venerdì 30 settembre 2011

PESCE SAN PIETRO ALLA PROVENZALE


Giovedì scorso sono andato a Nizza per lavoro e visto che mia moglie era in ferie mi ha accompagnato. Pensavamo di andare a pranzo con il nostro amico Albert e sua moglie Evelyne a Villeneuve sur Mer alla Gougouline, ristorante situato "letteralmente" in riva al mare. Già pregustavamo le frittelle di baccalà, la frittata di bianchetti, le ostriche ed io il San Pietro alla provenzale.


E' facile comprendere la nostra delusione quando abbiamo scoperto che la Gougouline non esiste più. E' stata demolita. E' vero che parte dei locali erano, pare, abusivi. ma il Comune ha pensato bene di ampliare il porto turistico e conseguentemente di imporre la demolizione del locale. Il proprietario, più vicino agli 80 anni che ai 70, ha comunque deciso di aprire un locale in collina ma sicuramente non potrà essere la stessa cosa.
Alla fine Albert ci ha offerto il pranzo allo Sporting di Nizza, ristorante sulla spiaggia, lungo la Promenade des Anglais, vicino all'hotel Negresco.
Quando ho visto i prezzi sul menù, anche se non pagavo io, mi è venuto un coccolone. Con la stessa cifra avremmo mangiato due volte alla Gougouline e, devo essere sincero, molto meglio. Ma tant'è.
Domenica ho quindi deciso di preparare il San Pietro alla provenzale con contorno di pomodorini e patate. Proprio come veniva servito alla Gougouline.


Questa ricetta può essere preparata anche con altri filetti di pesce come branzino, orata, merluzzo, ecc.
Le erbe per la preparazione del misto provenzale ed i pomodorini provengono dal mio orto.
Dimenticavo, anche la lavanda è del mio giardino.

sabato 24 settembre 2011

PANE DEL SABATO PER UN'AMICA

Ringrazio i miei genitori e tutti quanti hanno contribuito alla mia educazione soprattutto perché mi hanno insegnato il rispetto per gli altri e per le loro idee.
Per questo non riesco a sopportare chi discrimina il prossimo per, a titolo di esempio, diversità del colore della pelle, provenienza etnica, menomazioni fisiche e mentali, orientamenti sessuali, idee politiche e pratiche religiose differenti dalla propria.
Se immaginiamo che la convivenza civile sia una piramide, il rispetto degli altri ne è la base, le fondamenta.
Non puoi salire ai piani successivi se prima non hai completato e rinforzato le fondamenta. Certo puoi pensare di continuare costruire, salire sempre più in alto, ma se non hai realizzato delle buone fondamenta, prima o poi tutto crolla.
Penso che non sia discriminando ma dialogando che puoi portare avanti le tue idee, le tue convinzioni. Raffrontandoti e discutendo puoi crescere tu e può crescere chi dialoga con te. E se sei convinto delle tue idee, dei tuoi principi è giusto che tu cerchi il confronto ed il dialogo. Ma non lo puoi fare in forma anonima; DEVI metterci la faccia.
Per questo mi ha dato molto fastidio leggere su FB che un'amica riceve dei commenti anonimi sul suo blob in cui vengono fatte critiche gratuite ed offese del tipo: "insulti razzisti sui piatti ebraici, che le torte escono crude, che la vellutata di avocado fa schifo, che non sa scrivere sul blog, etc.".
Non voglio fare l'avvocato difensore, anche perché non ne ha bisogno, però scrivere insulti, fare critiche su piatti che non hai mangiato, su come scrivi sul blog il tutto mantenendo l'anonimato, lo ritengo di una meschinità rara.
Non ti piace quello che viene proposto su quel blog? Puoi benissimo non andarci più! Non è una medicina vitale, puoi benissimo farne a meno.
Se vuoi fare qualche critica devi avere il coraggio, macché coraggio, l'educazione di mettere la tua identità. 
Qualche tempo fa mia moglie ed io eravamo da poco iscritti a FB ed Emanuela ricevette la richiesta di amicizia da parte di un certo "Man the best" con dei messaggi che indicavano inequivocabilmente che la conosceva. Ora, per me non è un problema che tra gli amici di Emanuela ci siano persone che ha conosciuto prima di me (tra i suoi amici c'è anche il suo ultimo ex). E la cosa è reciproca. Non più tardi di un mese fa abbiamo invitato a pranzo la mia ex moglie con il suo compagno ed abbiamo trascorso una piacevolissima domenica. La cosa che ci infastidiva è che questo insisteva senza rivelare la propria identità fino a quando Emanuela, veramente stufa, mi ha chiesto di scrivere io la risposta all'ultimo messaggio. Non ho scritto cose particolari ho solo detto che era "the best" solo nel nickname, che non lo ritenevo un uomo visto che si nascondeva (da cosa?) dietro l'anonimato e che, se voleva, poteva rivelare la propria identità e Emanuela avrebbe deciso se accettare "l'amicizia" altrimenti, se avesse continuato, Emanuela si sarebbe rivolta a FB. Non ha più inviato messaggi.
Per questo, Eleonora, ti dico FREGATENE. Hai tante persone che apprezzano quello che fai e come lo fai, per cui, continua così.
E per dimostrarti la mia solidarietà ho deciso di realizzare questo pane tradizionale ebraico.
La ricetta è stata ricavata in rete da vari siti per cui chiedo scusa anticipatamente se ci sono degli ingredienti o dei passaggi non coerenti alla ricetta originale.



