Che io sappia non ho mai mangiato la torta frangipane e, pertanto, non ho ricordi per poter scrivere qualcosa di inerente.
Ho perciò deciso di raccontare un episodio successo diversi anni fa in un periodo in cui non riuscivo a mangiare praticamente nulla.
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Non era un bel periodo. Ho sempre dormito abbastanza poco, 5-6 ore per notte, ma allora faticavo molto a prendere sonno e bastava un nulla per svegliarmi e passare il resto della notte in bianco. In aggiunta, la maggior parte della volte che mi sedevo a tavola per pranzo o cena dopo un paio di bocconi mi si chiudeva lo stomaco e non riuscivo a mangiare altro. Il medico mi aveva rassicurato: "Non è nulla di grave, solo un po' di stress. Cerca di riposare e rilassarti e vedrai che passa!".
All'epoca oltre al mio lavoro quotidiano, per 3-4 sere alla settimana, davo una mano al papà del mio amico Luciano, che aveva uno Studio di progettazione idraulica.
Una di queste sere, mentre ero in Studio, arriva Luciano, mi dice che non aveva ancora cenato e mi chiede di accompagnarlo in un locale che ogni tanto frequentavamo. Avevo già terminato il mio lavoro per cui lo accompagnai volentieri anche perché a casa non ero riuscito a mangiare nulla e speravo che, forse, facendogli compagnia, mi venisse voglia di mangiare.
Al nostro arrivo nel locale vediamo una tavolata di una decina di persone quasi tutte conosciute che ci invitano ad accomodarci con loro. Mi sedetti di fronte ad una ragazza che non conoscevo e che, a prima vista, pensavo avesse 4-5 anni meno di me. Avevano appena terminato l'antipasto, attendevano il primo e poi ci sarebbe stata una grigliata mista. In previsione della grigliata ordinai la, per noi bresciani, classica minestrina sporca (brodo di carne con fegatini tritati).
All'arrivo dei primi iniziai a mangiare ma dopo un paio di cucchiaiate il mio stomaco mi diede inequivocabili segnali di non voler accettare altro.
La ragazza di fronte a me mi chiese il motivo per cui non mangiassi e, per sommi capi, le spiegai la situazione.
Mi disse che era una insegnante di yoga e che se tutto era davvero dovuto allo stress, lei, o meglio, lo yoga poteva essermi d'aiuto.
Le spiegai che mi era sempre piaciuto provare nuove esperienze soprattutto se relative all'attività fisica e allo sport ma lo yoga non lo vedevo proprio adatto a me.
Lei insistette spiegandomi che non dovevo credere che lo yoga fosse solo il mantenere per molto tempo la stessa posizione ascoltando sottofondi musicali più o meno rilassanti ma che, soprattutto con il metodo Iyengar che insegnava lei, si trattava di una disciplina molto più complessa e, all'inizio, decisamente impegnativa. Confesso che mi veniva da ridere a sentire queste parole ma non sarebbe stato carino farlo realmente di una disciplina per me assolutamente sconosciuta.
Mi invitò più volte ad andare a provare un paio di lezioni per poi decidere se praticarlo e alla fine cedetti;<Za confesso che accettai soprattutto perché lei era decisamente carina.
Mi accordai quindi con Nadia per una serata della settimana successiva e, naturalmente, Luciano pensò bene di accodarsi.
Arrivammo puntuali (strano con Luciano), ci cambiammo e fummo presentati alle altre persone del corso. Nadia ci indicò i nostri tappetini con a fianco un plaid, una cinghia di circa un metro e mezzo ed un parallelepipedo di legno che aveva i tre lati di lunghezza diversa. Notai che eravamo i soli ad avere questa dotazione per cui chiesi a cosa servivano e mi rispose che, vista la nostra struttura fisica (allora pesavo 86 kg) e che eravamo principianti, ci avrebbero aiutato a fare alcune delle posizioni (āsana).
