Di norma accompagno le ricette per l'MTC con un racconto, vero o inventato che sia.
Pensando a questa ricetta, mi sono ricordato che lo scorso autunno, quando
avevo organizzato l'incontro Foodblogger in Franciacorta, Eleonora era
stata nostra ospite e vedendo la posizione della Parrocchiale di Ome
(volge le spalle alla piazza), mi disse che si sarebbe inventata un
racconto su questa particolarità.
L'idea iniziale era di inventare io un racconto al riguardo ma poi ho pensato che: primo, l'idea era sua e, secondo, Eleonora saprebbe ideare e scrivere un racconto molto meglio di me (non c'è storia al riguardo).
Leggendo poi il numero di ricette arrivate questo mese e la conseguente mole di lavoro che aspetta le giudici, una alle prese con il cambio armadi, un'altra in dolce attesa, ho deciso che per questa volta niente racconto, solo qualche appunto sulla ricetta.
Come indica Eleonora nel post di lancio della sfida, non chiamamolo Challah pane tradizionale ebraico e che ho già avuto modo di fare ed apprezzare (qui).
Il pane dolce del Sabato oggetto della sfida, pur ricordandolo nella forma e nella "finitura" esterna, è davvero un altra cosa.
Questa volta la sfida non lasciava molto spazio alla fantasia se non nella farcia e nei semi da distribuire in superficie e la cosa, come può ben comprendere chi mi conosce, mi ha fatto sentire un po' con le mani legate.
Volevo dare un tocco personale alla ricetta e per questo ho pensato ad una salsa di accompagnamento ma, non potendo utilizzare il latte, come prescritto dalla kasherut, ho pensato di fare una crema inglese sostituendolo con l'acqua.
Non pensate male, viene benissimo ed è buonissima.
Rispetto alle dosi indicate da
Eleonora ho dovuto aggiungere 50 g di farina suppongo per la diversa
umidità ambientale tra la Franciacorta ed il Marocco.
Per mia scelta ho leggermente aumentato la dose del lievito e per questioni logistiche, poco ma anch'io dormo, la seconda lievitazione è durata quasi 6 ore.
Ho utilizzato la farina e non l'olio per evitare che le trecce si attaccassero alla teglia perché assolve egregiamente a questa funzione e consente di avere anche la parte inferiore della stessa consistenza della crosta esposta mentre con l'olio risulterebbe inevitabimente morbita e scolorita (vedi foto sopra).
Ho utilizzato la farina e non l'olio per evitare che le trecce si attaccassero alla teglia perché assolve egregiamente a questa funzione e consente di avere anche la parte inferiore della stessa consistenza della crosta esposta mentre con l'olio risulterebbe inevitabimente morbita e scolorita (vedi foto sopra).
La
crema di marroni è fatta in casa ed è un regalo che mi ha fatto Anna,
collega di mia moglie, e colgo l'occasione per ringraziarla.
Sia la ricetta del Pane dolce del Sabato che la crema inglese non contengono né latte, né suoi derivati per cui è con immenso piacere che la invio a Tiziana del blog La fattoria di nonna paperina che ha promosso un contest per la raccolta di ricette per gli intolleranti al lattosio e per gli intolleranti al nichel.
Confesso che sono rimasto basito quando ho letto quali e quanti prodotti alimentari sono vietati a chi soffre di quest'ultima intolleranza e, come al solito, l'ho presa come una sfida per cui prossimamente posterò un paio di ricette nichel-free e, credetemi, non sarà un'impresa facile. Anzi, invito tutte/i a cimentarsi, vedrete che è proprio una sfida.
Con questa ricetta partecipo al contest di Menù Turistico - MT Challenge di ottobre 2012
Con questa ricetta partecipo al contest di La fattoria di nonna paperina - Abbasso le intolleranze - Categoria lattosio
INGREDIENTI (per 2 trecce)
Impasto
550 g di farina 0
2 uova medie
100 g di zucchero
25 g di lievito di birra
125 ml di acqua tiepida
125 ml di olio extra vergine d'oliva
10 gr di sale
2 uova medie
25 g di lievito di birra
125 ml di acqua tiepida
125 ml di olio extra vergine d'oliva
10 gr di sale
Ripieni
100 g di noci sgusciate
100 g di noci sgusciate
150 g di crema di marroni (*)
Esterno
Esterno
Un tuorlo d'uovo
Un cucchiaio di acqua
Semi di sesamo e papavero
Crema ingleseSemi di sesamo e papavero
250 ml di acqua
4 tuorli
125 g di zucchero semolati
1/2 bacello di vaniglia
1 cucchiaio di maizena
(*) Ingredienti: marroni IGP, zucchero, vaniglia.
PREPARAZIONE
Pane dolce
In una ciotolina sciogliere il lievito nell'acqua
tiepida (35-37°C) insieme a un cucchiaino di zucchero e far riposare fino a quando si formerà una schiumetta in superficie.