mercoledì 21 settembre 2011

RACCOLTA "SANDWICHES HOT AND COLD"

Ripubblico il post per mantenerlo nella prima videata del blog e per comunicarvi che le bottiglie in premio saranno della Cantina Mirabella di Rodengo Saiano (BS).

DAI, MANCANO POCHI GIORNI, CONTRIBUITE ALLA RACCOLTA

A marzo quando ho indetto il mio primo contest ero indeciso tra due temi e, alla fine, anche su consiglio dell'amica Eleonora (Burro e miele), ho optato per la cucina etnica.
Ma è rimasto il desiderio di proporre qualcosa con l'altro tema.
Lo scorso anno ho visto una serie di trasmissioni televisive dove chef rinomati proponevano la loro versione di ... PANINI e la loro preparazione non aveva nulla da invidiare a piatti, diciamo così, convenzionali.
Per cui mi sono detto "se si cimentano loro che sono chef affermati perché non dovrebbero provarci le/i blogger".
Tra l'altro l'estate è la stagione nella quale più volentieri ci si prepara un panino.
Per questo vi propongo di partecipare alla raccolta SANDWICHES HOT AND COLD


Ho pensato di suddividere la raccolta in 3 gruppi:

Panini caldi
Panini freddi
Bruschette

Le regole sono:
  • E' obbligatoria la pubblicazione sulla home page dei vostri blog e nel post con la ricetta, del banner della raccolta con relativo link a questo post.
  • Non è obbligatoria la preparazione del pane.
  • Oltre al pane devono essere presenti almeno altri 3 ingredienti esclusi i condimenti.
  • Può partecipare chiunque: chi ha un blog metterà un commento a questo post con il link della ricetta; chi non ha un blog potrà mandarmi ricetta e fotografia a pitt0359@libero.it
  • Le ricette dovranno essere corredate da almeno una fotografia.
  • Valgono solo ricette pubblicate dal 1 gennaio 2011.
  • Si può partecipare con massimo 5 ricette per blog ma se più di 2 almeno una dovrà essere pubblicata dopo l'1 luglio 2011.
  • La scadenza è venerdì 30 settembre alle ore 23,59.
Non è una gara ma ho previsto comunque di sorteggiare dei premi e ognuno sarà composto da 2 bottiglie di Franciacorta (la cantina non l'ho ancora decisa).
I premi saranno, per ogni categoria, 1 fino a 30 ricette ricevute, 2 fino a 60 ricette ricevute, 3 fino a 90.
Ogni ricetta avrà un numero in ordine di invio e i vincitori saranno sorteggiati mediante le estrazioni del Lotto di sabato 1 ottobre 2011 nelle seguenti ruote:

Panini caldi : Napoli riserva Palermo - Bari
Panini freddi : Milano riserva Torino - Venezia
Bruschette: Roma riserva Firenze - Genova

Per il sorteggio sarà considerato il primo numero valido (ad asempio: Bruschette n° 45 ricette - Estrazione Roma 73 - 22 - 59 - 86 - 12 - Vincono le ricette n° 22 e n° 12)

Al termine preparerò un pdf scaricabile liberamente.