Iniziammo con la posizione della montagna (Tādāsana) per proseguire con molte altre; fu un'ora davvero intensa e per niente noiosa anche perché le posizioni erano sempre consequenziali ed si riusciva a percepire una certa armonia nei propri movimenti.
Al termine delle asana ero stanco ma soddisfatto perché con gli "aiuti" forniti da Nadia ero riuscito a fare tutto in maniera accettabile. A quel punto Nadia ci disse che avremmo completato la lezione con un esercizio di rilassamento. Ci fece posizionare schiena a terra con il sedere contro il muro facendoci piegare le gambe, inizialmente distese verso il soffitto, portando i piedi il più possibile a contatto dei glutei. Sentivo i muscoli anteriori della coscia tesi all'inverosimile e dolevano alquanto.
"E questa è una posizione rilassante?" chiesi.
"Non ti preoccupare che passa subito". rispose.
Aveva messo una musica new age molto rilassante, abbassato le luci, e cominciò a voce abbastanza bassa: "Chiudete gli occhi ... ora sentite il vostro corpo ... sentite che i muscoli della coscia si rilassano e non fanno più male (era vero) ... sentite il vostro intestino che si abbassa e si posa sul pavimento ... anche il vostro stomaco si abbassa .........
Quando riaprii gli occhi sentivo solo il sottofondo musicale. Dopo qualche istante Nadia mi disse di aspettare ancora un minuto poi di mettermi a sedere lentamente. Quando lo feci mi guardai intorno non c'era nessuno, c'era solo lei che mi guardava sorridendo.
"Ti sei addormentato ... russavi persino ... sei rimasto così una mezz'oretta ... gli altri sono già andati ... ti riaccompagno io a casa."
Improvvisamente, così come erano apparsi, i miei problemi di insonnia e di digestione mi abbandonarono.
Ho frequentato i corsi di Nadia nei due anni successivi poi per vari motivi non ho più potuto ma spesse volte mi dico che dovrei ricominciare perché in quel periodo mi sono sentito bene con me stesso ed il mio corpo.
Ancora adesso se mi capita di non riuscire a prendere sonno assumo una posizione che mi ha suggerito Nadia e dopo pochi minuti ... dormo.
Lo yoga è stato una grande scoperta e da allora lo consiglio a tutti.
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Quando ho letto il post di Ambra in cui lanciava la sfida confesso che non mi sono entusiasmato.
Finora ho passato una sola volta l'MTC ed è stato il mese in cui si doveva preparare il Danubio anche se poi l'ho fatto a dicembre quando l'MTC non c'era e ne sentivo la mancanza.
Da allora questa è stata la volta che più sono stato tentato di passare l'appuntamento dell'MTC. Non avevo idee. Non riuscivo a focalizzare nulla che mi soddisfacesse. Se poi aggiungo che sono a dieta e che a nessun'altro in famiglia oltre a me piacciono creme o impasti con le mandorle, il quadro si faceva sempre più desolante.
Ho anche pensato che, visto che le altre partecipanti all'MTC questa volta si sono scatenate con più ricette, Alessandra, Daniela, Ambra e Giorgia avrebbero avuto già abbastanza da fare.
Poi ho pensato che la composta d'ananas, di per sé dolce, con l'aggiunta della nota amara del succo d'acero, con la sferzata leggermente piccante dello zenzero e la punta di acidità del limone, poteva essere un abbinamento perfetto con la frangipane.
Per cui mie care vi tocca anche la mia.N.B.: Un grazie ad Emanuela che mi ha aiutato preparando la crema frangipane.
Con questa ricetta partecipo al contest di Menù Turistico - MT Challenge di aprile 2012
INGREDIENTI (per 4 persone)
Pasta frolla
200g di farina 0
100g di zucchero semolato
100g di burro
1 uovo
1 pizzico di sale
Scorza grattugiata di mezza arancia
Crema frangipane
100g di mandorle pelate
100g di burro appena ammorbidito
100g di zucchero semolato
1 uovo
30g di fecola di patate
Composta d'ananas
Polpa di 2 ananas
150 g di zucchero semolato
1 mela Grammy
Succo di un limone
Un pezzetto di zenzero grattugiato
1 cucchiaio di succo d'acero
Con queste dosi me ne è avanzata un vasetto ca.PREPARAZIONE
Frolla
Mettere la farina, il burro freddo a tocchetti,
lo zucchero ed il sale nel bicchiere della planetaria e, utilizzando la foglia, azionarla fino ad ottenere un composto sbriciolato.
