Anche questo mese è arrivato il momento di postare la ricetta per partecipare all'MTChallenge e per ottobre Stefania, che ha vinto la sfida di settembre, ci ha imposto i profiteroles.
Negli ultimi tempi ho accompagnato la ricetta dell'MTC con una storiella vera o di fantasia che mi collegasse con la ricetta del mese ma con i profiteroles ..... niente! Non mi è venuto in mente niente.
Credete quindi che per questo mese vi avrei evitato ulteriori letture oltre alla ricetta? Assolutamennte no. Ho pensato di sostituire la storiella con qualcosa di differente.
Prima è comunque doverosa una premessa. Mia moglie (scherzando?) dice sempre che noi maschi facciamo funzionare un neurone alla volta mentre le donne ne fanno funzionare molti di più. Sono assolutamente daccordo solo che questo comporta che spesso i neuroni delle donne si scontrino con effetti non prevedibili. In un certo periodo, non proprio recente, della mia vita probabilmente ha avuto il sopravvento la componente dell'altrui sesso di cui tutti siamo dotati (no, non fate pensieri strani), nella fattispecie facevo funzionare più neuroni contemporaneamente e, non essendo abituato, ero, diciamo, un po' confuso su tanti aspetti della mia vita.
Allora, mentre percorrevo la mia dose quotidiana di chilometri, mi era venuta la mania di pensare delle frasi, degli aforismi che avessero attinenza con i fatti che mi accadevano. Vedevo un arcobaleno, pensavo e scrivevo delle frasi sulle mie emozioni nel vederlo; vedevo un fiume, pensavo escrivevo frasi sulla similitudine tra la mia vita ed il suo scorrere lento; etc. etc.
In definitiva ho pensato che questo mese niente storiella ma, vi beccate uno di questi scritti, ad esser sinceri, uno dei pochi con uno sfondo di ottimismo.
In definitiva ho pensato che questo mese niente storiella ma, vi beccate uno di questi scritti, ad esser sinceri, uno dei pochi con uno sfondo di ottimismo.
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DESERTO
C'è il deserto nel tuo cuore.
Interminabile sequenza
di dune sabbiose
senza una vita
senza un fiore.
Ma anche nel deserto più arido
c'è un oasi
dove nasce la vita,
dove crescono i fiori.
Troverò l'oasi che c'è nel tuo cuore.
Costruirò arditi canali,
seminerò i fiori più belli,
creerò viali alberati,
progetterò meravigliose fontane.
Curerò un giardino
dove nasce la vita,
dove cresce l'amore.
Interminabile sequenza
di dune sabbiose
senza una vita
senza un fiore.
Ma anche nel deserto più arido
c'è un oasi
dove nasce la vita,
dove crescono i fiori.
Troverò l'oasi che c'è nel tuo cuore.
Costruirò arditi canali,
seminerò i fiori più belli,
creerò viali alberati,
progetterò meravigliose fontane.
Curerò un giardino
dove nasce la vita,
dove cresce l'amore.
Ci sarà il paradiso nel tuo cuore.
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Prima di passare alla ricetta voglio esprimere la mia gratitudine a Stefania per avermi praticamente imposto di dedicarmi alla realizzazione di questo dolce. Ho deciso di seguire passa passo il suo procedimento (per la prima volta ho fatto una ricetta con il mio fedele VAIO al seguito) e la proporzione delle dosi e alla fine, lo confesso, mi sono proprio divertito.
Un grazie anche a mia moglie che ha fatto da supervisore ed in qualche passaggio mi ha dato una mano.
Ho approfittato di questa occasione per realizzare dei profiteroles in monoporzione per sponsorizzare anche il mio contest a tema "Torte in monoporzione" che terminerà il 10/01/2012 e a cui vi invito a partecipare.
Per questo motivo ho realizzato dei bignè più piccoli di quelli normalmente utilizzati.
Farcia crema cioccolato - Glassa Chantilly |
Farcia mista - Glassa mista |
Farcia Chantilly - Glassa crema cioccolato |
INGREDIENTI (dosi doppie rispetto a Stefania)
Bignè (per 45 mini bignè):
74 ml di acqua
74 ml di acqua
10 ml di latte
66 gr di burro
70 gr di farina
2 uova
Un pizzico di sale
Crema chantilly
126 ml di latte intero
24 ml di panna fresca
2 tuorli
10 gr di maizena
48 gr di zucchero
120 ml di panna montata
semi di bacca di vaniglia
Crema al cioccolato
100 g di cioccolato fondente 60% di cacao
50 g di cioccolato al latte
140 g di panna
PREPARAZIONE
Ripresa esattamente da ricetta di Stefania.
Bignè
Versare l’acqua, il sale e il latte in
un pentolino, aggiungere il burro tagliato a pezzetti e accendere il
fuoco. Portare lentamente a bollore. E’ indispensabile che il burro si sciolga completamente prima che l’acqua inizi a bollire.
Quando l’acqua bolle aggiungere la farina tutta in
una volta e mescolare con un cucchiaio di legno. Far cuocere sul fuoco
fino a quando il composto non si sarà asciugato un po’.