Mi auguro che partecipiate in tanti e, mi raccomando ... stupiteci.

Su suggerimento di Pippi ho deciso che verrà premiata anche la migliore ricetta indistintamente dai gruppi. La scelta sarà ad insindacabile giudizio del mio amico Andrea perché:
  • lavorando a Milano con poco tempo per l'intervallo per il pranzo, spesso si vede quasi costretto a pranzare a panini
  • qualche tempo fa mi ha proposto una gara tra amici su chi preparava il miglior panino.
NB: E' persona incorruttibile ... con gli uomini, con le donne ... mahhhh (Ciao Daniela)

Elenco ricette partecipanti:

lunedì 19 settembre 2011

MACEDONIA CON NAMELAKA AL BASILICO



Aprile 1977
E' sera e sto aspettando il mio amico Luciano; oggi si corre il 1° Rally 1000 Miglia e abbiamo deciso di andare a vedere una prova speciale. Nessuno di noi ha ancora la patente quindi abbiamo optato per la prova più vicina alla città: le mitiche Coste di Sant'Eusebio che verranno percorse in senzo inverso rispetto alla prestigiosa cronoscalata. Arriva Luciano, come al solito in ritardo, e prendiamo la corriera per Caino. Arriviamo in piazza e ci incamminiamo verso il passo. Ci attendono 5 km in salita. Decidiamo presto di provare a fare l'autostop e subito si ferma un tipo alla guida di una 126. Luciano ed io siamo grandi  uguali (183 cm per 80 kg) per cui decidiamo che all'andata starà lui davanti ed io al ritorno.
Mi ritrovo seduto dietro con le ginocchia all'altezza delle orecchie ed il tipo va ad una velocità tale che se ci fosse qualcuno in bicicletta probabilmente ci sorpasserebbe nonostante la salita. Arriviamo a destinazione e ci sediamo su un gard-rail in attesa del primo passaggio. Dopo più di un ora sentiamo l'approssimarsi della prima vettura e vediamo il monte opposto illuminato dalle sventagliate di fari. Il rumore è talmente forte che nonostante sia ancora distante possimo chiaramente capire le accellerazioni e le scalate. All'improvviso eccola apparire e illuminare come se fosse giorno. E' la Porsche Carrera bianca e arancione di Cane (arriverà secondo). Abbiamo appena finito di vedere allontanarsi la prima ed ecco che appare la seconda e così via fino all'ultimo concorrente.
E' passata la mezzanotte; non ci sono corriere fino al mattino per cui decidiamo di vedere il secondo passaggio. C'è da aspettare più di due ore e fa abbastanza freddo.
Entriamo nel bar; è stracolmo di gente ma riusciamo a sederci ad un tavolo. Vorrei dormire un poco ma Luciano ha paura che ci rubino qualcosa (cosa non si sa) quindi propone: "Dormiamo 10 minuti ciascuno". Comincia lui e dopo 10 minuti lo sveglio. Mi appoggio al tavolo e, nonostante i suoi tentativi, mi risveglio dopo più di un ora. Decidiamo di uscire ed attendere i passaggi. Fa freddo; io indosso un giubbino mentre Luciano ha un eskimo. Toglie la parte impermeabile, me la porge e si tiene la parte di pelo. Passano pochi minuti e comincia una leggera pioggerellina, rada ma fastidiosa.
Dalla bocca di Luciano escono parole irripetibili ma non mi chiede la parte impermeabile.
Arriva la prima vettura, la Fiat 131 di Pasetto, che vincerà la gara.
E' l'alba e sono finiti i passaggi. Ci incamminiamo verso Caino e facciamo l'autostop. Siamo "fortunati". Si ferma una 124 e stavolta io salgo davanti. Strano, fa un freddo cane ed il tipo viaggia con tutti i finestrini abbassati. Mi volto verso di lui e domando: "E' andato anche lei a vedere il rally?". Quello mi guarda e dice: "No. Io sono andato a bere". In quel momento vengo investito da una alitata maleodorante. E' completamente ubriaco. Mi zittisco. Luciano mi mette una mano sulla spalla. Vorrei che la strada fosse un rettilineo e non tutta a tornanti.
Ci dice che sta andando a Brescia e se vogliamo essere riaccompagnati a casa. Nonostante
abbia ricominciato a piovere ci facciamo lasciare nei pressi dello stadio e poi 3 km di corsa a piedi. Arriviamo e vediamo il padre di Luciano che ci viene incontro.
Realizzo che non ho avvisato che sarei rientrato tardi.
Luciano mi dice: "Adesso vedrai tua madre".
Ci separiamo. Suono il campanello e vengono ad aprirmi mia madre e mia sorella. Sono fradicio. Mentre mi spoglio mia madre dice di tutto però mi aiutano ad asciugarmi e mi spediscono a letto.
Mi alzo a mezzogiorno ma, stranamente, non ho fame. Mangio solo una macedonia e poi torno a letto.
Alla sera arriva Luciano. I suoi genitori per punizione l'hanno costretto a studiare tutto il giorno. E' preoccupato perchè non osa pensare alla mia punizione. Quando lo viene a sapere se ne va. Non mi parlerà per due giorni.
N.B.: Ogni fatto raccontato è realmente accaduto.