Nel vaso della planetaria versare la farina setacciata, il sale,
lo zucchero e miscelare il tutto utilizzando il gancio. Versare il lievito e iniziare ad impastare; versare l'olio ed infine i tuorli, uno alla volta, aspettando ad inserire il successivo quando il precedente sarà ben incorporato.
Impastare fino a quando la massa si stacca perfettamente dal vaso
lasciandolo pulito.
Mettere la massa a lievitare per almeno due ore trascorse le quali sgonfiare l'impasto e
tagliarlo in due parti uguali quindi tagliare ognuna delle parti in tre.
Spianare su un piano infarinato ognuna delle parti per una lunghezza di circa 35 cm e per una
larghezza di 15.
Su 3 "lingue" spargere i gherigli di noce e sulle altre 3 la crema di marroni.
Arrotolare le lingue nel senso della lunghezza fino ad ottenere dei cilindri stretti e lunghi.
Prendere i 3 cilindri con lo stesso ripieno, unirli ad un capo e formare una treccia. Fare la stessa operazione con gli altri 3.
Su una placca posizionare un foglio di carta da forno, cospargere di farina ed adagiare le trecce e lasciare lievitare in forno per almeno 2 ore (io quasi 6)
In una ciotolina sbattere il tuorlo con l'acqua e spennellarlo su tutta la superficie delle trecce. Cospargere di semi di papavero la treccia con le noci e di semi di sesamo quella con la crema di castagne.
Infornare nel forno statico già caldo a 200°C per 15-20 minuti (fino a colorazione bruna della superficie).
Crema inglese
Versare l'acqua in un pentolino, aggiungere il mezzo bacello di vaniglia e portare ad ebollizione. Togliere il bacello di vaniglia, versare l'acqua in una ciotola e fare raffreddare un pochino.
Versare nel pentolino i tuorli e sbatterli leggermente quindi aggiungere lo zucchero ed amalgamare bene.
Aggiungere l'acqua, ormai tiepida, e amalgamare bene quindi mettere il pentolino sul fuoco, scaldare mescolando con una spatola di silicone e aggiungere la maizena setacciata.
La crema sarà pronta quando raggiungerà una temperatura di 83°C e comunque quando velerà la spatola. Superare la temperatura indicata si rischia di "stracciare" le uova.
Togliere dal fuoco e filtrare la crema con un colino fine.
Servire la crema calda in una ciotola o nei singoli piatti
N.B.: Quando utilizzo i semi dei bacelli di vaniglia metto i bacelli stessi nel barattolo dello zucchero per aromatizzarlo. In questa occasione ho utilizzato metà di questi bacelli "usati".
mamma mia che buono,complimenti (le cose belle della vita)
RispondiEliminadavvero fantastico,chissà che bontà per il palato
RispondiEliminaciao Gianni,
RispondiEliminaun bel tocco di sensibilità il tuo, complimenti!
il tuo pane dolce è meraviglioso, li sto guardando tutti e davvero non finisco mai di stupirmi, questo mese l'MtChallenge ha davvero tirato fuori il meglio di tutti noi!
la crema di marroni all'interno immagino dia una golosità unica all'impasto e poi grazie per la dritta della crema inglese senza latte, sarà utilissima!
un caro saluto
dida
Gianni , sai sempre mettere il tuo tocco personale ad ogni ricetta.
RispondiEliminaAnche io ho apprezzato l'abbinamente con la crema di marroni, ma in generale questo pane è perfetto con tutto!!
buona domenica
loredana
eccomi- e scusaci per il ritardo con cui rispondiamo, perchè oltre agli armadi :-) questo fine settimana c'era da una parte una riunione di famiglia, attorno a un tavolo e dall'altra una tre giorni al salone del Gusto (e non ho più l'età, per certe cose).
RispondiEliminastamattina sto smaltendo le 7500 ricette arrivate in questi giorni e anche se mi sono ripromessa di far presto, mi incanto ad ogni post. Qui, mi incanto due volte- anche tre, va'- perchè queste crema è l'idea che aspettavo e che mi intrigava di più. Ero curiosa di vedere chi avrebbe osato e come se la sarebbe cavata. quando ho visto che il coraggioso eri tu, mi son messa comoda e mi son goduta la ricetta dall'inizio alla fine- che intanto, lo sapevo già, come sarebbe andata a finire. alla stragrande, come sempre. e questa volta di più. Grandissimo gianni!!!
Ecommi anche io finalmente!!!
RispondiEliminaE grazie...com'è umano lei! Lo so, il racconto del diavolo a ome te lo devo e prima o poi uscirà dalla mia penna...e dalla mia testa!! Sei stato l'unico ad avere il "coraggio" a afre una crme asenza latte e qui ti vanno tutti i miei elogi e anche di più. Per la lievitazione...sarà durata sei ore, ma è perfetta!!! Come lo è il resto.
Grande Gianni!
ha proprio un bell'aspetto goloso, un abbraccio SILVIA
RispondiEliminaGrazie di cuore e trovi la tua ricetta sul forum che è in preparazione delle votazioni da parte degli utenti..... grazie anche per il pensiero che hai avuto per gli intolleranti al nichel e spero di vedere presto una tua ricetta dedicata a me............
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