Aggiungere la scorza d'arancia grattugiata e l'uovo leggermente sbattuto ed incorporarlo velocemente al
composto. Quando sarà ben incorporato formare una
palla, avvolgerla nella pellicola e metterla in frigorifero per circa un'ora.
Trascorsa l'ora stendere la frolla in uno strato sottile e utilizzarla per foderare una tortiera
(io in alluminio usa e getta) imburrata ed infarinata. Con una forchetta bucherellare il fondo e mettere
un foglio di carta forno con dei fagioli fino a coprire tutta la base.
Mettere nel forno preriscaldato a 180° per 10 minuti, quindi togliere i
fagioli e la carta forno e infornare di nuovo per altri 5 minuti ca.
Crema frangipane
Tritare finemente le mandorle nel mixer con 2 cucchiai di zucchero.
Con un frullino montare il burro con il resto dello
zucchero fino ad ottenere una crema spumosa, aggiungere l'uovo
leggermente sbattuto quindi aggiungere, poco per volta, le mandorle tritate la fecola di patate continuando a montare.
Composta d'ananas
Estrarre la polpa dall'ananas eliminando il torsolo centrale.
Tenere da parte due fette d'ananas per la decorazione.
Tagliare a pezzetti piccoli la polpa d'ananas e metterla in una pentola di dimensione adeguata.
Spelare ed eliminare il torsolo della mela, tagliarla a pezzettini ed aggiungerla all'ananas.
Pulire un pezzetto di zennzerlo quindi grattugiarlo ed aggiungerlo alla frutta.
Mettere sul fuoco e portare lentamente ad ebollizione; aggiungere lo zucchero e lo zenzero e continuare a cuocere mescolando continuamente la composta.
Fare cuocere per circa mezz'ora quindi, se la frutta non si sarà del tutto spappolata, frullare la composta con il mixer ad immersione.
Aggiungere il cucchiaio di sciroppo d'acero e fare cuocere fino ad ottenere un composto abbastanza denso (fare la prova del piattino come si fa con le confetture). Spegnere e fare raffreddare.
Assemblaggio
Distribuire la composta sul fondo della torta formando uno strato pari a circa metà dell'altezza del bordo di frolla. Coprire con la crema frangipane livellandola bene
con una spatola formando uno strato
omogeneo. Posizionare al centro una fetta d'ananas e intorno, a raggiera, degli altri pezzetti. Negli spazi lasciati libero dall'ananas distribuire i pistacchi tagliati grossolanamente.
Infornare a 180° per
circa 20-25 minuti e, comunque, fino a quando non sarà ben dorata la
superficie. Fare raffreddare.
passo rapidamente per cuiriosare la tua bellissima frangipane, con la promessa di tornare domani a leggere il tuo post "stressato" :-)
RispondiEliminala ricetta, credo che sia una delle poche cose per le quali mangerei l'ananas, per il quale non vado affatto matta.
baciotti.
torno domani!
ma lo yoga funzionerà anche al contrario??? in questo periodo mangio troppo e dormirei sempre!!!!....bella la tua crostata
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaMi piace la tua spiegazione della scelta degli ingredienti che hai voluto usare: mi piace anche il risultato che hai ottenuto!
RispondiEliminaGrazie
Dani
PS interessante l'approccio con lo yoga..
Uguale a te: frequentato corsi per sei mesi- e la vita mi ha sorriso, le ansie si sono placate, ero carica di energie, andavo a dormire stanca, ma mi svegliavo riposata e vogliosa di mettere la quarta. Poi ho smesso- e ogni volta mi chiedo perchè non riprendo, a maggior ragione in questo periodo che mi vede ridotta ad uno straccio, sotto tutti i punti di vista.