Per l'MTC di settembre Fabiana ha dato come tema la macedonia e di per se sarebbe un compito anche semplice se non fosse per ... Fabiana. Quello che propone nel suo blog Tagli e intagli non sono ricette, o meglio, non sono solo ricette, sono opere d'arte e per vedere quanto ho ragione vi invito, se non l'avete mai fatto, a fare un giretto nel suo blog.
Mi sono detto che era impensabile realizzare qualcosa che solo potesse avvicinarsi a quello che propone Fabiana però io penso che il bello dell'MTC sia il fatto che ti invita sempre a fare qualcosa di diverso ed in fondo a sfidare te stesso. Ed è la cosa che mi affascina, che più mi stimola in ogni aspetto della vita. Cosa c'è di meglio che sfidare e superare se stessi?
Per cui ho curiosato nei tutorial proposti da Fabiana e ho deciso che potevo riuscire anch'io a fare un cigno con una mela, un topolino con un limone, un fiore con l'ananas.



Sono soddisfatto del risultato ottenuto anche se, nonostante le precauzioni, leggi acqua ghiacciata acidulata, al momento della fotografia, la mela cominciava un poco ad annerire.
Per questo un grosso ringraziamento a Fabiana per avermi introdotto in un campo che mi era assolutamente sconosciuto.


Con questa ricetta partecipo al contest di Menù Turistico - MT Challenge di settembre


sabato 17 settembre 2011

LINGUINE MARE E MONTI



Ad aprile scorso ho pubblicato una ricetta per partecipare al contest "Se tu fossi una ricetta" del blog Juls' Kitchen. Questa ricetta erano gli Spaghetti allo scoglio.
Anche se quella era la ricetta che penso possa identificarmi non mi allontano dalla verità se dico che questa pasta che aggiunge ai prodotti del mare, funghi e Parmigiano Reggiano, sia una delle mie preferite. Purtroppo dalle mie parti in questo momento non si trovano funghi (speriamo in qualche acquazzone) e nei negozi ci sono solo funghi porcini di provenienza rumena che, anche se esteticamente belli, non sanno proprio di nulla per cui ho optato per dei funghi misti surgelati. Nella ricetta è indicata in corsivo la parte valida per i funghi freschi.




mercoledì 7 settembre 2011

ZUPPA DI CIPOLLE ALLA GALLURESE

 
Ho scoperto la Sardegna solo 4 anni fa e questo grazie al mio amico Luciano che mi ha dato la possibilità di utilizzare la sua casa a Stintino acquistata da suo padre negli anni 70 quando la zona era ancora poco conosciuta. La casa è affacciata su quello che è chiamato Porto Mannu e per me è un piacere percorrerlo tutto, al mattino presto, andando in paese a bere il primo caffè della giornata.
Il mare è, naturalmente, straordinario e La Pelosa, al mattino, arrivando dal paese, data l'angolazione del sole, ti regala un'immagine i cui colori, azzurro, verde, assumono così tante tonalità che non riesci neppure a contarle e, ogni volta, mi stupisco di quale grande pittore sia la natura.

