sabato 23 giugno 2012

PASTA A CARRITTERA - PASTA ALLA CARRETTIERA


A metà degli anni '70 passai le vacanze estive in Sicilia con mio padre, mia sorella e mio fratello. Andammo a Castellammare del Golfo, in provincia di Palermo, occupando un appartamento al secondo e ultimo piano di una vecchia palazzina nel centro del paese di proprietà dei genitori della moglie di un amico di mio padre.
Passammo 3 settimane e, come sempre con mio padre, le vacanze prevedevano: mare (poco) e gite "culturali" nei dintorni. Alla fine di quella vacanza visitammo buona parte della zona occidentale della Sicilia tra cui: Palermo, Erice, Segesta, Monreale, Selinunte, Trapani, Scopello, Mazara del Vallo e tanti altri.
Purtroppo le tante fotografie fatte da mio padre in quell'occasione sono andate perdute tanti anni fa ma ho sempre delle nitide immagini nei miei ricordi.
Ricordo l'incredibile trasparenza dell'acqua di Scopello con le nuotate vicino ai faraglioni per pescare ricci di mare e stelle marine. I primi li mangiavamo immediatamente mentre le ultime, dopo averle osservate, le rimettavamo in mare.
Ricordo la quantità di reperti architettonici dell'antica Grecia a Selinunte e la bellezza del tempio e del teatro di Segesta.
Ricordo i lunghissimi viadotti presenti nei dintorni di Alcamo e Calatafimi dove sarebbe stato molto più economico realizzare una strada a raso ma, probabilmente, c'erano dei soldi che andavano spesi.
Ricordo le nuove case costruite a Gibellina dopo il terremoto di quasi 10 anni prima che erano finite ma disabitate con le famiglie che vivevano ancora nelle baracche di ferro con annesso orto e giardinetto; qualcuno diceva che, pur essendo finite, non erano state ancora assegnate; altri che gli assegnatari preferivano rimanere nelle baracche perché fino a quando restavano lì, non pagavano i serrvizi come luce, acqua e gas. Vai a sapere qual'era la verità!
Ricordo un laghetto poco più grande di uno stagno, non lontano da Segesta, dove fuori usciva un'acqua termale solforosa con temperatura che variava a seconda delle zone dai 40 ai 70°C. Feci 6 bagni in quell'acqua e, liberi di credermi, l'inverno successivo non contrassi mai il raffreddore che era ed è una conseguenza che mi accompagna da quando ebbi la broncopolmonite.
Ricordo che, dovendo riparare una materia a settembre, mio padre mi svegliava alle 6 del mattino e fino alle 8 stavo sulla terrazza a studiare; in quelle ore, per strada, passavano delle donnine che vendevano di tutto ma solo un prodotto. Chi vendeva i pomodori, chi le patate, chi la frutta, chi il pesce. La cosa curiosa è che non scendevi in strada ma calavi una corda con appeso un cestino di vimini e dentro mettevi 500 lire o multipli perchè il prezzo era fisso, cambiava la quantità di prodotto che veniva messa nella cesta.
Ricordo la gente siciliana , forse un poco restia all'inizio, ma che poi diventa cordialissima e simpaticissima.
Ricordo 3 piatti che mi piacevano da impazzire: i babbaluci, lumachine di mare con aglio e prezzemolo; le crastuna, grosse lumache di mare con sugo di pomodoro; la pasta a carrittera.

Quando ho scoperto che tra le ricette di Terry del blog Fornelli Profumati, blog Recipe-tionist per il mese di giugno, c'era la ricetta di questa pasta, non ho avuto dubbi su quale preparare.
La ricetta che conoscevo, rispetto alla versione di Terry, prevedeva l'utilizzo dei bucatini e tra gli ingredienti c'erano anche le olive nere. Ho preferito mantenere gli ingredienti della versione di Terry ma utilizzando i bucatini.


Annotazioni
  • Le quantità di aglio, peperoncino e basilico sono a descrezione.
  • La ricetta prevede l'uso di tanto aglio tritato finemente e poi aggiunto ai pomodori. Io, per rispetto ai commensali, ho preferito schiacciarlo ed eliminarlo prima di aver condito la pasta.
  • Adoro sia il basilico che il peperoncino per cui ho abbondato di questi ingredienti.
  • Di norma preferisco sempre togliere la pelle ai pomodori ed eliminare la parte interna ed a maggior ragione quando non ne è prevista la cottura.
 

 Con questa ricetta partecipo a "The Recipe-tionist" di Giugno ospitato da Fornelli Profumati

INGREDIENTI (per 4 persone)
320 g di bucatini
600 g di pomodori
4 grossi spicchi d'aglio
Ricotta salata da grattugiare
Basilico
Olio extra vergine di oliva
Peperoncino
Sale
Peperoncino

PREPARAZIONE
Mettere sul fuoco un pentolino con acqua e fare bollire; preparare una ciotola con acqua e ghiaccio.
Prendere i pomodori ed incidere a croce la parte opposta al picciolo. Immergere uno alla volta i pomodori nell'acqua bollente e dopo circa 20-30 secondi, a seconda della dimensione, toglierli ed immergerli nell'acqua ghiacciata. Lo shock termico consente di spelare senza fatica i pomodori.
Tagliare i pomodori in quarti, eliminare l'acqua ed i semi interni, quindi tagliare la polpa a dadini.
Riporre la dadolata in una ciotola.
Tritare grossolanamente il basilico ed aggiungerlo ai pomodori; mescolare bene con una forchetta.
Pelare l'aglio, schiacciarlo con la lama di un coltello e versarlo nella ciotola.
Aggiungere al tutto sale, peperoncino e olio extra vergine d'oliva quindi mescolare bene, coprire con la pellicola e fare riposare in frigorifero per almeno 3-4 ore.
Fare cuocere in abbondante acqua salata i bucatini, scolateli e conditeli a freddo con la dadolata a cui sarà stato tolto l'aglio.
Versare le porzioni nei piatti, grattugiare abbondante ricotta salata e guarnire con foglie di basilico.

4 commenti:

  1. Hai fatto un racconto di quella tua vacanza che ho rivisto queil luoghi...quel mare, quei templi...... e sento anche il profumo di questi bucatini, mi sa che ora obbligherò Terry a cucinarmeli quanto prima, buona serata Gianni .... ciao Flavia

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  2. Complimenti per il racconto della tua vacanza e complimenti doppi per questo freschissimo piatto!

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