Ogni volta che percorro queste strade di montagna mi
sembra di avvicinarmi a qualcosa di familiare. La Garfagnana mi è ormai entrata
nel cuore. Lei non ha fatto nulla di particolare per farsi amare ed io nulla
per amarla. È successo e nulla più.
Sarà forse il verde dei suoi boschi che ti rilassa e
non smetteresti mai di guardarlo.
Saranno le fortificazioni che ti raccontano momenti
passati di dominazioni emiliane in terra toscana che ritrovi anche nella cucina
con piatti fatti con ingredienti rustici ma di sapori unici e sinceri.
Sarà il desiderio orgoglioso di gente semplice di
voler salvaguardare la propria identità ed i propri prodotti.
Quel voler tenere traccia e memoria di colture antiche
affinché non ci si scordi delle produzioni agricole di un tempo.
Quella caparbietà tutta montanara di fare ritornare
allevamenti di pecora autoctona che si credeva scomparsa.
E che dire di quella ostinazione di andare contro ogni
credenza nel sognare di fare anche in terra Garfagnina un vino di assoluta
eccellenza e constatare che la costanza, il lavoro duro e il credere di
potercela fare dà alla fine un risultato straordinario.
Orgoglioso della propria terra il Garfagnino non si
chiude in se stesso e rinuncia all'aiuto esterno ma cerca di coinvolgere nei
progetti di valorizzazione chiunque dimostri attenzione per questo tgerritorio
e la campagna “Adotta un castagno” per la salvaguardia dei castagneti ne è la
dimostrazione.
Sarà quella simpatia tutta toscana che riesce a
toglierti qualsiasi tipo di malumore.
Sarà che quando te ne vai il tuo unico pensiero è
proiettato a quando ritornerai.
Sarà che ne sei proprio innamorato.
Fotografia di Cinzia Martellini Coltella |
Dalla Fortezza di Mont'Alfonso
Fotografia di Mai Esteve |
Agriturismo ai Frati
Fotografia di Lelia Capuzzo |
Il Workshop - Tema "Le Crepes dolci e salate"
Fotografia di Mai Esteve |
Fotografia di Mai Esteve |
Fotografia di Mai Esteve |
Crepes dolci con farina di castagne
crema pasticcera
dadolata di rametti di foglie di barbabietola caramellata
coriandoli di limone caramellati
sciroppo dei liquidi delle caramellature
La Fortezza delle Verrucole
Fotografia di Annarita Rossi |
Fotografia di Lelia Capuzzo |
Quella che segue è la ricetta della giardiniera che mi ha dato Gemma dell'agriturismo Cerasa
INGREDIENTI (per 4 persone)
1500 g di verdure miste (cipollina, scalogno, peperone rosso, peperone giallo, carota, cetriolo, cavolfiore, zucchine)
500 ml di aceto bianco
1 bicchiere di olio extra vergine d'oliva
1 bicchiere di zucchero
1 pizzico di sale
PREPARAZIONE
Pulire bene tutte le verdure; le cipolline e gli scalogni tenerli interi, del cavolfiore tenere le cime e le altre tagliarle a pezzi di dimensione a piacere (io preferisco abbastanza grandi).
Versare le verdure in una pentola capiente, aggiungere l'aceto, l'olio evo, lo zucchero e il sale.
Portare a ebollizione quindi abbassare la fiamma e cuocere per una mezz'ora.
Fare raffreddare un poco quindi riempire i vasetti sterilizzati per la conserva con le verdure e il liquido premendo delicatamente.
Attendere 15/20 minuti in modo che le verdure si assestino quindi, se necessario, rabboccare il liquido fino a coprirle bene. Rovesciare i vasetti per un paio d'ore quindi raddrizzarli. Conservare in luogo fresco e buio.
Io, una parte, l'ho utilizzata il giorno successivo ed erano già ottime.
Se torni anche quest'anno Gianni, ti faranno cittadino onorario! a parte gli scherzi grazie, perchè si sente dalle tue parole tutto l'amore che hai per questa terra.
RispondiEliminaÈ stato veramente come dici tu anche per me... la familiarità di queste terre si sente già dal primo istante in qui ci camini, in qui conosci le persone che ci abitano e assaggi i suoi frutti!
RispondiEliminaNon ci si può fare a meno!
E grazie per questa giardiniera, ricordo il momento in qui la hai chiesto la ricetta a Gemma!
Grazie Gianni
Ciao Gianni, prima o poi dovrò rifarla la mitica giardiniera di Gemma. Ma quanto era buona? Ma anche tu come me, non vedi l'ora di tornarci?
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