Il mare alla Pelosa
La vita da spiaggia non fa per me e ogni 2-3 giorni devo inserire qualche giro per visitare qualche posto: Porto Cervo, Alghero, Castelsardo, Lago di Coghinas, Asinara e tanti altri posti nell'interno della Gallura.
Confesso; il mare è straordinario ma sono rimasto piacevolmente sorpreso dell'interno: i sughereti, le colline riarse di vago ricordo toscano, i chilometri percorsi senza un paese, una casa. Splendido.

Insenatura presso Palau
Quando siamo andati a Castelsardo e, in zona, a vedere la roccia dell'elefante, ci siamo fermati a mangiare in un locale in centro di cui, purtroppo, non ricordo il nome. Prima di una spettacolare grigliata di pesce ho mangiato la zuppa di cipolle che propongo in questa ricetta. Premesso che le cipolle mi piacciono molto, secondo me, l'abbinamento con il pane carasau e il pecorino è veramente da urlo.


La roccia dell'elefante presso Castelsardo

Solo il "porceddu" di Piras mi è piaciuto almeno quanto questa zuppa ma sarebbe stato complicato provare a rifarlo e, sinceramente, preferisco andarmelo a mangiare da lui.
Contrariamente alle mie convinzioni devo dire che ho apprezzato molto di più i piatti, per così dire, di terra rispetto a quelli di mare.

Tramonto con l'Asinara dal traghetto al ritorno

Ci troviamo talmente bene che ogni volta che si parte per tornare sul continente è normale che aleggi un velo di tristezza ma c'è sempre viva la speranza di ritornarci presto.




Con questa ricetta partecipo al contest de La nuez moscada - Ricordi di viaggio



domenica 4 settembre 2011

RISOTTO AI FUNGHI PER MIO FRATELLO

Oggi, 4 settembre, mi fratello Marco compie 47 anni.
Noi non potremmo essere più diversi, sia fisicamente che caratterialmente.
Mio fratello è nato a Siena e questa è una cosa che gli invidio.
E' stato battezzato contradaiolo della Sovrana Contrada dell'Istrice prima ancora di ricevere il battesimo cristiano.

Stemma e motto sulla fonte battesimale

Le origini dei nostri genitori sono da parte di padre decisamente lombarde (pare che il nostro cognome abbia origini longobarde), mentre da parte di madre venete (bellunesi - vicentine), per cui credo che l'aver respirato, appena nato, l'aria toscana, abbia dato a mio fratello quello spirito polemico innato nei toscani.
Per Marco ogni discussione è buona per aprire una polemica e, chiaramente, l'ultima parola deve essere la sua.
E' sempre stato, fin da piccolo, quello che si può definire un "bastian contrario". Tu dici bianco e puoi stare sicuro che lui dice nero.
Anche nel tifo sportivo si è sempre contrapposto a me.
Nel calcio io tifo da sempre Inter e lui .... Milan.
Nel basket io tifoso dell'Olimpia Milano, la grande Simmenthal, e lui .... Ignis Varese.
In Formula Uno io tifoso da sempre della Ferrari, lui .... Alfa Romeo (quando c'era).
E potrei andare avanti ad elencare all'infinito.
Penso che le uniche cose su cui concordiamo sono l'amore per l'Istrice e per le .. donne (anche se pure in questo i gusti sono differenti).
Ma nonostante queste, chiamiamole divergenze, siamo molto legati e ciascuno di noi sa che per qualsiasi cosa può contare sull'appoggio dell'altro.
Marco adora il risotto. Ne è veramente goloso anche se lo mangia in modo "barbaro" con il cucchiaio e ho pensato quindi di dedicargli questa ricetta che cerca di riprodurre il risotto che è nel menù del Ristorante Villa Carpino di Ome. Non avendo la ricetta precisa ho cercato di estrapolare gli ingredienti in base ai sapori e credo e spero di essermi avvicinato all'originale.