Che io mi ricordi ho sempre sentito parlare di ricette della cucina popolare bresciana realizzate con un'erba spontanea il cui nome scentifico è silene vulgaris ed in italiano è conosciuta come silene, erba del cucco, strigoli, bubbolini, carletti e che ha innumerevoli denominazioni dialettali.
In bresciano si chiama "virzulì", ma non l'avevo mai né assaggiata, né utilizzata.
Emanuela mi ha spesso detto che nel minestrone dona un sapore inconfondibile e straordinario ma che è perfetta per un risotto o per una frittata.
Mi sono informato un pochino su questa erba che è molto comune ed è conosciuta ed utilizzata in ogni parte d'Italia.
È una pianta che cresce ovunque soprattutto nei prati, in prossimità dei muri e lungo le strade ma pare che negli ultimi anni se ne sia ridotta la presenza.
Pare che questo sia il periodo migliore per il suo utilizzo per cui ho chiesto alla mia fruttivendola Roberta se poteva procurarmene un pochino.
Mi ha risposto che avrebbe provato ma che molto raramente l'aveva vista in vendita al mercato ortofrutticolo.
Venerdì sera sono passato da lei e, non avendoli trovati al mercato, ha mandato suo padre a raccoglierli e me ne ha regalato un sacchetto.
Non mi rimaneva che decidere come prepararli.
Confesso che ero molto tentato di preparare un pesto per condire la pasta ma alla fine, visto che era la prima volta che li usavo, sono rimasto sul classico ed ho fatto questo risotto e una frittata che sarà oggetto di un prossimo post.
INGREDIENTI (per 4 persone)
320 gr riso Carnaroli del Pavese
2 manciate di foglie di verzulì
100 g di formaggio morbido di malga
50 gr di burro
Mezzo bicchiere di vino bianco secco
Mezza cipolla bianca
Olio extra vergine d'oliva
Brodo vegetale
Sale
PREPARAZIONE
2 manciate di foglie di verzulì
100 g di formaggio morbido di malga
50 gr di burro
Mezzo bicchiere di vino bianco secco
Mezza cipolla bianca
Olio extra vergine d'oliva
Brodo vegetale
Sale
PREPARAZIONE
Preparare un classico brodo vegetale.
Pulire, lavare ed asciugare bene i virzulì.
Mettere a bollire dell'acqua in un pentolino e preparare una ciotola con acqua e ghiacco.
Quando l'acqua bolle versare i virzulì e, dopo una decina di secondi, toglierli e trasferirli nella bacinella con acqua e ghiaccio. Quando saranno raffreddati, toglirli, strizzarli bene, sminuzzarli grossolanamente e tenerli da parte.
Nella pentola di cottura del risotto versare un poco di olio EVO ed aggiungere la mezza cipolla tritata finemente; fare cuocere a fiamma bassa fino a che non diventi trasparente.
Unire il riso e farlo tostare bene per un minuto; versare il vino e farlo evaporare.
Unire il riso e farlo tostare bene per un minuto; versare il vino e farlo evaporare.
Portare a cottura il risotto aggiungendo a più riprese il brodo bollente.
Quasi a termine cottura aggiustare di sale ed aggiungere i virzulì.
Togliere dal fuoco, aggiungere il formaggio di malga a dadini ed il burro.
Fare riposare un minuto coperto con un panno quindi mantecare il risotto.
Versare il risotto nel piatto e guarnire con foglioline di virzulì.
Fare riposare un minuto coperto con un panno quindi mantecare il risotto.
Versare il risotto nel piatto e guarnire con foglioline di virzulì.
Anche mia suocera si diletta a cogliere le erbe spontanee e preparare piatti della tradizione ma questo risottino batte ogni suo tentativo culinario! Bravo Gianni, un risotto cremoso proprio come piace a me, ora attendo la frittatina ;)
RispondiEliminaBuona serata
Sonia
Che meraviglia di risotto, questa erba non l'ho mai vista, ma adesso sono curiosissima e mi vado a documentare!!
RispondiEliminabuona settimana
loredana
Li raccoglievo sempre da bambina, ma adesso è veramente difficile trovarli...
RispondiEliminaE' una mia colpa e cruccio, ma purtroppo nella mia famiglia queste delle erbe spontanee sono conoscenze ormai andate perdute almeno una generazione fa. E quando pensi che vivo in mezzo ai prati ...Alex
RispondiEliminaChe bel risottino! Complimenti!
RispondiEliminaAnche io non conoscevo l'esistenza di questa erba ... chiederò se la conosce mia mamma visto che è bresciana e che anche lei credo da ragazza, con le sue sorelle e la loro mamma, magari si dilettava a raccoglierla.
Attendo anche io la frittata ... adoro mangiarla bella alta e sofficiosa con l'aggiunta della verdura tagliuzzata!
A presto
Monique
Un'erba ci cui non conoscevo l'uso in cucina.. grazie per il suggerimento! Andrò a cercarla attorno ai muretti nel sottobosco non lontano da qui! ;-) ho cercato su wikipedia e immagini, e dai fiori la riconosco, è comune anche da noi, e da piccoli ci divertivamo a farne "scoppiare" fra le mani, i fiori non ancora aperti, che facevano un leggero botto.
RispondiEliminaBellissimo il risotto complimenti!!
Adoro i post sulle erbe spontanee, io settimana scorsa ne ho raccolto un cesto pieno e ci ho mangiato tutta settimana, ho in serbo ancora 3/4 ricette da pubblicare. Con la silene ci ho fatto una fantastica frittata.
RispondiEliminaBuonissimo questo risotto, il prox we ne prenderò ancora e lo farò.
Saluta la tua adorabile mogliettina.
Kika
Anche dalle mie parti in campagna si usavano moltissime erbe di campo in minestre varie. Purtroppo non ho mai imparato a conoscerle. Qui in Marocco invece ho scoperto di avere in giardino un'erba buonissima, che si cucina come verdura, ripassata in padella con spezie varie...buonissima!
RispondiEliminagrazie di questo post e di questo risotto.
un enorme bacio a tutti
Opss, ma sai che non la conosco quest'erba? e dire che ho vissuto fino a pochi anni fa proprio in zona..mahhh, vado subito a documentarmi :)) chissà che buono il risottino..un abbraccio e a presto ;)
RispondiEliminaavevo giuta in progamma un risutin in settimana...ma questi virzuli me li scordo in città... Una delle cose più belle di abitare fuori città è proprio quella di inoltrarsi nei prati e cecare erbe commestibili e poi via con la fantasia!
RispondiEliminaun abbraccio e buona settimana,Vale
io, dato che in natura non è più comune come un tempo, la silene la coltivo in giardino, come altre erbe, e cresce benissimo. Così è anche a portata di mano quando serve. Potete provare anche se non siete esperti di giardinaggio perchè è molto facile. Anch'io ho preparato una frittata da pubblicare, spero di riuscirci
RispondiEliminaanche io amo molto cucinare le erbe spontanee (e i fiori ;)) salvo poi avere poco tempo per approfondire la conoscenza x la raccolta, però ho un bel librino che mi aiuta e la silene è citata... e questa foto piena di cremosità mi accende una lampadina :))
RispondiEliminaUn bacione!
appena la trovo, finisce in un risotto, garantito!! Grazie Gianni e benvenuto nel clan :-)
RispondiEliminaHo cambiato la foto non sono capace come dice lei
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