Al termine del blog tour nella zona di produzione del Pecorino Toscano DOP siamo stati invitati a partecipare ad una sfida: il Challenge Mai dire mai.
I partecipanti alla sfida sono 24 food blogger a cui sono stati abbinati 12 ingredienti (lo stesso ingrediente ogni 2 food blogger) e devono realizzare una ricetta abbinando l'ingrediente assegnato con il Pecorino Toscano DOP fresco o stagionato.
Quando ci sono stati comunicati gli ingredienti contrariamente a tutti gli altri mi ero augurato di vedermi assegnato il piccione sia perché non l'ho mai cucinato ma vorrei prima o poi provare, sia perché mi era subito venuta in mente una ricetta: Ravioli ripieni di piccione con fonduta di pecorino.
Per le prime due settimane, quando pensavo a cosa avrei potuto preparare, avevo il vuoto assoluto. Non mi veniva in mente niente di decente.
L'altro giorno mi sono detto che avevo voglia di mangiarmi degli involtini. Normalmente all'interno metto del formaggio fondente e una foglia di salvia, passo l'involtino nella farina e poi in padella nel burro.
Ho pensato di partire da quella ricetta con alcune varianti. All'interno ho pensato di mettere dei bastoncini di Pecorino Toscano DOP fresco con una spolverata di salvia tritata mentre all'esterno, dopo aver passato l'involtino nella farina di passarlo nell'uovo sbattuto e nel pane grattugiato così da avere una sorta di involtino alla milanese. In questo modo l'impanatura croccante mi compensa la morbidezza della carne e del formaggio.
Una volta deciso come utilizzare il formaggio restava da decidere come utilizzare l'uva. Sono comunque partito deciso che l'uva doveva essere un complemento, un contorno, rispetto alla componente in cui c'è il Pecorino Toscano DOP. Avevo pensato ad un'insalatina con iceberg, ravanelli, noci e uva ma mi sembrava banale. Ho poi pensato di fare una composta ci uva aromatizzata allo zenzero ma non mi convinceva. Volevo qualcosa di particolare, qualcosa di insolito.
Ieri stavo facendo la spesa quando ho visto delle cipolline borrettane in agro dolce. Da lì a decidere di fare dell'uva agrodolce il passo è stato immediato
Ho pensato che la leggera acidità dell'agrodolce avrebbe aiutato a smorzare il grasso della frittura.
Confesso che alla fine il risultato ottenuto mi ha soddisfatto ma, probabilmente, avrei dovuto diminuire lo zucchero perché l'uva era veramente molto dolce mentre l'avrei preferita più acidula.
Termino ringraziando il Consorzio del Pecorino Toscano DOP per avermi dato l'opportunità di questo confronto portandomi a fare una ricetta che probabilmente non avrei mai pensato.
INGREDIENTI (per 4 persone)
8 fettine di scaloppine di manzo
Pecorino Toscano DOP non troppo stagionato
100 g di burro
2 cucchiai di olio extra vergine d'oliva
Qualche foglia di salvia
1 uovo
Farina bianca
Pane grattugiato
Sale
Pepe
400 g di uva bianca
200 g di aceto bianco
100 g di vino bianco secco
120 g di zucchero semolato
Qualche bacca di ginepro
PREPARAZIONE
Lavare bene l'uva; togliere gli acini d'uva dal raspo, tagliarli in due ed eliminare i semi con la punta di un coltellino. Consiglio di scegliere gli acini più sodi.
In una padella antiaderente versare l'aceto, il vino; portare ad ebollizione, aggiungere le bacche di ginepro e lo zucchero e abbassare la fiamma al minimo. Quando lo zucchero si sarà sciolto aggiungere l'uva, mescolare delicatamente in modo che tutta sia bagnata dal liquido. Continuare la cottura a fiamma bassissima per una decina di minuti controllando che il tutto non asciughi.
Nel frattempo tagliare il Pecorino Toscano DOP in parallelepipedi con lato di 8-10 mm e altezza pari a poco meno della larghezza delle fettine di carne.
Tritare finemente qualche foglia di salvia.
Stendere le fettine, spolverarle con la salvia, posizionare il formaggio sul bordo della fettina di carne e avvolgerla formando un rotolino. Fermare il tutto con uno stuzzicadenti di legno.
In tre ciotole preparare la farina bianca, l'uovo sbattuto con una forchetta e il pane grattugiato.
Avendo usato un pane grattugiato ottenuto da pane toscano, per compensare ho salato e pepato l'uovo sbattuto.
Passare gli involtini nella farina bianca e attendere qualche minuto.
Intanto togliere l'uva, metterla in una ciotola e tenerla al caldo.
Alzare leggermente la fiamma con il liquido agrodolce facendolo ridurre della metà.
Attenzione a non ridurlo troppo altrimenti si avrà una sorta di caramello.
Passare quindi gli involtini nell'uovo bagnandoli su tutta la superficie quindi passarli nel pane grattugiato facendo attenzione che aderisca bene in ogni parte.
Mettere in una padella il burro con l'olio evo e farlo sciogliere quindi aggiungere gli involtini friggendoli su tutta la superficie. Quando saranno cotti mettere gli involtini a scolare su un foglio di carta assorbente ed eliminare lo stuzzicadenti.
