Ho voluto provare a fare questo risotto e per me è stato una specie di esperimento in quanto non l'avevo mai fatto. La scelta di questo risotto l'ho fatta in onore di Antonella, una delle più fedeli di questo blog, in quanto vive in provincia di Treviso.
Quindi questo piatto è dedicato ad Antonella ed a suo marito Sandro con tanto affetto.
Per questo piatto il riso ideale è il Vialone nano ma, visto che preferisco il riso più cremoso, ho utilizzato il Carnaroli
Risotto al radicchio rosso trevisano |
INGREDIENTI (per 4 persone)
320 g di riso carnaroli
2 cespi di radicchio rosso trevisano
1 bicchiere di vino rosso
1,5 l di brodo vegetale
4 scalogni
2 cucchiai di formaggio grana gratuggiato4 scalogni
2 cucchiai di olio extra vergine d'oliva
2 noci di burro
Pepe
Sale
Sale
PREPARAZIONE
Eliminare le foglie esterne dei cespi di radicchio e tenerle da parte; serviranno per la decorazione.
Togliere le foglie di radicchio lasciando solo il cuore centrale.
Prendere le parti rosse delle foglie e tritarle a julienne; eliminare le parti bianche.
Mettere in una pentola l'olio EVO e lo scalogno tritato finemente e farlo imbiondire a fuoco basso.
Aggiungere il riso e tostarlo bene.
Togliere le foglie di radicchio lasciando solo il cuore centrale.
Prendere le parti rosse delle foglie e tritarle a julienne; eliminare le parti bianche.
Mettere in una pentola l'olio EVO e lo scalogno tritato finemente e farlo imbiondire a fuoco basso.
Aggiungere il riso e tostarlo bene.
Versare il vino rosso e lasciarlo evaporare bene mescolando di continuo.
Aggiungere il radicchio tagliato a julienne ed un paio di mestolini di brodo.
Mescolando sempre e tenendolo bagnato, portare alla cottura il riso (circa 14-15 minuti).
Aggiungere il radicchio tagliato a julienne ed un paio di mestolini di brodo.
Mescolando sempre e tenendolo bagnato, portare alla cottura il riso (circa 14-15 minuti).
Nel frattempo prendere i cuori del radicchio e tagliare a julienne la parte esterna rossa.
Quasi a termine cottura assaggiare ed aggiustare di sale e pepe.
Quasi a termine cottura assaggiare ed aggiustare di sale e pepe.
Una volta cotto il risotto toglierlo dal fuoco, aggiungere le due noci di burro, il grana gratuggiato e la julienne di radicchio e mantecarlo bene muovendolo rapidamente.
Ai lati di un piatto piano posizionare le foglie di radicchio e quindi con un grosso cucchiaio versare il risotto. A scelta aggiungere del grana gratuggiato.
VINO CONSIGLIATO
Pinot Nero D.O.C. - Meczan di Hofstätter
Ma quale onore Gianni! Sei carinissimo!
RispondiEliminaMa davvero non lo avevi mai fatto prima?
Una cosa però ti devo chiedere: ma hai usato "quel radicchio" che si vede come decorazione? Perchè non "sarebbe" quello giusto. Credo che quello sia radicchio di Chioggia, "la morte sua" sarebbe il radicchio trevigiano, quello stretto e lungo, e si usano sia la parte bianca che quella rossa.
Giusta la scelta del vino nero, si usa anche da queste parti, ma io sono un'amante del risotto al radicchio senza aggiunta di vino, per sentire meglio il sapore del radicchio.
Ora ho capito cosa ti devo cucinare quando verrai a trovarmi...e grazie ancora per aver pensato a noi.
Non lo sapevo. Nello scomparto dalla fruttivendola c'erano 3 tipologie di radicchio rosso e, visto che la ricetta l'ho vista fare da Mario Bacherini su Alice, ho acquistato quello medio che era lo stesso della trasmissione. Naturalmente prendo per buono il tuo suggerimento e, visto che è piaciuto, proverò a rifarlo secondo le tue indicazioni. L'unico dubbio che ho è che, vista la consistenza della parte bianca, non siano sufficienti i 14 minuti di cottura del riso per cuocere bena anche il radicchio ma che lo si debba cuocere parzialmente prima.
RispondiEliminaE' si, bisogna cuocerlo con il soffritto almeno 10 minuti prima. Pensa che ho fatto un corso di computer in azienda, tanti anni fà (e non ho ancora capito niente...)e il signore che teneva il corso alla fine ci ha anche insegnato a fare il risotto: gli piaceva cucinare.
RispondiEliminaLui soffriggeva metà radicchio subito e poi a metà cottura del riso buttava un'altro pò di puntine di radicchio, la parte più tenera, perchè sosteneva che a cucinarlo troppo il radicchio perde il suo sapore iniziale. Mi ha insegnato lui a non aggiungere il vino. Vedi, non ho imparato ad usare il computer, ma il risotto sì che l'ho imparato!
In un ristorante qua vicino, Casa Caldart di Bigolino, ti presentano un minestrone con l'aggiunta di puntine di radicchio trevigiano crudo: sai che bell'effetto sentire sotto ai denti il croccante del radicchio, oltre al decorativo del piatto, con questi pezzetti rossi.