettacolari. Ho preparato quindi una tartare di pesce spada, tagliato rigorosamente al coltello, con spicchi al vivo di arancia, condita con succo d'arancia, olio evo, prezzemolo, sale e pepe.
Come primo avevo previsto degli spaghetti allo scoglio ma Mauro ha comprato 2 kg di vongole veraci per cui ho optato per dei classici spaghetti alle vongole cotti per 3/4 del tempo in acqua salata e completati in padella con il liquido di cottura delle vongole.
Essendo troppi 2 kg di vongole per gli spaghetti per 5 persone ne ho utilizzato la metà per fare un sautè di vongole con pomodori datterini freschi. Peccato solo che non avessi a disposizione un po' di peperoncino altrimenti sarebbe stato perfetto.
Per terminare, come secondo, Mauro ha comprato 1,5 kg di alici di Monterosso che hanno voluto rigorosamente fritte. Peccato che erano due giorni che continuavamo a mangiarle anche al ristorante. Mentre gli altri chiaccheravano ho fritto le alici e, nonostante non avessi a disposizione alcun tipo di carta per assorbire l'unto, forse perché ho azzeccato la temperatura dell'olio, le ho infarinate un'ora prima di friggerle, le ho lasciate scolare nel colapasta metallico, sono risultate asciutte, belle croccanti fuori e morbide all'interno.
Comunque la cena è stata un successo. Gli antipasti sono stati letteralmente spazzolati dal piatto e i miei spaghetti mi hanno detto che erano da applausi.
Quando ho portato in tavola le alici tutti a dire che non riuscivano a mangiare più nulla. Io le ho messe in un piatto di portata a centrotavola e sono uscito sul terrazzo a fumarmi un sigaro; io sì non riuscivo a mangiare nient'altro. Quando sono rientrato, dopo una mezz'oretta, il piatto era clamorosamente vuoto. Se le erano mangiate tutte.
Inutile dire che mi ha fatto enormemente piacere sentirmi dire che erano le migliori mangiate in quei giorni.
Altra soddisfazione me l'hanno data il giorno successivo a pranzo quando hanno ordinato un piatto di spaghetti alle vongole per fare un confronto con i miei e mi hanno detto che non c'era storia. 
Credetemi: son soddisfazioni.

Quindi prendendo spunto dalle alici fritte ho pensato di aggiungere: i fiori di zucchina (visto che le zucchine erano mini le ho lascite attaccate ai fiori) e le foglie di salvia fritte con la pastella e il tuorlo d'uovo impanato con pane e noci triturate.
Il tutto accompagnato da una julienne di peperoni e cipolline tritate Peprlizia e glassa di aceto balsamico Ponti.

Con questa ricetta partecipo alla seconda sfida di "Tutti cuochi per te" di Ponti


INGREDIENTI (per 4 persone)
40 alici fresche
12 fiori di zucchina
12 foglie grandi di salvia
4 tuorli d'uovo
Cipolline Peperlizia Ponti
Peperoni Peperlizia Ponti
Glassa di aceto balsamico Ponti
Gherigli di noci
Pane grattugiato
Farina bianca
Acqua gassata
Noce moscata
Olio di semi di girasole
Sale


PREPARAZIONE
Se non le avete acquistate già pulite, pulire le alici eliminando la testa e gli organi interni.
Sciacquarle ed ascigarle bene quindi passarle nella farina bianca eliminando quella in eccesso; lasciale riposare un'oretta in frigorifero.
Preparare la pastella mescolando con la frusta la farina con un po' di acqua gassata fredda e una grattatina di noce moscata fino ad ottenere una pastella morbida e densa con una consistenza tale da colare rapidamente dalla frusta ma lasciando una patina bianca; farla riposare in frigorifero.
Pulire i fiori di zucchina eliminando i pistilli e cimando la zucchina. Pulire le foglie di salvia eliminavdo il picciolo. Asciugare bene le verdure.
Tritare con un cutter i gherigli di noce aggiungendo un po' di pane grattugiato per assorbire l'essenza che rilascerà la noce tenendo ben aciutto il trito.
Portare abbondante olio di semi di girasole a temperatura (circa 170°C) in una padella capiente.
Friggere le alici per circa 5-6 minuti; saranno pronte quando cominceranno a dorare in superficie; scolarle bene, asciugarle con carta assorbente e tenerle al caldo (forno a 60°C leggermente aperto).
Mentre le alici friggono versare, uno alla volta; i tuorli d'uovo in una ciotola con le noci ed il pane grattugiati; con un cucchiaio coprire delicatamente con il trito e assicurarsi di impanare completamente il tuorlo; aiutandosi con un quadratino di carta forno deporvi sopra il tuorlo impanato e tenerlo in prossimità della padella.
Terminato di friggere le alici prendere i foglio di carta forno con il tuorlo e farli scivolare delicatamente nell'olio; fare friggere uniformemente fino al formarsi della crosticina esterna (1,5- 2 minuti al massimo) in modo che l'interno rimanga morbido. 
Completare la frittura con i fiori e la salvia passati nella pastella, precedentemente sbattuta con la frusta) facendo attenzione a scolarne quella in eccesso.
Salare la frittura solo al momento di servire.
Impiattare mettendo un po' di glassa nel piatto con sopra il misto di peperoni e cipolline completando con ancora un po' di glassa. Aggiungere la frittura separata per tipologia.  
Io non uso mai spuzzare il limone sul fritto perchè ne fa perdere la croccantezza.

4 commenti:

  1. La più grande soddisfazione è vedere i piatti vuoti a fine pasto. Evidentemente i tuoi piatti erano veramente buoni, bravo!

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  2. bravissimo Gianni!! i piatti di pesce già mi piacciono, ma quando si passa in pescheria direttamente al mare...beh, allora è davvero il massimo.
    Evviva la tartare e le alici fritte, non alcun dubbio sulla riuscita dei piatti e poi, gustati in compagnia, hanno un gusto ancor più particolare ;)
    un abbraccio,
    Vale

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  3. Ho scopertoquesta sera il tuo blog, e lo trovo molto simpatico! e prepari inoltre ottimi piatti e ricette!Complimenti ottimo piatto!
    Un saluto! Angelica

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