Toglietelo dal fuoco quando si inizia a sentire un intenso profumo di
burro cotto.
Trasferire tutto nella ciotola della planetaria. E’ necessario fare raffreddare l’impasto
continuando a maneggiarlo quindi azionare le fruste per un minuto.
Aggiungere le uova intere, una alla volta. Aggiungere il secondo uovo solo quando il primo è
stato completamente assorbito. Al termine si ottiene una pasta dalla consistenza simile a quella della crema
pasticcera.
Riempire una sacca da pasticceria con bocchetta piccola 4-5 mm
e modellare i bignè su una teglia imburrata. "Schiacciare" la punta che inevitabilmente si
formerà con il dito leggermente bagnato di acqua.
Mettere la teglia in forno già a 200°C. e cuocere per 35 minuti di cui: i primi 12 con forno completamente chiuso ed i restanti 23 minuti con l'anta del forno leggermente aperta (basta qualche mm aiutandosi con uno spessore (io ho usato un asciughino ripiegato più volte.
Crema chantilly
Sbattere con un frullino elettrico i tuorli con lo zucchero, i semi della vaniglia, la
maizena e qualche cucchiaio di latte.
Nel
frattempo portare a bollore il latte con la panna. Quando il latte sta
per bollire, versare sopra la crema di tuorli, senza mescolare. La
crema non si attacca, ma si addensa subito. Quando è rappresa, spegnere il fuoco e mescolarla delicatamente e
trasferirla immediatamente in una ciotola coprendola con pellicola a
contatto.
Quando
sarà fredda, montare la panna con le fruste ad alta velocità: fermarsi quando è ancora morbida:
deve essere semimontata. A questo punto inserirla gradualmente alla
crema pasticcera, mescolando delicatamente dall’alto verso il basso. Quando la crema pasticcera
avrà raggiunto consistenza simile a quella della panna, sarà possibile
unirle senza timore che la panna si smonti.
Crema al cioccolato
Assemblaggio della monoporzione
Scaldare la panna, portandola quasi a bollore. Spegnere il fuoco e
unirvi il cioccolato fondente ed al latte tagliato a pezzettini. Mescolare bene
finchè il cioccolato non sarà sciolto. Fare raffreddare completamente.
Assemblaggio della monoporzione
Io ho utilizato le due creme sia per la farcitura che per la glassatura.
Mettere la crema con cui si intendono farcire i bignè in una sacca da pasticceria con bocchetta piccola e lunga, quindi bucare con la bocchetta la parte inferiore dei bignè e riempirli con la crema.
Spolverare il piatto con del cacao quindi posizionare un bignè al centro del piatto e altri 6 tutti intorno.
Versare tra i bignè la crema non utilizzata per la farcia quindi posizionare sopra altri 4 bignè. Versare di nuovo la crema tra questi ultimi e posizionare un ultimo bignè in sommità. Colare la crema dall'ultimo bignè all'esterno verso il basso.
Mettere la crema con cui si intendono farcire i bignè in una sacca da pasticceria con bocchetta piccola e lunga, quindi bucare con la bocchetta la parte inferiore dei bignè e riempirli con la crema.
Spolverare il piatto con del cacao quindi posizionare un bignè al centro del piatto e altri 6 tutti intorno.
Versare tra i bignè la crema non utilizzata per la farcia quindi posizionare sopra altri 4 bignè. Versare di nuovo la crema tra questi ultimi e posizionare un ultimo bignè in sommità. Colare la crema dall'ultimo bignè all'esterno verso il basso.
voglio tutte e tre le versioni!!! e complimenti per la vena poetica!!! ;)
RispondiEliminae io vista la mini porzione, voglio 3 mini porzioni diverse. Tanto sai dove vivo, vero?
RispondiEliminaL'argomento della vena poetica mi e' in qualche modo vicino, e non c'e' bisogno che ti spieghi perche' ;-)
RispondiEliminaPiuttosto complimenti per il trionfo di profiteroles, addirittura tre versioni!
complimenti tre belle versioni ghiotte e golose!!! buona serata!
RispondiEliminasei stato bravissimo, altro che un neurone alla volta!! prendo appunto del tuo contest, non sono bravissima con i dolci...ma bisogna pur trovare le giuste occasioni per fare meglio, no??
RispondiEliminaciao, Valentina
lavori sempre in grande!
RispondiEliminaun saluto
Marisa
Poichè non saprei quale scegliere perché mi piacciono tutte le versioni, facciamo una palla di ognuno.
RispondiEliminaSei stato molto bravo anche se lo zampino di tua moglie è servito sicuramente a farti ottenere questi bei risultati ;)
Baci e buona serata da me
Che meraviglia, addirittura tre versioni di profiteroles...Bravissimo, come sempre!!!
RispondiEliminaGrande Gianni! :) Adoro queste tue versioni e ne vorrei assaggiare una forchettina di tutti! ;) Sto già pensando al tuo nuovo contest! Baci
RispondiEliminaVevi :)
li prenoto tutti per quando vengo!! va bene?
RispondiElimina:)
baciooo!
