Adoro l'anguilla.
Mi piace in umido con il pomodoro, mi piace alla griglia, mi piace fritta, mi piace in carpione; insomma ... mi piace.
Per lo scorso ultimo dell'anno ho voluto fare l'anguilla in agrodolce.
Non mi dispiace l'anguilla marinata che si acquista nelle gastronomie ma, personalmente, la trovo sempre con una prevalenza molto marcata sia di aceto che di limone mentre io la preferisco con un gusto più morbido.
Per questa ragione nella mia marinatura ho messo sia l'aceto bianco che il limone ma diluiti nell'acqua in modo da renderli meno aggressivi.
L'anguilla sono andato a prenderla alla Cooperativa Pescatori di Clusane di Iseo che da mesi sto tormentando per avere la tinca da fare al forno e dove vado a prendere il pesce d'acqua dolce.
Ho telefonato un paio di giorni prima e me l'hanno fatta trovare già pulita. Ho dovuto solo tagliarla a pezzi.
Al cenone è stata molto apprezzata ed è avanzato solo il pezzo della vergogna che ho finito io il giorno successivo.
Ho pertanto deciso di prepararne ancora, magari con pezzetti più piccoli, da poter mettere e conservare in vasi ermetici.
Con questa ricetta partecipo a 26 febbraio 2018 Giornata Nazionale dell'Anguilla del Calendario del Cibo Italiano by MTChallenge
INGREDIENTI
1 kg circa di anguilla pulita
1 carota
1 cipolla
50 g uva sultanina
Pepe in grani
Bacche di ginepro
Foglia di alloro
½ bicchiere di aceto bianco
Succo di un limone
1 bicchiere di acqua
1 cucchiaio di zucchero semolato
1 cucchiaino di sale
Olio di semi di arachide
Farina 00
PREPARAZIONE
Mettere in ammollo l'uva sultanina in acqua tiepida per almeno un'ora.
Tagliare l'anguilla in pezzi di 5-6 cm, lavarli bene sotto l'acqua corrente e asciugarli bene.
Infarinarli bene quindi friggerli, pochi per volta, in abbondante olio di semi a una temperatura di 165-170°C.
Quando saranno dorati toglierli dall'olio e scolarli bene su fogli di carta assorbente.
Pulire e tagliare finemente la cipolla e tagliare al carota a julienne.
In una pentola versare l'acqua, il succo di limone e l'aceto; aggiungere il pepe, il ginepro, l'alloro, la cipolla, la carota, lo zucchero ed il sale. Portare ad ebollizione quindi abbassare la fiamma e fare sobbollire per 5 minuti.
Spegnere, aggiungere l'anguilla fritta e l'uvetta, coprire e lasciare raffreddare.
Una volta freddo trasferire il tutto in un contenitore ermetico e lasciare riposare in frigorifero per almeno 3 giorni (io una settimana).
Servire scolando bene dalla marinata da conservare se vi restano dei pezzi di anguilla da riporre nuovamente in frigorifero.
Grazie per l'appetitoso contributo, adoro anch'io l'anguilla in tutti i modi!
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