RispondiEliminaPassando all'mtc, men male che non era nelle tue corde, la ricetta di questa sfida! io resto incantata, ogni volta, non solo dall'accostamento dei sapori, ma proprio dalla tua grande abilità manuale. Hai la "cucina nelle mani", sai fare di tutto e, per giunta, pure bene. Giova avere una moglie come Emanuela, che ti segue e ti aiuta: ma deve essere un'esperienza davvero coinvolgente, vederti cucinare: lo penso ogni volta che passo di qui, e stasera ancora di più.
L'ananas non è facile da abbinare alle mandorle, ma hai smussato gli angoli con le mele, lo zenzero e il tocco goloso dello sciroppo d'acero, per un risultato finale che fa dire chapeau, senza se e senza ma.
Grazie, come sempre, per tutto!
non potevi mancare, bravo come sempre....ciao.
RispondiEliminabellissimo il racconto.. lo yoga ha molto risvolti imprevedibili e di fondo sempre molto positivi
RispondiEliminaCome anche farti immaginare e realizzare una torta come questa, che bei sapori!
hai coniugato dei gusti particolari ma in modo splendido...l'ananas e la mela verde assieme mi garbano assi...bravo Gianni!
RispondiEliminaLo yoga non lo conosco purtroppo..ho sempre cercato di partecipare a qualche corso ma gli orari erano improponibili..le 10 del mattino, le 16 del pomeriggio...ma la gente non lavora più? Me lo domando spesso quando porto di corsa il bimbo a scuola ..una sfilza di mamme che ciacolano e nessuna che corre..ma è mai possibile (io sono sempre in ritardo!!!).
Dopo tutta sta chiacchierata, di' la verità, si capisce che ho bisogno di un corso, vero? bacioni!
à
Ho provato solo una volta a fare una lezione di yoga e le cose sono due: o non fa per me o eseguito così male gli esercizi che per due giorni sono stata male con la cervicale! Di certo non mi manca l'appetito soprattutto davanti a dolci così ben preparati e dal gusto interessante ^_^
RispondiEliminaUn abbraccio
Sonia
ho praticato yoga per due anni poi per le ben note cause ho dovuto smettere e mi manca molto, anche io mi addormentavo durante il rilassamento e tornavo a casa che mi sentivo leggera come ali di farfalla, cervicale e schiena ringraziavano!
RispondiEliminae io ringrazio te per questa versione di frangipane, l'ananas e lo zenzero mi mandano in estasi!
io non mi ci vedo prorpio a fare yoga nel vero senso della parola ma... mi chiedo quanto possa essere diverso dal corso preparto, quando ti insegnano a rilassarti, con sottofondo musicale, ti fanno concentrare sul tuo respiro e ti allontani così tanto dalla realtà che non ti accorgi che il tempo scorre.
RispondiEliminaLa tua frangipane è una meraviglia. La mia sai dov'è? dopo avere spatasciato la base fuori dal forno (ebbene sì), l'ho trasformata in un crumble e pazienza, questa volta è finita così:)))
ciaoooooooooo e buon we
un postre delicioso y las fotos son preciosas
RispondiEliminache bella storia (ma le tue lo sono sempre) e che ricetta strepitosa (idem)!!! un bacione e buona domenica :))
RispondiEliminaCiao sono paola e volevo dirti che questo post è delizioso, così come la tua frangipane. Se ti va c'è una sorpresa per te nel mio blog. Un abbraccio paola
RispondiEliminaCiao
RispondiEliminanon ho mai preparato la frangipane, mi sa che la devo fare perchè mi è salita l'acquolina alla visione della tua!!!
buon pomeriggio!
mamma mia che bontà... la assaggerei proprio volentieri una bella fetta in barba alle dietetorno a curiosare nel tuo bel blog..
RispondiEliminami sono accorta solo adesso che non mi ero iscritta tra i tuoi lettori.. ho rimediato..
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