Posizionare ad un lato del piatto gli acini d'uva, irrorarli con il liquido ristretto, aggiungere due involtini e completare con un rametto di salvia.
Ho pensato di partire da quella ricetta con alcune varianti. All'interno ho pensato di mettere dei bastoncini di Pecorino Toscano DOP fresco con una spolverata di salvia tritata mentre all'esterno, dopo aver passato l'involtino nella farina di passarlo nell'uovo sbattuto e nel pane grattugiato così da avere una sorta di involtino alla milanese. In questo modo l'impanatura croccante mi compensa la morbidezza della carne e del formaggio.
Una volta deciso come utilizzare il formaggio restava da decidere come utilizzare l'uva. Sono comunque partito deciso che l'uva doveva essere un complemento, un contorno, rispetto alla componente in cui c'è il Pecorino Toscano DOP. Avevo pensato ad un'insalatina con iceberg, ravanelli, noci e uva ma mi sembrava banale. Ho poi pensato di fare una composta ci uva aromatizzata allo zenzero ma non mi convinceva. Volevo qualcosa di particolare, qualcosa di insolito.
Ieri stavo facendo la spesa quando ho visto delle cipolline borrettane in agro dolce. Da lì a decidere di fare dell'uva agrodolce il passo è stato immediato
Ho pensato che la leggera acidità dell'agrodolce avrebbe aiutato a smorzare il grasso della frittura.
Confesso che alla fine il risultato ottenuto mi ha soddisfatto ma, probabilmente, avrei dovuto diminuire lo zucchero perché l'uva era veramente molto dolce mentre l'avrei preferita più acidula.
Termino ringraziando il Consorzio del Pecorino Toscano DOP per avermi dato l'opportunità di questo confronto portandomi a fare una ricetta che probabilmente non avrei mai pensato.
INGREDIENTI (per 4 persone)
8 fettine di scaloppine di manzo
Pecorino Toscano DOP non troppo stagionato
100 g di burro
2 cucchiai di olio extra vergine d'oliva
Qualche foglia di salvia
1 uovo
Farina bianca
Pane grattugiato
Sale
Pepe
400 g di uva bianca
200 g di aceto bianco
100 g di vino bianco secco
120 g di zucchero semolato
Qualche bacca di ginepro
PREPARAZIONE
Lavare bene l'uva; togliere gli acini d'uva dal raspo, tagliarli in due ed eliminare i semi con la punta di un coltellino. Consiglio di scegliere gli acini più sodi.
In una padella antiaderente versare l'aceto, il vino; portare ad ebollizione, aggiungere le bacche di ginepro e lo zucchero e abbassare la fiamma al minimo. Quando lo zucchero si sarà sciolto aggiungere l'uva, mescolare delicatamente in modo che tutta sia bagnata dal liquido. Continuare la cottura a fiamma bassissima per una decina di minuti controllando che il tutto non asciughi.
Nel frattempo tagliare il Pecorino Toscano DOP in parallelepipedi con lato di 8-10 mm e altezza pari a poco meno della larghezza delle fettine di carne.
Tritare finemente qualche foglia di salvia.
Stendere le fettine, spolverarle con la salvia, posizionare il formaggio sul bordo della fettina di carne e avvolgerla formando un rotolino. Fermare il tutto con uno stuzzicadenti di legno.
In tre ciotole preparare la farina bianca, l'uovo sbattuto con una forchetta e il pane grattugiato.
Avendo usato un pane grattugiato ottenuto da pane toscano, per compensare ho salato e pepato l'uovo sbattuto.
Passare gli involtini nella farina bianca e attendere qualche minuto.
Intanto togliere l'uva, metterla in una ciotola e tenerla al caldo.
Alzare leggermente la fiamma con il liquido agrodolce facendolo ridurre della metà.
Attenzione a non ridurlo troppo altrimenti si avrà una sorta di caramello.
Passare quindi gli involtini nell'uovo bagnandoli su tutta la superficie quindi passarli nel pane grattugiato facendo attenzione che aderisca bene in ogni parte.
Mettere in una padella il burro con l'olio evo e farlo sciogliere quindi aggiungere gli involtini friggendoli su tutta la superficie. Quando saranno cotti mettere gli involtini a scolare su un foglio di carta assorbente ed eliminare lo stuzzicadenti.
Posizionare ad un lato del piatto gli acini d'uva, irrorarli con il liquido ristretto, aggiungere due involtini e completare con un rametto di salvia.
Sul qualcosa di insolito che cercavi sicuramente ci sei riuscito, anzi direi davvero insolito l'uva da sola come contorno!!! Di certo l'involtino è mooooolto invitante!!!
RispondiEliminaPer forza ci hanno messo in competizione, perchè anch'io volevo il piccione, ricordi?
RispondiEliminaPoi pensa te, avrei fatto i cappelletti come fanno in Emilia, dove appunto mettono il piccione nel ripieno. Pure la ricetta sarebbe stata simile!
I tuoi involtini mi sono piaciuti un sacco.
dai che scappo a scrivere il post che è tardissimo!!!
In bocca al lupo. ;))))