Ti sono venuti benissimo, complimenti!
RispondiEliminaLi assaggerei volentieri tutti quanti :-)
Il tuo poema è molto bello e vero. Non sarei mai capace di scriverne uno io..
Concordo con tua moglie, più di un neurone non vi riesce proprio :-)
RispondiEliminaIo invece ho deciso di non portare più in cucina il portatile, una volta inzaccherato di farina e schizzi di pasta in mezzo ai tasti è difficile farlo tornare decente, quindi in cucina avevo in una sedia, perchè avevo paura di sporcare anche quello, il libro di Montersino, e sul tavolo la stampata della ricetta di Stefania, nel momento clou della preparazione della pasta choux sembravo una pazza che girava la testa a destra e a sinistra :-D
Si possono assaggiare tutt'è tre i tipi? Ma che golosità, non saprei quale scegliere, complimenti e buona serata!
RispondiEliminaC'è l'imbarazzo della scelta ...hai davvero esagerato! bacioni!
RispondiEliminabravissimo Gianni! con la supervisione della signora^_^ le tre versioni dei profiterols sono davvero gustosissime!
RispondiEliminaho un bel po da fare in questo periodo, ma spero di riuscire a partecipare al tuo contest!:P mannaggia, me li perdo ultimamente!
Hai fatto il furbetto... tre versioni con lo stesso sapore... però mi piace questo gioco... sarà colpa dei miei neuroni? ;)
RispondiEliminatu lo sai, vero, dove ti sei andato a impelagare, con la vena poetica? :-)
RispondiEliminail mio neurone è già in moto, per dune e deserti e sarà meglio che lo concentri su questi profiteroles, che sono davvero una meraviglia.
Tua moglie è una donna molto, ma molto, ma molto fortunata. Davvero
Ciao e grazie
ale
quello variegato è li che mi guarda e che vuole essere mangiato SOLO da me! Altro che neuroni in movimento, i miei ormai sono tutti in subbuglio e diretti in un'unica direzione: profiterole!
RispondiEliminaNon una, ma 3 versioni!!!! ESAGERATO!!!! :-D
RispondiEliminaGolosissime tutte e tre tra l'altro... non è che te ne è avanzato qualcuno? :-9
Non si può avere un assaggio?
RispondiEliminaIlaria di ATuttaCannella!
Metti da parte un piattino per me.
RispondiEliminaComplimenti!!!
Un bacione
Lu
Ciao Gianni,adoro il profiteroles in qualunque versione...slurp !!! Bello il tuo blog,grazie di esserti unito al mio...anch'io mi sono unita ! Un salutone da Roby ! :-)
RispondiEliminaSiccome io sono molto prosaica e molto poco poetica, in quel deserto ci vedo delle fantastiche dune di tuoi profiteroles, con tutte le glasse che le irrigano!
RispondiEliminaA presto e un abbraccio
Accipicchia ti sono venuti benissimo, un abbraccio SILVIA
RispondiEliminauna nota poetica non guasta mai :) ce la becchiamo grazie ! ma quanti bignè vi siete pappati?? :D deliziosi! e pensare che avevo un odio amore x questi bocconcini! per fortuna superata! che bello che vi siete incontrati.. troppo lontano per me! ciaooo
RispondiEliminaun trittico da leccarsi i baffi..anche io che non ce li ho!!!!sei bravissimo!!!
RispondiEliminaChe trionfo di profitteroles, tanta poesia e anche una moglie che collabora, niente male eh?? Un abbraccio a tutti!
RispondiEliminaLa tua poesia è bellissima....e ricordo un tempo in cui anche io facevo come te...ogni cosa intorno era occasione di ispirazione....adesso, le cose mi ispirano, ma non le ho più messe nero su bianco......
RispondiEliminaNeri e bianchi sono anche i tuoi profiterol....sono bellissimi!!!! E sicuramente pure buoni....ho già fatto colazione ma mi è tornata fame....... :)
davvero tanti tanti complimenti!!!sono fantastici!!!
RispondiEliminabellissime parole... che sono rimasta senza io!
RispondiEliminama invece di parlare mangerei volentieri un tuo profiteroles anzi tutti e tre! :)
bravissimo.
Alla faccia del neurone x volta...nn hai nulla da invidiare a noi donne all'opera!! fortunata tua moglie ce ne sono pochi di ometti che fanno questo!! complimenti x il blog ti metto subito in lista cosi' ti seguo sempre!!! ;-)
RispondiEliminaUserò anch'io Stefania come tutorial, non ho mai preparato i bignè! Buona giornata, Laura
RispondiEliminaComplimenti Gianni! Invitanti e golosi questi profiteroles in versioni diverse! Sei, come sempre, super!
RispondiEliminaCome faccio Gianni, io sono golosisisma, le voglio tutte e 3!!!!! Bravissimo!!!!!
RispondiEliminaBravissimo Gianni, io me li mangerei tutti quanti :-)
RispondiEliminamamma mia che meraviglia¨!!! questa te la rubo subitissimo!!!!
RispondiEliminati faro' sapere.....complementi per il blog .-))))